ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07359

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 420 del 02/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOCATELLI ALESSANDRA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 02/11/2020
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 02/11/2020
BORGHI CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 02/11/2020
FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 02/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/11/2020
Stato iter:
11/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2021
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/05/2021

CONCLUSO IL 11/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07359
presentato da
LOCATELLI Alessandra
testo di
Lunedì 2 novembre 2020, seduta n. 420

   LOCATELLI, MOLTENI, ZOFFILI, CLAUDIO BORGHI e FERRARI. — Al Ministro dell'interno, Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 30 ottobre 2020 una pattuglia della squadra volante della polizia di Stato ha soccorso presso il parcheggio Ippocastano di Como una donna vittima di violenza sessuale, mentre era aggredita da un uomo successivamente risultato un trentunenne di nazionalità nigeriana;

   le circostanze dell'aggressione sono particolarmente odiose, dal momento che la donna aveva notato l'uomo all'esterno di un supermercato e per senso di umanità gli aveva appena regalato un panino appositamente acquistato, venendo inseguita e quindi violentata;

   l'uomo responsabile della violenza, colto in flagranza di reato, è stato identificato nei locali della questura di Como come senza fissa dimora, sprovvisto di documenti, ex richiedente asilo con permesso di soggiorno scaduto nel 2016, con precedenti di polizia e giudiziari per percosse e violazione della normativa in materia di immigrazione, irregolarmente soggiornante nel nostro territorio nazionale ed inottemperante a ben quattro ordini di espulsione;

   il fatto segue altri dolorosi episodi di cronaca che hanno avuto come protagonisti altri immigrati irregolari, come il brutale assassinio di don Roberto Malgesini, ucciso a coltellate nei pressi della chiesa di San Rocco da un tunisino destinatario di un altro provvedimento di espulsione non eseguito e l'aggressione di cui era rimasta in precedenza vittima una guardia notturna che presidiava un supermercato nei giardini che si affacciano sul lago di Como;

   la circostanza dimostra quanto sia inopportuno e imprudente realizzare strutture di accoglienza per gli immigrati irregolari come quella che si pensa di ricavare all'interno dei locali dell'ex caserma dei carabinieri di via Borgovico a Como e quanto, di contro, sia invece necessario potenziare il dispositivo di presidio del territorio, incrementando gli organici delle forze dell'ordine presenti e quelli disponibili anche nel quadro dell'operazione «Strade sicure» –:

   quali iniziative il Governo ritenga di dover assumere per assicurare l'ordine pubblico e la sicurezza della cittadinanza a Como città e nella sua provincia, interessate da una grave recrudescenza dei crimini imputabili ad immigrati irregolari spesso destinatari di provvedimenti di espulsione;

   in particolare, se e quando il Governo intenda rafforzare il dispositivo di presidio del territorio comasco, potenziando gli organici delle forze di polizia e delle forze armate impiegati a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, garantendo inoltre presidi fissi in luoghi sensibili e a rischio, quali, ad esempio, i giardini a lago e altre zone della città di Como e di tutta la provincia.
(4-07359)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 maggio 2021
nell'allegato B della seduta n. 505
4-07359
presentata da
locatelli

