ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07305

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 417 del 28/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
CESTARI EMANUELE LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
TOMASI MAURA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
DI MURO FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 28/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/10/2020
Stato iter:
27/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/12/2020
BUFFAGNI STEFANO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/12/2020

CONCLUSO IL 27/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07305
presentato da
FIORINI Benedetta
testo di
Mercoledì 28 ottobre 2020, seduta n. 417

   FIORINI, GUIDESI, CAVANDOLI, CESTARI, MURELLI, PIASTRA, TOMASI, TOMBOLATO, VINCI, BINELLI, ANDREUZZA, BAZZARO, COLLA, DARA, DI MURO, PETTAZZI, GOLINELLI e MORRONE. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   già con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 ottobre 2020 il Governo ha purtroppo introdotto il divieto di sagre, fiere di comunità e congressi con enormi danni per l'intero indotto che conta attualmente un giro d'affari di 60 miliardi e rappresenta il 50 per cento dell'export Made in Italy;

   fino al 26 ottobre 2020 venivano tuttavia consentite perlomeno le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, previa adozione dei prescritti protocolli e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. Ciò perché l'intero comparto ha sempre osservato rigidissimi protocolli di sicurezza anti COVID, organizzando nella stragrande maggioranza dei casi eventi in aree molto ampie e controllabili;

   in virtù di tale previsione normativa i quartieri hanno continuato a lavorare: si pensi ad esempio che a Modena, con il solo evento Skipass dal 29 ottobre al 1° novembre 2020 – ora annullato – erano stati coinvolti 250 espositori. Parma, invece, aveva organizzato, dal 29 al 31 ottobre 2020 Mecspe, la fiera di riferimento per l'industria manifatturiera, con mille aziende partecipanti e gli stand già pronti, mentre Rimini ha già programmato la manifestazione Ecomondo, con 600-700 imprese presenti;

   il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in vigore da lunedì 26 ottobre 2020 ha introdotto la chiusura immediata di tutte le manifestazioni fieristiche determinando, a detta dell'Aefi – Associazione esposizioni e fiere Italiane «uno shock gravissimo per il settore fieristico»: solo in Emilia-Romagna, si calcola una perdita di 40 milioni di euro di fatturato;

   il Governo aveva garantito che una eventuale stretta sarebbe stata programmata e concordata con gli addetti ai lavori, mentre questa sospensione immediata non solo causa ulteriori ingenti danni a un settore già messo in ginocchio dalla chiusura forzata da marzo al primo settembre 2020, con una perdita di oltre il 70 per cento del fatturato, ma rappresenta una ulteriore stangata economica per i quartieri che avevano già avviato gli allestimenti per le manifestazioni programmate nei prossimi giorni;

   le fiere, d'altronde, vivono di programmazione e investimenti e richiedono tempi lunghi di organizzazione per chi le realizza, per gli espositori e per le società che contribuiscono alla loro preparazione. Pertanto, non si può pensare di chiudere l'intero settore da un giorno all'altro;

   dallo scorso lockdown il sistema fiere ha avuto solo la possibilità di indebitarsi grazie al cosiddetto «decreto liquidità» senza alcun significativo ristoro delle perdite subite a causa dell'emergenza epidemiologica;

   si pensi che a Bologna, a fronte di 150 milioni di euro di fatturato perduti, sono stati elargiti solo 300.000 euro a fondo perduto;

   con l'adozione di un nuovo improvviso divieto dalla scorsa settimana ad oggi, il sistema fieristico ha bruciato decine di milioni di euro e chiede un serio ed immediato intervento economico per far sopravvivere questo strategico comparto –:

   se i Ministri interrogati intendano adottare iniziative per riconoscere agli operatori del settore fieristico indennizzi immediati per le ingenti perdite causate dagli ultimi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, i cui divieti ancora una volta non sono stati programmati con gli addetti ai lavori e mettono inevitabilmente a rischio la sopravvivenza di un comparto fondamentale per il Paese sia sul piano produttivo che su quello occupazionale.
(4-07305)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 27 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 446
4-07305
presentata da
FIORINI Benedetta

