ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07429

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/11/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07429
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Venerdì 6 novembre 2020, seduta n. 424

   MURELLI, CAVANDOLI e PIASTRA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel corso della trasmissione locale «Nel mirino», l'ex Commissario ad acta per l'emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, ha svelato un retroscena che getta più di un'ombra sulla gestione dei momenti più duri e drammatici della pandemia da parte degli organi decisori regionali e nazionali;

   l'ex Commissario ha rivelato che, all'apice dell'emergenza Covid-19, quando gli ospedali erano sotto pressione e si registravano gravissime carenze, anche per quello che concerne l'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e degli altri strumenti essenziali, la protezione civile avrebbe messo a disposizione della regione Emilia-Romagna un aereo, attrezzato, per trasferire alcuni pazienti piacentini all'ospedale di Francoforte, all'evidente fine di garantire loro trattamenti essenziali, salvavita, e di sgravare al contempo le strutture regionali sature e allo stremo;

   dalle dichiarazioni dell'ex Commissario, tuttavia, si è appreso che l'offerta in questione è stata rifiutata per ragioni che non ci si può esimere dal definire assurde e gravissime;

   l'aereo non sarebbe partito – ha dichiarato l'ex Commissario – in quanto il direttore dell'azienda Usl di Piacenza «non voleva che passasse un messaggio di debolezza delle strutture territoriali. La protezione civile fu avvertita che nessun piacentino sarebbe salito su quell'aereo»;

   è di tutta evidenza la gravità delle dichiarazioni rese dall'ex Commissario nel corso della predetta intervista, giacché l'emergenza coronavirus, nella sola regione Emilia-Romagna, ha causato oltre 4 mila decessi (4.712 per la precisione, dato aggiornato al 5 novembre 2020) e sarebbe inaccettabile se anche solo uno di questi decessi fosse attribuibile a ragioni di orgoglio, di facciata o, peggio, politiche per «non dare segnali di debolezza» del sistema di gestione regionale;

   il messaggio di debolezza non è stato dato. Si è deciso di mettere l'apparenza davanti al diritto alla salute e alla vita dei pazienti piacentini. Ma a quale prezzo e a quali conseguenze questa decisione sia stata presa non è dato sapere. Su questo l'ex Commissario non ha detto nulla –:

   per quali ragioni sia stata avallata la decisione del direttore dell'azienda Usl di Piacenza di opporsi, all'apice della prima ondata, al trasferimento dei pazienti all'ospedale di Francoforte;

   se risulti se i pazienti in questione o i loro familiari siano stati interpellati e informati in merito alle «ragioni», che all'interrogante appaiono dichiaratamente politiche – e non certamente medico-sanitarie –, che hanno determinato il mancato trasferimento;

   di quale elementi disponga circa quali fossero le condizioni di salute e il quadro clinico dei pazienti pronti al trasferimento, quale assistenza sia stata prestata loro dall'azienda Usl di Piacenza e quanti di questi pazienti abbiano perso la vita o abbiano riportato conseguenze permanenti attribuibili al Covid-19.
(4-07429)