  Risposta. — Con riferimento ai quesiti posti dagli interroganti, relativi all'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  Nella tarda serata del 30 ottobre 2020, personale dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Como è intervenuto in viale Aldo Moro, nei pressi del parcheggio «Ippocastano», a seguito della segnalazione di un passante relativa a una violenza sessuale in atto ai danni di una donna. Il tempestivo intervento delle Forze di polizia ha permesso di individuare e bloccare il responsabile, mentre la donna, vittima della violenza, è stata trasportata presso il pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna per le cure necessarie.
  La vittima, di nazionalità ungherese, ha riferito agli inquirenti di essersi recata presso un supermercato e, all'uscita, di aver donato un panino ad un cittadino straniero presente all'esterno della struttura, per poi allontanarsi. Poco dopo la donna è stata seguita e raggiunta dallo stesso uomo, che l'ha violentata.
  A seguito degli accertamenti svolti è emerso che il soggetto tratto in arresto, di nazionalità nigeriana, si trovava in posizione irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora e con diversi precedenti.
  Più in particolare risulta che lo stesso, fotosegnalato per la prima volta nel 2014 per ingresso illegale sul territorio italiano, ha presentato domanda di protezione internazionale, ottenendo un permesso di soggiorno per richiesta di asilo, rigettata una prima volta dalla competente Commissione territoriale per assenza dei presupposti.
  Avverso tale decisione il richiedente ha proposto ricorso innanzi al tribunale di Milano, che ha confermato la decisione della commissione territoriale. Il provvedimento è stato impugnato dinanzi alla Corte d'appello di Milano, che ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso, in quanto tardivamente presentato, in data 11 giugno 2018.
  In seguito lo straniero è stato rintracciato più volte nel territorio della provincia di Como ed ogni volta accompagnato presso la questura, che ha notificato allo stesso un decreto del prefetto di Como, con ordine del questore ad abbandonare il territorio dello Stato, non potendo il soggetto essere accompagnato coattivamente alla frontiera, in quanto privo di documenti validi per l'espatrio.
  Al contempo, è stato avviato l'
iter di riconoscimento consolare del cittadino presso l'Ambasciata nigeriana a Roma, dalla quale, però, ad oggi non è pervenuta risposta.
  Come già evidenziato, a seguito del grave episodio oggetto dell'interrogazione, il responsabile dell'accaduto è stato individuato dalla Polizia e immediatamente arrestato, in flagranza di reato, con l'accusa di violenza sessuale. Attualmente si trova in stato di custodia cautelare in carcere, in attesa di processo, in relazione al quale il pubblico ministero ha richiesto il giudizio immediato.
  Più in generale, in ordine all'incremento dei controlli sul territorio della provincia, la prefettura di Como ha evidenziato che nel corso degli ultimi anni e, in particolare, tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020, la zona in cui è avvenuto l'episodio citato nell'interrogazione è stata oggetto di una costante attività di monitoraggio da parte delle Forze dell'ordine. A seguito dei controlli effettuati è stata riscontrata una carenza dei sistemi di videosorveglianza e illuminazione, puntualmente segnalata al comune anche nel corso di specifiche riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, per gli interventi necessari.
  A conferma dell'attenzione riservata all'area cittadina compresa tra piazza della Tessitrice, via Aldo Moro, via Mentana, Via Giulio Cesare e Via Morazzone, si informa che, nel corso del 2020, le Forze dell'ordine hanno effettuato 16 interventi su segnalazione e 185 controlli. Nella medesima area, sono state altresì acquisite 27 denunce (17 per reati contro il patrimonio, 4 per reati contro la persona, 6 per danneggiamento e 2 per altre tipologie di reato). Sono stati eseguiti, inoltre, 6 arresti e 52 deferimenti in stato di libertà (per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e per violazione delle norme di soggiorno).
  Nell'ambito dell'attività finalizzata al potenziamento dei controlli, è stato sistematicamente disposto l'impiego di equipaggi dei reparti prevenzione crimine della direzione centrale anticrimine del dipartimento di pubblica sicurezza.
  In tale contesto, si riportano i dati relativi agli impieghi dei predetti Reparti nella provincia di Como, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

Impiego dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020

  Luogo

  Impieghi

  Equipaggi

  Operatori

  Como e provincia

  281

  1.053

  3.159

  L'efficacia dell'attività svolta è dimostrata dalla riduzione, pari a circa il 30 per cento nel periodo 2019-2020, dei delitti commessi, riconducibili alle violenze sessuali.
  Con riguardo specificamente alla città di Como, si evidenzia inoltre che il dispositivo di controllo si avvale della collaborazione di 15 militari appartenenti alle Forze armate che, nell'ambito dell'operazione «Strade sicure», coadiuvano le Forze di polizia per l'espletamento di servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, nonché di perlustrazione e pattuglia in concorso.
  Anche nell'ambito dei dati riguardanti la città di Como, si registra una riduzione, sempre per il periodo 2019-2020, pari al 40 per cento, per i delitti relativi alle violenze sessuali.
  Si assicura, infine, che l'andamento dei fenomeni criminali della provincia viene costantemente esaminato in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, al fine di contenerne e contrastarne l'evoluzione, attraverso l'intensificazione delle attività di prevenzione generale e la programmazione di mirati servizi di controllo straordinario del territorio, nelle aree che di volta in volta vengono individuate.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.