ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07411

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 04/11/2020
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/11/2020
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/11/2020
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/11/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07411
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Venerdì 6 novembre 2020, seduta n. 424

   AMITRANO, DEL SESTO, VILLANI, NAPPI e CASA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dai dati presenti sul sito del Ministero della salute, aggiornati al 30 ottobre 2020, si evince che sono circa 1,5 miliardi le mascherine distribuite su tutto il territorio nazionale;

   dall'ultimo report realizzato dall'Inail, emerge altresì che circa il 95 per cento delle mascherine anti-Covid in circolazione nel nostro Paese risulta non essere a norma per varie cause come, ad esempio, l'assenza di report sulle prove effettuate sui dispositivi, o di test report carenti o non conformi alle norme di riferimento e, pertanto, tali mascherine non appaiono sicure sul fronte della salute pubblica, a differenza del restante 5 per cento delle mascherine analizzate che risultano idonee alle vigenti norme tecniche di conformità;

   a causa della difficile emergenza epidemiologica sanitaria e alla difficoltà di reperire enormi quantità di dispositivi di protezione individuale (Dpi), in via eccezionale è stata autorizzata la diffusione di mascherine non conformi alle norme di sicurezza attraverso il decreto-legge n. 18 del 2020 (articolo 15) e successivamente con il decreto-legge n. 34 del 2020 (articolo 66-bis) introducendo la possibilità di immettere sul mercato Dpi realizzati in deroga alle vigenti disposizioni normative sulla marcatura CE al fine di fronteggiare, nell'attuale emergenza sanitaria, la carenza di tali dispositivi;

   i Dpi sono strumenti e attrezzature utilizzati per proteggere il lavoratore contro i rischi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che devono però essere conformi ai requisiti previsti dalle specifiche tecniche della normativa europea;

   molti Paesi europei stanno procedendo a rimuovere l'autorizzazione ad immettere nel mercato dispositivi non marcati CE: Francia e Spagna, ad esempio, hanno fissato il termine di fine settembre 2020 per l'immissione in commercio dei prodotti non conformi, mentre in Germania tale termine è scaduto il 1° ottobre;

   attualmente nel nostro Paese, la situazione del mercato che autorizza la commercializzazione dei Dpi non conformi alle norme di cui al decreto legislativo 19 febbraio 2019, n. 17 – che adegua la normativa nazionale in materia di Dpi in conformità alla normativa comunitaria di cui al regolamento (UE) n. 2016/245 – ha prodotto effetti negativi sia sulle imprese che realizzano prodotti sicuri con requisiti tecnici a norma di legge, sia sui cittadini, scolari e lavoratori provvisti di dispositivi spesso scadenti e inadeguati con rischi per la propria salute;

   con l'utilizzo obbligatorio delle mascherine, sarà necessario avviare anche un nuovo processo culturale che valorizzi la prevenzione dei rischi per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro suscettibile di migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori per la prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro e in questa prospettiva, a parere dell'interrogante, è altresì necessario nell'ambito dei «criteri per l'individuazione e l'uso dei dispositivi di protezione individuale» adeguare e aggiornare il contenuto del decreto ministeriale del 2 maggio 2001 alla vigente normativa nazionale ed europea –:

   se il Governo intenda prevedere, nelle prossime iniziative normative utili, ulteriori misure in materia di requisiti tecnici dei dispositivi di protezione individuale, in linea con quanto è già avvenuto in altri Paesi europei, al fine di regolarizzare il mercato e il commercio dei Dpi non a norma che ad oggi, dai dati percentuali sul processo di validazione pubblicati dall'Inail, risultano essere maggiormente diffusi e in numero superiore ai Dpi con marcatura Ce.
(4-07411)