ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07341

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 419 del 30/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 30/10/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 30/10/2020
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 30/10/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 30/10/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 30/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/10/2020
Stato iter:
14/07/2021
Fasi iter:

RITIRATO IL 14/07/2021

CONCLUSO IL 14/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07341
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Venerdì 30 ottobre 2020, seduta n. 419

   BELLUCCI, RAMPELLI, ROTELLI, BIGNAMI, VARCHI e LUCASELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con determina n. 998 dell'8 ottobre 2020, l'Agenzia italiana del farmaco ha eliminato l'obbligo della prescrizione medica per dispensare anche alle minorenni l'ulipistral acetatodato (EllaOne), la pillola dei «5 giorni dopo» utilizzata per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto;

   erroneamente spacciata per anticoncezionale d'emergenza, EllaOne sarà un nuovo rimedio per impedire una gravidanza indesiderata entro 120 ore da un rapporto sessuale potenzialmente fertile: nella fisiologia della riproduzione, infatti, l'embrione a cinque giorni dal concepimento è già in utero per annidarsi;

   la linea di demarcazione tra farmaco anticoncezionale e abortivo non è solo terminologica, ma di natura morale, etica e culturale, come denunciato dal professor Giuseppe Noia, ginecologo, docente di medicina prenatale e responsabile dell'Hospice perinatale del Policlinico Gemelli, secondo il quale «Questa decisione dell'Aifa continua in maniera imperterrita a rilanciare un messaggio di futilità e di irresponsabilità, proponendo un tipo di soluzione al possibile concepimento che non può essere definito contraccettivo, ma è abortivo, perché i dati scientifici ci dicono che 5 giorni dopo il concepimento è già embrione di 7-10 cellule. È una banalizzazione della sessualità e della fecondità, pensando che ciò che è piccolo non ha nessuna percezione. Ma sempre di aborto si tratta»;

   a tali parole fanno eco le parole del professor Antonio G. Spagnolo, docente di bioetica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: «Nella delibera dell'Aifa c'è scritto che all'atto della vendita del farmaco ci saranno anche le istruzioni per spiegare il significato della contraccezione informata ed efficace ed evitare un uso inappropriato: ma chi aiuterà le adolescenti a capire quale è l'uso appropriato e se sarà efficace? E soprattutto saranno informate anche di tutti i meccanismi con cui agisce il farmaco, e cioè non solo il blocco dell'ovulazione per impedire la fecondazione ma anche il possibile meccanismo microabortivo quando si assume il farmaco quando l'ovulazione è già avvenuta? Purtroppo, come per l'Ru486 anche qui c'è l'orientamento da parte della società di lasciare sole le donne in momenti molto delicati come quelli che possono seguire ad un rapporto sessuale magari occasionale»;

   la decisione di eliminare l'obbligo di ricetta per la contraccezione di emergenza per le minorenni si pone, ad avviso degli interroganti, nel solco di una deriva etica e sociale, insieme alle recenti linee guida sull'aborto del Ministero che ha abolito il ricovero obbligatorio per l'assunzione della RU486, contestate anche da alcune regioni, come il Piemonte, che ha stabilito il divieto di aborto farmacologico nei consultori e la valutazione della necessità di ricovero dal medico e dalla direzione sanitaria;

   si è, di fatto, di fronte alla scelta di una società che abbandona le nuove generazioni ad assumere responsabilità enormi in momenti di estrema vulnerabilità, senza la possibilità di un percorso educativo agli effetti e alla vita di relazione e senza la necessità di un confronto con la famiglia, esclusa dal percorso di cura e crescita dei figli;

   l'accesso diretto alla pillola abortiva, peraltro, oltre all'elevato rischio di abuso farmacologico potrebbe spingere le adolescenti in un'area grigia dove eventuali condizioni di abuso, di sfruttamento sessuale, potrebbero restare completamente sommerse –:

   se il Governo non ritenga necessario adottare iniziative affinché sia rivalutata la scelta dell'Aifa di rendere commerciabile senza prescrizione anche a ragazze minorenni un medicinale che potrebbe comportare rischi ed effetti collaterali sulla salute.
(4-07341)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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