ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07318

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 418 del 29/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: SAPIA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2020
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07318
presentato da
SAPIA Francesco
testo di
Giovedì 29 ottobre 2020, seduta n. 418

   SAPIA, D'IPPOLITO e PARENTELA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sulla testata on line Italia Oggi, in un articolo del 23 ottobre 2020 a firma di Carla De Lellis, si legge che dal mese di ottobre 2020 fino al prossimo 31 dicembre, «i datori di lavoro (imprese e professionisti) possono scontare del 30 per cento i contributi Inps a loro carico dovuti sui lavoratori dipendenti in forza e su eventuali nuovi assunti, con sede di lavoro nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia»;

   soprattutto nelle regioni meridionali, l'informazione ha un ruolo essenziale per il contrasto, intanto culturale, della criminalità organizzata sul territorio;

   la fruizione, è ivi precisato, «avviene tramite la denuncia contributiva mensile (Uniemens), come tra l'altro spiegato dalla recente circolare n. 122 dell'Inps»;

   la suddetta misura e stata introdotta dal «decreto Agosto» (decreto-legge n. 104 del 2020) a favore dei datori di lavoro privati, «fatta eccezione – è rammentato nel suddetto articolo – del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico»;

   l'agevolazione in predicato, significa l'articolo, è subordinata all'autorizzazione dell'Unione europea che, spiega l'Inps, «è stata rilasciata il 6 ottobre a condizione, tra l'altro, che l'aiuto sia: d'importo non superiore a 800 mila euro (per impresa e al lordo di qualsiasi imposta o altro onere); concesso a imprese non in difficoltà al 31 dicembre 2019 o che abbiano incontrato difficoltà o si siano trovate in difficoltà successivamente a seguito dell'epidemia da Covid-19; che l'aiuto sia concesso entro il 30 giugno 2021»;

   in quanto ai beneficiari, possono accedere allo sgravio tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, «esclusi – ricostruisce l'articolo mentovato – quelli del settore agricolo e quelli di lavoro domestico, in relazione ai lavoratori dipendenti la cui sede di lavoro sia situata nelle predette regioni agevolate»;

   per quanto concerne i lavoratori, l'incentivo di cui si tratta si applica a tutti i rapporti di lavoro di tipo subordinato, sia instaurati che instaurandi, «nella misura del 30 per cento – è riportato dalla fonte in parola – della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi Inail, senza tetto d'importo»;

   pertanto, secondo quanto spiegato dall'Inps, lo sgravio si applica al 30 per cento della contribuzione datoriale, ferma restando l'aliquota di computo, ai fini pensionistici, a favore dei lavoratori;

   per quanto riassunto dall'articolo succitato, «il diritto alla fruizione dell'agevolazione è subordinato, ai sensi dell'articolo 1, comma 1175, della legge n. 296 del 2006, al possesso del Durc (documento unico di regolarità contributiva) e alle seguenti ulteriori condizioni: assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge; rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale» –:

   se le agevolazioni di cui in premessa valgano anche per il lavoro giornalistico nelle imprese editoriali e, ove così non fosse, quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere al fine di estenderle ai datori di lavoro operanti nel predetto settore e di agevolare, così, un incremento dell'offerta informativa e soprattutto dell'occupazione in questo settore essenziale.
(4-07318)