ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07402

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 423 del 05/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRO' ANGELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 05/11/2020
Stato iter:
15/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2021
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2021

CONCLUSO IL 15/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07402
presentato da
SCHIRÒ Angela
testo di
Giovedì 5 novembre 2020, seduta n. 423

   SCHIRÒ e LA MARCA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in occasione delle recenti votazioni referendarie del 20-21 settembre 2020, nei Paesi compresi nella ripartizione America Meridionale, si sono manifestate notevoli diversità di comportamento da parte delle nostre autorità diplomatiche e consolari nell'adozione di modalità operative e organizzative inerenti allo svolgimento del procedimento elettorale;

   in particolare, tali difformità hanno riguardato due momenti fondamentali delle operazioni elettorali, quali i tempi di invio dei plichi agli elettori e le modalità di rientro e di raccolta delle buste preintestate, contenenti le buste con le schede votate;

   risulta infatti agli interroganti che in Argentina le consegne agli elettori sarebbero avvenute già dal 24 agosto 2020, mentre in Brasile le consegne sarebbero avvenute a partire dal 31 agosto 2020, vale a dire una settimana più tardi, con evidente restrizione dei tempi disponibili per l'invio ai consolati, già più brevi del consueto per l'anticipazione sancita nel cosiddetto «decreto semplificazioni»;

   analoga diversità di comportamento si sarebbe manifestata nella fase della riconsegna delle buste, dal momento che, per le note difficoltà postali, aggravate quest'anno dalle restrizioni imposte dalla pandemia e da un contemporaneo sciopero delle poste brasiliane, molti elettori sarebbero stati indotti, a quanto consta agli interroganti, a riconsegnarle direttamente nei consolati, trovando nelle strutture argentine un'organizzazione specifica per tale operazione, non trovandola invece in quelle brasiliane, pare per precauzione, rispetto ai rischi di contagio;

   in ogni caso, ai fini di una più generale valutazione di quanto accaduto e delle misure da adottare in futuro, sarebbe utile conoscere quanti siano stati i plichi spediti da ciascun consolato dell'America latina, quante le buste ritornate negli stessi consolati e quante di esse siano state escluse dal conclusivo invio alla corte di appello di Roma per essere arrivate oltre la scadenza fissata –:

   se il Governo non ritenga di fornire un quadro informativo, come presupposto di un maggiore coordinamento delle operazioni elettorali in futuro sul movimento dei plichi e sul ritorno delle buste preaffrancate, come segnalato in premessa;

   se, nelle prossime occasioni elettorali, non ritenga di dare indicazioni miranti ad una maggiore uniformità dei comportamenti e delle soluzioni organizzative da adottare nei consolati, in particolare per quanto riguarda i tempi di invio dei plichi e le modalità, non solo postali, di restituzione delle buste, in modo da avere omogeneità di azione, pur tenendo conto delle peculiarità dei singoli Paesi interessati.
(4-07402)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 452
4-07402
presentata da
SCHIRÒ Angela

