ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07391

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 422 del 04/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 04/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07391
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 4 novembre 2020, seduta n. 422

   CUNIAL. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   con ordinanza n. 148 del 31 ottobre 2020, il presidente della regione Veneto emana «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da virus Covid-19»;

   l'ordinanza riporta che è stata emessa ai sensi dell'articolo 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di igiene e sanità pubblica;

   l'articolo 32 della predetta legge disciplina i poteri di ordinanza di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica del Ministro della salute e a seguire dei presidenti di regione e dei sindaci;

   al comma 2 si dice che la legge regionale stabilisce norme per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica, di vigilanza sulle farmacie e di polizia veterinaria, ivi comprese quelle già esercitate dagli uffici del medico provinciale e del veterinario provinciale e dagli ufficiali sanitari e veterinari comunali o consortili, e disciplina il trasferimento dei beni e del personale relativi;

   al comma 3 della predetta legge si dice: «Nelle medesime materie [di cui al comma 2, ndr] sono emesse dal presidente della giunta regionale o dal sindaco ordinanze di carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale»;

   nelle premesse dell'ordinanza non si fa riferimento alla legge regionale di cui al comma 2 della legge n. 833 del 1978;

   l'ordinanza cita altresì l'articolo 117 del decreto legislativo n. 112 del 1998, e articolo 50 del Tuel, i quali però trattano rispettivamente di «emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale» e di poteri del sindaco e del presidente della provincia;

   a parere dell'interrogante l'ordinanza regionale non può derogare alla legge dello Stato in materia di obbligatorietà di trattamenti sanitari, laddove obbliga i medici di medicina generale operanti nella regione del Veneto ad applicare obbligatoriamente ai loro pazienti le disposizioni dell'allegato 1 dell'ordinanza, tra cui l'applicazione dei tamponi rapidi;

   l'interrogante ha già denunciato l'inaffidabilità e le problematiche relative ai tamponi RT-PCR e la pericolosità degli stessi con numerose interrogazioni, tra cui l'interrogazione n. 4-07040, che prende in considerazione anche quelle relativi al tampone rapido;

   con l'ordinanza, all'allegato 1, si prevede infatti che sia il medico di base a disporre, per i soggetti con esito positivo al test per Covid-19 e per i contatti stretti di caso confermato di Covid-19 da loro individuati, quando necessario, il periodo di inizio e fine isolamento con relativo provvedimento contumaciale, al posto dell'autorità sanitaria, come previsto tra l'altro dall'articolo 1, comma 6 e 7, del decreto-legge n. 33 del 2020;

   il presidente Zaia, inoltre, ha dichiarato a mezzo Facebook che con tale ordinanza «Il medico di base diventa ufficiale di sanità pubblica» e che non sarà concessa l'obiezione di coscienza e che saranno previste sanzioni nei confronti di chi si esime;

   è opinione dell'interrogante che il medico debba sempre avere diritto all'obiezione di coscienza e che il compenso economico previsto pari a 18 euro a tampone e ad un aumento dell'indennità infermieristica prevista di 2 euro a paziente, possa configurarsi in sostanza, come una sorta di tentativo di corruzione, mascherato da incentivo, per svolgere un'attività che appare all'interrogante illegittima;

   a parere dell'interrogante, infatti, per le ragioni sopra elencate, l'ordinanza emanata del presidente Zaia, eccede le sue competenze quale presidente della giunta della regione Veneto e sconfina prepotentemente nel potere legislativo dell'assemblea regionale e dello Stato, rendendo pertanto illegittimo e incostituzionale l'intero dispositivo –:

   se non intenda adottare iniziative in ogni sede e competenza e nei limiti dei suoi poteri, per impugnare l'ordinanza di cui in premessa, anche al fine di contenere lo sconfinamento dall'ambito di competenza degli organi regionali.
(4-07391)