ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 417 del 28/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMONI SESTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07313
presentato da
GIACOMONI Sestino
testo di
Mercoledì 28 ottobre 2020, seduta n. 417

   GIACOMONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da alcune settimane, si sta assistendo a un preoccupante trend di rapida crescita dei contagi. Il 27 ottobre 2020 i dati sulla diffusione della pandemia da Coronavirus nel nostro Paese indicavano un incremento rispetto al giorno precedente di quasi 22 mila nuovi casi, con oltre 174 mila tamponi e 221 decessi;

   ci si trova a dover gestire una seconda ondata della pandemia con determinazione ma con troppe armi spuntate nonostante questi ultimi mesi di maggiore tregua epidemica, avrebbero dovuto comportare una migliore organizzazione per attrezzarci al meglio alla temuta, e purtroppo ora arrivata, seconda ondata;

   in tutte le regioni l'indice di contagio Rt è superiore a 1, aumenta il numero dei casi e le risorse non riescono a soddisfare la necessità di tracciamento. Peraltro, la gran parte dell'aumento esponenziale dei casi è composto da soggetti asintomatici o paucisintomatici;

   quando il numero dei contagiati è così alto, il tracciamento diventa praticamente inutile perché è quasi impossibile ricostruire la catena, e si rischia di sprecare soldi ed energie. Quindi il problema principale in questo momento è quello di assistere i sintomatici che sono a rischio per un peggioramento delle condizioni generali;

   al momento, i medici di famiglia non sono in grado di andare a casa perché rischiano di infettarsi. Possono telefonare e dare consigli medici e sanitari. Attualmente, ogni giorno si ricoverano quasi mille persone in più, ed è ormai quasi impossibile proteggere tutti i medici di famiglia con le stesse attrezzature e scafandri che hanno i medici delle terapie intensive;

   queste carenze organizzative fanno sì che sempre più persone impaurite si presentano in ospedale e al pronto soccorso dove poi i medici spesso sono obbligati a ricoverare i pazienti in osservazione –:

   se non si ritenga indispensabile adottare iniziative, per quanto di competenza, per implementare sensibilmente l'assistenza domiciliare soprattutto per i soggetti in isolamento domiciliare che non hanno bisogno di essere ricoverati anche attraverso un potenziamento delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale;

   se non si intenda avviare tutte le iniziative di competenza volte a riattivare, anche attraverso l'utilizzo delle risorse del Mes sanitario, alcuni degli ospedali e dei presìdi sanitari chiusi a causa della riorganizzazione territoriale imposta dalla normativa vigente, per trasformarli in strutture Covid.
(4-07313)