ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07440

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MORRONE JACOPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/11/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07440
presentato da
MORRONE Jacopo
testo di
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   MORRONE e RAFFAELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   non è chiaro sulla base di quali criteri siano state adottate le misure di chiusura di cinema, teatri, musei e luoghi della cultura contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020, nonostante queste strutture avessero provveduto a dotarsi di idonee misure di sicurezza sanitaria sulla base delle precedenti disposizioni emanate dal Governo per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19;

   il nuovo provvedimento ha esteso le stesse misure restrittive indistintamente a tutti i cinema e i teatri presenti sul territorio nazionale, senza distinguere la differenza di capacità di posti disponibili, di spazio in metri cubi, di impianti di aerazione, di ingressi ed uscite distanziati, di dispositivi per la sanificazione e di personale addetto per controllo e sicurezza;

   il valore artistico-culturale ed educativo offerto alla cittadinanza attraverso le rappresentazioni di opere teatrali e l'esecuzione di opere sinfoniche e simili rappresenta un valore aggiunto per la storia e le tradizioni del nostro Paese;

   va considerato l'imponente sforzo intellettuale, organizzativo ed economico sostenuto dalle varie compagnie teatrali e dalle orchestre nel creare, organizzare e programmare le varie attività già previste in calendario per la stagione 2020-21;

   va considerata altresì la differenza esistente tra le capacità ricettive e logistiche di teatri storici come il Teatro Galli di Rimini (832 posti), il Teatro Alighieri di Ravenna (835 posti), il Teatro Bonci di Cesena (800 posti), il Teatro Fabbri di Forlì (700 posti) e altri considerati «minori», pur importantissimi nel panorama e nello sviluppo culturale del nostro Paese, per capacità ricettiva e impiego di personale addetto;

   sono state pubblicate su giornali e televisioni dichiarazioni da parte di centinaia di autori del mondo del teatro, del cinema e dello spettacolo. È stato fatto un appello, con 10.000 firmatari del mondo della cultura e dello spettacolo, contro la chiusura di teatri e di cinema e una lettera è stata rivolta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo da parte l'associazione guidata da Angelo Argento che raccoglie direttori di musei, operatori culturali, protagonisti del mondo dell'impresa, delle professioni, dell'innovazione;

   in una dichiarazione del maestro Pupi Avati pubblicata sul Corriere della Sera si giudica la scelta della chiusura totale di cinema e teatri come «(...) una decisione avventata. Eppure l'Agis ha dimostrato che in tre mesi su quasi 3000 spettacoli dal vivo c'è stato un solo caso di Covid. Sono stato alla Mostra di Venezia per il premio Bresson e non è successo nulla di negativo, mascherine, misurazioni, distanziamento, tutto a norma. Lo stesso alla Festa di Roma. Se c'è un posto sicuro, è la sala di cinema»;

   è prevedibile, nonostante un auspicabile ottimismo, anche l'eventualità di una proroga del provvedimento restrittivo sul territorio nazionale a causa della pandemia;

   sembra necessario agli interroganti un ulteriore chiarimento metodologico sulle scelte da attuare, aprendo un tavolo di confronto con esperti del settore, al fine di adottare un provvedimento che non sia così lesivo nei confronti di un patrimonio artistico-culturale che ha reso grande la storia e la fama della nostra nazione in tutto il mondo –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere per rispondere concretamente agli appelli che sono stati rivolti dalle categorie interessate.
(4-07440)