ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 419 del 30/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'ORSO VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/10/2020
Stato iter:
17/02/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2021
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2021

CONCLUSO IL 17/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07340
presentato da
D'ORSO Valentina
testo di
Venerdì 30 ottobre 2020, seduta n. 419

   D'ORSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   a causa della grave emergenza epidemiologica che sta vivendo il nostro Paese, gli uffici postali consentono l'ingresso di un flusso ridotto di persone come prescritto dalle misure di contenimento del contagio da Covid-19;

   nei mesi scorsi, viste le lunghe attese davanti agli uffici postali, la gestione dell'ingresso ordinato degli utenti in alcune filiali della città di Palermo e della provincia è stata affidata a degli istituti di vigilanza che ha messo il proprio personale di vigilanti a disposizione delle Poste, al fine di contenere le lamentele dei cittadini e ridurre il rischio per l'incolumità degli stessi e di quella dei lavoratori, quest'ultimi spesso anche oggetto di improperi da parte degli utenti innervositi dalle code;

   da recenti notizie di stampa (https://www.palermotoday.it); (https://livesicilia.it), si apprende che Poste Italiane avrebbe deciso di sopprimere tale servizio di vigilanza (non rinnovando il relativo contratto) negli uffici postali della città di Palermo e della sua provincia, nonostante tale servizio pare avesse garantito risultati positivi nella gestione ordinata delle lunghe code a cui sono costretti i cittadini;

   in un momento di gravi tensioni sociali, tale decisione dell'azienda rischia di aggravare la situazione di disagio in cui versano gli utenti, nonché lo stato di agitazione e di preoccupazione in cui si trova il personale degli uffici postali, già in sofferenza a causa della riduzione del numero dei dipendenti addetti agli sportelli al pubblico per i tagli al personale e l'aumento graduale, giorno dopo giorno, del numero dei contagi tra gli stessi lavoratori;

   tutto ciò potrebbe aumentare il malcontento dell'utenza siciliana che potrebbe riversarsi, giocoforza, sulla responsabilità dei direttori delle varie filiali degli uffici postali, nonché dei singoli lavoratori con possibili rischi anche per la loro incolumità personale;

   da qui l'esigenza non solo di mantenere, ma anzi di rafforzare, il servizio di vigilanza per evitare che l'esasperazione per le lunghe attese della clientela, la chiusura di uffici postali per i contagi da Covid-19 e la carenza di operatori, possa sfociare in un ulteriore problema sociale e di ordine pubblico viste le continue tensioni tra gli utenti e tra i lavoratori;

   la questione è oggetto di attenzione anche da parte dei sindacati siciliani di categoria Slp Cisl, Failp e Confsal che, in un comunicato indirizzato a Poste italiane, auspicano in tempi rapidi un incontro con le istituzioni interessate e l'azienda, al fine di attivare tutti gli strumenti utili per garantire lo svolgimento del servizio e dell'attività lavorativa in piena serenità e sicurezza, attraverso il ripristino del servizio di vigilanza e l'immissione di nuove risorse;

   Poste Italiane è una società partecipata per il 29,3 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, per il 35 per cento da Cassa depositi e prestiti, a sua volta controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze;

   la gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei conti, ai sensi della legge 21 marzo 1958 n. 259;

   il fornitore del servizio postale universale è individuato attraverso una designazione operata dal Ministero dello sviluppo economico, i cui rapporti sono disciplinati dal contratto programma 2020-2024 del 15 maggio 2020 con il quale la società assicura la fornitura su tutto il territorio nazionale delle prestazioni comprese nel servizio universale, come definite ai sensi del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, nel rispetto degli obiettivi di qualità e di efficienza della gestione;

