ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07322

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 418 del 29/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 29/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07322
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Giovedì 29 ottobre 2020, seduta n. 418

   CIRIELLI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nella giornata di domenica 18 ottobre 2020, presso il carcere di Fuorni (Sa) un detenuto extracomunitario avrebbe appiccato un incendio nella sua cella;

   sembrerebbe, più precisamente, che l'uomo, in segno di protesta, abbia incendiato mobili e suppellettili presenti nella sua stanza e che il fumo avrebbe invaso finanche le aree comuni conquistando l'intero reparto detentivo;

   il recluso, che stava per soffocare a causa delle inalazioni tossiche, sarebbe stato tratto in salvo solo grazie al tempestivo e coraggioso intervento degli agenti della polizia penitenziaria;

   il predetto detenuto extracomunitario, peraltro, già nei giorni precedenti si sarebbe reso protagonista di un episodio di violenta aggressione in ospedale ai danni di diversi poliziotti penitenziari;

   a rendere noto quanto accaduto nel carcere di Salerno sono stati Vincenzo Palmieri e Luigi Castaldo, rispettivamente segretario e vice segretario dell'organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria in Campania;

   il grave episodio sopra riportato, a parere dell'interrogante, è diretta conseguenza di una serie di criticità afferenti al sistema carcerario italiano, tra cui la carenza di personale all'interno degli istituti penitenziari, l'introduzione della sorveglianza dinamica, che contribuirebbe ad aumentare tensioni e aggressioni in danno del personale penitenziario, l'assenza di strumentazione idonea per la tutela degli agenti di polizia penitenziaria ed il sovraffollamento delle case di detenzione;

   tale ultimo fenomeno, relativo alla congestione degli istituti penitenziari, è strettamente connesso anche al considerevole aumento dei flussi migratori, ormai fuori controllo, e alle inevitabili ripercussioni che lo stesso ha avuto sul fronte della criminalità;

   sovente, infatti, immigrati irregolari, talvolta già destinatari di plurimi decreti di espulsione mai eseguiti, si rendono protagonisti di molteplici crimini anche efferati e vengono assoldati dalla criminalità organizzata, andando così ad ingolfare oltremodo gli istituti penitenziari già saturi;

   è notorio, d'altronde, che i detenuti extracomunitari rappresentino una componente importante della popolazione carceraria in Italia e che tale dato incida negativamente ed inevitabilmente sulle condizioni di vita e di lavoro all'interno delle carceri italiane;

   appare, pertanto, doveroso ed improcrastinabile un celere intervento del Governo affinché sia affrontata con risolutezza ed organicità una sequela di emergenze oramai prioritarie quanto interconnesse, quali il controllo dei flussi migratori, il sovraffollamento delle carceri italiane e la sicurezza e l'incolumità del personale penitenziario –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare al fine di evitare il ripetersi di fatti analoghi o più gravi di quello riportato;

   se non si intendano adottare iniziative incrementando l'organico della polizia penitenziaria e dotandolo di taser, spray e di ogni altra strumentazione utile, al fine di garantire la sicurezza degli agenti e di quanti altri siano presenti all'interno degli istituti penitenziari;

   se non si intendano adottare iniziative anche sul piano normativo ed internazionale, mediante la stipula di accordi bilaterali, che consentano ai detenuti stranieri, condannati in Italia, di espiare le loro pene nei rispettivi Paesi d'origine, al fine di decongestionare la situazione delle carceri italiane ormai al collasso e rendere meno ostili e più sicure le condizioni di vita e di lavoro al loro interno;

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare al fine di garantire una efficiente gestione del fenomeno dell'immigrazione, oltre che l'effettiva esecuzione dei provvedimenti di espulsione.
(4-07322)