  Risposta. — Rispondo all'interrogazione n. 4-07402 sulle votazioni referendarie del 20 e 21 settembre 2020 nei Paesi della ripartizione America meridionale.
  Nelle operazioni elettorali legate al recente
referendum costituzionale, tutte le sedi diplomatico-consolari hanno operato nel rispetto delle tempistiche previste per legge e con l'obiettivo di consentire la più ampia e corretta partecipazione alla consultazione elettorale.
  La legge n. 459 del 2001 non stabilisce una data a partire dalla quale debbano essere spediti i plichi agli elettori, lasciando agli uffici consolari la definizione della tempistica utile alla stampa dei materiale elettorale, alla predisposizione dei plichi medesimi e al loro invio in considerazione del contesto locale. Rilevano a questo riguardo la disponibilità e qualità dei servizi
in loco, come quelli di stampa e spedizione, la consistenza della comunità residente in ogni specifica circoscrizione consolare, l'ampiezza geografica della circoscrizione e la diversa diffusione e concentrazione dei residenti.
  La legge impone agli uffici consolari di inviare i plichi agli elettori ammessi al voto per corrispondenza non oltre diciotto giorni antecedenti la data stabilita per le votazioni in Italia, ovvero, per l'ultimo
referendum, entro il 2 settembre (articolo 12, comma 13, della legge n. 459 del 2001). La scadenza normativa è stata rispettata sia dalle sedi argentine che da quelle brasiliane, ciascuna delle quali ha adottato le scelte ritenute più consone tenendo conto delle condizioni locali.
  Fatte queste premesse e tenuto conto della situazione di oggettiva precarietà e inaffidabilità dei collegamenti aerei internazionali al momento del rientro delle schede votate in Italia, indicativamente tra il 16 ed il 20 settembre 2020, secondo la normativa sul voto all'estero, la Farnesina ha proposto alcune modifiche normative tramite l'articolo 16 del cosiddetto decreto-legge «Semplificazione». In particolare, è stato previsto l'anticipo dell'invio delle schede votate alle ore 16 del 15 settembre rispetto al termine ordinario stabilito dalla legge n. 459 del 2001 (le ore 16 del 17 settembre), in modo da lasciare maggiore flessibilità alle Ambasciate sull'arrivo in tempo utile delle schede per lo scrutinio presso la Corte d'Appello di Roma. È fondamentale sottolineare che questa misura si è rivelata assolutamente propizia. In base al piano voli di rientro delle schede votate, circa il 50 per cento dei voli in rientro sono infatti atterrati proprio il 17 settembre 2020, un anticipo che ha consentito un margine di flessibilità nella ricerca di vettori aerei sicuri, in una situazione di grave disagio del traffico aereo causato dalla pandemia.
  Per porre le sedi nelle migliori condizioni operative possibili, il materiale elettorale è stato inoltre messo a disposizione di ambasciate e consolati con anticipo rispetto al 26esimo giorno antecedente la data del voto, come previsto dalla legge, consentendo ai nostri uffici di stampare i plichi elettorali con maggiore agio e inviarli in tempi rapidi agli elettori. Molte sedi, in particolar modo quelle con una circoscrizione ampia, si sono organizzate con largo anticipo e hanno inviato i plichi elettorali già a fine agosto, anche per scongiurare eventuali rallentamenti dei sistemi postali. In questo modo gli elettori hanno avuto almeno due settimane di tempo per votare e re-inviare la scheda ai consolati,
  Gli uffici consolari si sono inoltre attenuti scrupolosamente alla legge (articolo 12, comma 6, della legge n. 459 del 2001) per le modalità e i tempi di restituzione dei plichi, tenendo conto delle peculiarità delle diverse situazioni nazionali. I nostri consolati hanno in questa circostanza largamente applicato il principio del
favor voti, accettando di ricevere la busta consegnata personalmente da parte del connazionale e non ordinariamente spedita entro il decimo giorno antecedente la votazione in Italia.
  A fronte di una situazione di emergenza, di perdurante incertezza e caratterizzata da condizioni locali avverse, eventuali ritardi nella restituzione dei plichi sono imputabili a cause di forza maggiore e non possono dunque essere ascrivibili agli uffici consolari. Questi hanno infatti messo in atto tutte le dovute precauzioni e preso accordi con i vettori postali per far sì che la spedizione e la restituzione dei plichi elettorali avvenissero nelle modalità ed entro le scadenze di legge.
  Al momento, dunque, non si ritiene opportuno irrigidire ulteriormente le procedure elettorali, applicando un sistema organizzativo
standard per tutti i Paesi. La diversità di procedure attuative da un Paese all'altro è la risultante dell'autonomia gestionale interna a ciascuna ambasciata e consolato. L'Ufficio all'estero, applicando scrupolosamente il dettato normativo, può riservarsi un margine flessibile d'azione in funzione del contesto locale in cui opera. Preme infine rassicurare le Interroganti che le operazioni di voto all'estero sono state coordinate dalla Farnesina in modo tale da assicurare la massima partecipazione al voto degli elettori, in un contesto emergenziale senza precedenti.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.