   il rispetto dell'esecuzione del contratto di programma è sottoposto alla vigilanza dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che, ai sensi dell'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 261 del 1999, effettua verifiche periodiche su base campionaria sulle prestazioni rese dalla società –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra esposti, e quali iniziative, ciascuno nel rispettivo ambito di propria competenza, ritengano opportuno adottare per addivenire al più presto ad una soluzione che possa comportare il ripristino del servizio di vigilanza di cui in premessa laddove è stato soppresso e garantire uno svolgimento del servizio postale universale da parte di Poste italiane e dell'attività lavorativa in piena serenità e sicurezza.
(4-07340)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 febbraio 2021
nell'allegato B della seduta n. 458
4-07340
presentata da
D'ORSO Valentina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento a criticità conseguenti alla frequentazione degli uffici postali di Palermo e provincia e, in particolare, all'eventualità della soppressione da parte di Poste Italiane del servizio di vigilanza previsto in tali uffici per evitare gli assembramenti.
  In via preliminare, si ricorda che il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha disposto il trasferimento all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) delle funzioni in materia di regolazione e vigilanza del settore postale, svolte precedentemente dal Ministero dello sviluppo economico. Spetta dunque all'Agcom la «adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale» prevista dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261.
  Pertanto, il servizio postale richiamato dall'interrogante rientrerebbe nel perimetro del «servizio universale» che Poste Italiane è tenuta ad assicurare, ai sensi del citato decreto legislativo n. 261 del 1999. In particolare, Poste Italiane S.p.a. è tenuta al rispetto di specifici obiettivi di qualità del servizio universale, il cui conseguimento è oggetto di verifica annuale da parte dell'Agcom, che svolge anche attività di vigilanza sulla corretta erogazione dei servizi effettuati da Poste Italiane.
  Sull'affidamento a Poste Italiane del servizio universale, il Ministero dello sviluppo economico effettua, ogni cinque anni, un controllo che viene svolto sulla base di un'analisi predisposta dall'Autorità garante.
  Ciò premesso, interpellata sulle problematiche sollevate dall'interrogante, Poste Italiane ha riferito di aver intrapreso, nell'ambito dell'emergenza epidemiologica, in piena trasparenza e collaborazione con le istituzioni interessate, tutte le azioni opportune ai fini della tutela dei propri lavoratori e degli utenti, con l'obiettivo di assicurare i propri servizi coerentemente con le disposizioni normative vigenti in materia di salute pubblica e, quindi, anche quelle relative al distanziamento interpersonale.
  In particolare, l'azienda riferisce di consentire l'accesso negli uffici postali ad un numero contingentato di persone, nel rispetto delle disposizioni sanitarie per il contenimento del contagio da Covid-19 e che, al fine di evitare assembramenti, è stata da tempo curata un'ampia campagna informativa per invitare la clientela a privilegiare quanto più possibile l'accesso ai servizi postali tramite i canali digitali.
  Poste Italiane comunica che da aprile 2020, in accordo con Inps e Protezione civile, è stato anticipato il pagamento delle pensioni articolando il calendario su più giornate, al fine di diluire l'afflusso della clientela e che, grazie alla collaborazione con l'Arma dei Carabinieri, è stata offerta agli
over 75 la possibilità di ricevere a domicilio il pagamento in contanti della propria pensione.
  Poste Italiane informa, altresì, di collaborare da mesi con le prefetture per concordare opportune azioni da parte delle forze dell'ordine, nonché della Protezione civile per la gestione di eventuali assembramenti al di fuori degli uffici nei giorni di pagamento delle pensioni e che, inoltre, negli uffici postali è stata riattivata parzialmente la possibilità di prenotare il
ticket tramite sito, app o Whatsapp.
  In particolare, per quanto attiene agli uffici postali di Palermo e provincia, la società comunica che sono state attivate le seguenti misure:

   servizi di vigilanza armata fissa per gli uffici postali con rischio di assembramento molto alto;

   servizi di vigilanza armata dinamica, con passaggi e soste con cadenza variabile per gli uffici postali che presentano un rischio di assembramento alto;

   richiesta alla locale prefettura di sensibilizzare le forze dell'ordine operanti sul territorio ad effettuare servizi, di vigilanza e passaggi negli uffici postali, soprattutto nei giorni di pagamento delle pensioni per gestire eventuali assembramenti;

   servizi di video ronda remota da parte delle Security Room di Poste Italiane per verificare preventivamente la presenza di eventuali assembramenti al di fuori degli uffici postali, così da indirizzare l'intervento delle pattuglie di vigilanza privata ovvero le forze dell'ordine già preallertate.

  In ordine alla notizia riguardante la soppressione del servizio di vigilanza presso gli uffici postali della città di Palermo e della sua provincia, Poste tiene a precisare che la stessa «risulta priva di fondamento». La società rende infatti noto che per la provincia di Palermo era vigente un contratto, stipulato il 24 settembre 2018 tra Poste Italiane e l'istituto di vigilanza privata Mondial Security S.p.a., con scadenza il 30 settembre 2020 che è stato rinnovato anzitempo, con decorrenza dal 21 luglio 2020 fino al 3 giugno 2023, proprio al fine di garantire continuità nei servizi erogati e che, dal 1° gennaio al 31 ottobre 2020, per gli uffici postali della provincia di Palermo, Poste Italiane ha erogato 28.340 ore di servizio di vigilanza armata, pari al 10,3 per cento delle ore erogate dall'azienda sull'intero territorio nazionale.
  In merito al proprio personale, Poste Italiane riferisce che, ad oggi, il territorio di interesse non presenta carenze di risorse rispetto al
budget assegnato, grazie anche agli accordi sulle politiche attive del lavoro che hanno consentito di gestire il turn over per esodo e che, inoltre, non risultano squilibri di personale tra le diverse province della Sicilia le quali, anche in considerazione del calo dei flussi di clientela registrati, risultano adeguate ai fabbisogni.
  Infine, la società rappresenta di aver fornito riscontro al comunicato citato nell'atto, inviato il 31 ottobre 2020 dai sindacati siciliani, assicurando che le attività aziendali negli uffici postali sarebbero state garantite in condizioni di massima sicurezza.
  In conclusione, dunque, il Ministero dello sviluppo economico, nei limiti delle proprie specifiche competenze in materia, monitorerà affinché gli obiettivi del servizio postale universale assicurato da Poste Italiane rientrino nei
target di qualità previsti, al fine di adeguarne i livelli alle esigenze di tutti i cittadini, garantendone lo svolgimento in assoluta sicurezza.
Il Viceministro dello sviluppo economico: Stefano Buffagni.