ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 06/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/11/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07421
presentato da
CAON Roberto
testo di
Venerdì 6 novembre 2020, seduta n. 424

   CAON. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   oggi le banche sono al centro del dibattito politico e anche al centro dall'aiuto alle imprese in difficoltà, ma a volte gli istituti di credito, secondo l'interrogante, danneggiano ed inquinano il mercato violando i principi di leale concorrenza tra imprese;

   a titolo puramente esemplificativo ma non esaustivo ci sono stati casi nella storia italiana di banche che hanno fatto pressione affinché proprietari di aziende floride o marchi molto importanti venissero ceduti ad altri soggetti vicini agli stessi istituti di credito a causa di improvvise crisi economiche dovute ad acquisti inopportuni;

   risulta che imprese prestigiose e rappresentative dell'inventiva italiana e del made in Italy nel mondo siano in rovina grazie alle speculazioni finanziarie di Banca Unipol. A fronte di ciò sarebbero stati presentati esposti/querela per truffa, estorsione ed altre gravi circostanze, depositati presso la procura della Repubblica di Bologna e presso la procura della Repubblica di Ancona nei confronti della Banca Unipol;

   a seguito degli esposti presentati, il Nucleo di polizia tributaria di Bologna, chiamata a svolgere le indagini nei confronti della Banca Unipol ha predisposto una relazione firmata dal consulente nominato dal tribunale che ha verbalizzato le risultanze delle investigazioni della Guardia di finanza, descrivendo minuziosamente il modus operandi della Banca (relazione tecnica del processo Penale N. 19876/07 R.G.N.R.);

   la perizia tecnica del consulente tecnico d'ufficio (Ctu) nominato nel procedimento civile presso il tribunale di Bologna ha confermato che la Banca Unipol ha svolto una quantità enorme di operazioni, senza avere autorizzazione alcuna da parte dei clienti, e che nella documentazione esistente, non sarebbe stata apposta nessuna «firma» sui contratti specifici lavorati o ordini ricevuti telefonicamente e registrati su nastro magnetico;

   da questi atti si evince, ad avviso dell'interrogante, che le operazioni descritte quale movimentazione avvenuta sui conti correnti dei clienti non sono riconducibili a quanto rappresentato dalla Banca Unipol attraverso le documentazioni contabili depositate a giustificazione delle operazioni in swap, forward su valute e currency option;

   operazioni siffatte avrebbero posto Banca Unipol in profondo conflitto di interessi, in quanto gli ingenti guadagni della banca erano direttamente proporzionati al numero ed al valore delle operazioni concluse in nome dei clienti e pertanto vi era un forte incentivo per la banca a realizzare una gestione caratterizzata da un numero elevatissimo di operazioni, con conseguenti ed elevatissimi costi di transazione a carico dei clienti;

   anche la Banca d'Italia, dopo una ispezione effettuata nell'anno 2008, ha relazionato nel merito e ha irrogato sanzioni pecuniarie severe agli Amministratori della Banca Unipol, per aver esercitato l'attività in derivati senza la giusta ed adeguata struttura di supporto e controllo necessaria alla gestione delle attività di investimento in tali strumenti finanziari;

   non si ha notizia di richieste di chiarimenti e documentazioni avanzate da Consob a Unipol in merito alla questione sopra esposta –:

   se, a fronte dei fatti esposti in premessa, nei quali si configura ad avviso dell'interrogante quanto meno un ritardo nell'azione delle istituzioni preposte al controllo degli istituti di credito, il Governo non ritenga necessario adottare ulteriori iniziative normative al fine di rafforzare la capacità di analisi e di controllo, nonché di tempestivo intervento da parte di Consob e Banca d'Italia.
(4-07421)