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Gli interroganti fanno riferimento alla crisi del comparto delle sagre, delle fiere di comunità e dei congressi, conseguente alle misure di contenimento della pandemia da Sars-Cov-2 adottate dal Governo, e chiedono indennizzi immediati per gli operatori del settore.
  Infatti, oltre alle limitazioni imposte dal
lockdown, il settore ha sofferto le limitazioni imposte dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020, il quale aveva disposto: «restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi».
  Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 agosto 2020, eventi e attività fieristiche erano potute ripartire, ma poi sono state nuovamente chiuse con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, il quale ha espressamente stabilito quanto segue: «Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi» (articolo 1, comma 9, lettera
n)).
  Orbene, al momento della ripartenza, il Ministero dello sviluppo economico sarà pronto, per quanto di competenza e come successo in occasione della precedente riapertura, a fornire tutto il supporto necessario nella predisposizione dei protocolli per garantire l'apertura in sicurezza delle manifestazioni fieristiche.
  In questa direzione si dovranno muovere, come già accaduto a seguito della prima ondata, anche le linee guida della Conferenza delle regioni, contenenti le regole da rispettare per il contenimento dei rischi legati alla diffusione del contagio da Sars-Cov-2 nelle varie attività, ivi comprese le attività relative a fiere e congressi.
  A tal ultimo riguardo, infatti, si ricorda che lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 agosto 2020, ha demandato l'attuazione e la normazione secondaria agli enti territoriali i quali, nel rispetto dei principi e della disciplina generale, devono declinare la stessa in base alla situazione specifica del territorio amministrato.
  Per quello che attiene ai contributi di natura finanziaria, si segnala quanto disciplinato dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19» (decreto Rilancio), convertito con legge 17 luglio 2020, n. 77. In particolare, l'articolo 82 del citato decreto ha previsto il riconoscimento di un reddito di emergenza in favore dei nuclei familiari in possesso degli specifici requisiti ivi elencati.
  In materia di esenzione dagli oneri fiscali, si richiama l'articolo 181, comma 1-
bis, dello stesso decreto Rilancio, introdotto in fase di conversione, il quale, proprio in considerazione dell'emergenza epidemiologica, esonera – dal 1° marzo 2020 al 30 aprile 2020 – «i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 [...] dal pagamento della tassa per l'occupazione temporanea di spazi ed aree pubbliche (Tosap), di cui all'articolo 45 del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, e del canone per l'occupazione temporanea di spazi ed aree pubbliche (Cosap), di cui all'articolo 63 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446». Dunque, il settore delle attività di commercio ambulante su area pubblica è stato destinatario di una specifica misura di esonero dal versamento della Tosap e del Cosap, in considerazione della circostanza che, nel periodo considerato dalla norma, vi era l'impossibilità oggettiva di svolgere tali attività nelle strade e nelle piazze in conseguenza dell'adozione delle rigorose misure di contenimento della pandemia.
  Più in generale, si ricordano anche le numerose misure adottate a sostegno del settore fieristico.
  Fondamentale, inoltre, è la misura del «credito di imposta per la partecipazione di PMI a fiere internazionali», introdotta dall'articolo 49 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 recante «Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi» (decreto Crescita), convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, che prevedeva inizialmente uno stanziamento di 5 milioni di euro. Successivamente, la legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020) ha incrementato lo stanziamento del 2020 da 5 a 10 milioni di euro, estendendo la misura all'anno 2021 con ulteriori 5 milioni di euro.
  Per offrire un ulteriore ausilio al settore fieristico, è stato rifinanziato il fondo rotativo Simest di cui al decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251 recante «Provvedimenti per il sostegno delle esportazioni italiane», convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 1981, n. 394.
  Si ricorda, peraltro, che l'operatività del fondo in parola è stata recentemente estesa dall'articolo 18-
bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 recante «Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi» (decreto Crescita), convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, il quale ha previsto che le iniziative delle imprese italiane dirette alla loro promozione, sviluppo e consolidamento sui mercati possano fruire di specifiche agevolazioni finanziarie, in conformità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato.
  L'articolo 72 del decreto Cura Italia ha inoltre istituito il «Fondo per la promozione integrata», con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro per l'anno 2020. Tra le altre cose, tale fondo è finalizzato anche alla concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al cinquanta per cento dei finanziamenti concessi ai sensi del fondo rotativo Simest di cui si è detto in precedenza.
  Si segnala inoltre che, in sede di conversione del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 recante «Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali» (decreto Liquidità), è stato garantito un rimborso per mancata partecipazione a fiere in forma di credito d'imposta, con particolare riferimento a quelle all'estero (articolo 12-
bis).
  Infine si ricorda che il decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, cosiddetto «decreto Ristori 1», dedica al settore il suo articolo 6 «Misure urgenti di sostegno all'
export e al sistema delle fiere internazionali» e destina 400 milioni di euro per il sostegno al settore; e ha anche introdotto la possibilità, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di aiuti di Stato, di concedere, sempre per il tramite di Simest, contributi a fondo perduto commisurati ai costi fissi sostenuti dal 1° marzo 2020 e non coperti da utili, oltre che ulteriori misure di sostegno.
  Infine, si vogliono ricordare le misure finanziarie urgenti di ristoro connesse all'emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2 promosse dal Governo con i decreti-legge 9 novembre 2020, n. 149 (cosiddetto «decreto Ristori
bis») e 9 novembre 2020, n. 149 (cosiddetto «decreto Ristori ter»), che hanno interessato tutti i settori produttivi, ivi compresa la categoria del commercio ambulante.
  Per far fronte al quadro emergenziale che ha costretto il sistema fieristico a riprogrammare quasi tutti gli eventi, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha previsto, in seno al «Patto per l'
Export» recentemente firmato dal Ministro degli affari esteri onorevole Luigi Di Maio, ulteriori strumenti promozionali finalizzati a sostenere la ripartenza del settore fieristico e del relativo indotto, quali:

   la creazione della piattaforma digitale «Fiera Smart» a disposizione di tutte le fiere, associazioni, consorzi e aziende per l'organizzazione di manifestazioni fieristiche, missioni e incontri virtuali;

   un programma straordinario di incoming alle manifestazioni fieristiche italiane;

   una campagna di comunicazione dedicata ai calendari fieristici italiani su tutti i principali mercati esteri, privilegiando canali di comunicazione on-line e supporti audiovisivi 3D;

   eventi promozionali di filiera in collaborazione con i principali organizzatori italiani di fiere specializzate;

   finanziamenti agevolati per la partecipazione ad eventi fieristici in Italia.

  Infine, l'«Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane» ha previsto un pacchetto di misure per gli eventi all'estero, con l'obiettivo di rafforzare il processo di l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (Pmi). Esso prevede:

   servizi gratuiti di assistenza e consulenza per imprese sino a 100 dipendenti;

   rimborso forfettario delle spese già sostenute per la partecipazione a fiere, seminari, workshop realizzati dall'Ice-Agenzia a partire da febbraio 2020;

   partecipazione a titolo gratuito e fornitura di un modulo espositivo per tutte le manifestazioni organizzate dall'Ice-Agenzia che si svolgeranno nel periodo marzo 2020-marzo 2021.

  In conclusione, fermo restando le misure attuate dal Governo, alla luce della grande attenzione al settore fieristico e del commercio (ivi compreso quello ambulante), ci si rimette al dibattito parlamentare per la presentazione di ulteriori proposte anche tenuto conto delle valutazioni di natura finanziaria che verranno fornite dal competente Ministero dell'economia e delle finanze.
Il Viceministro dello sviluppo economico: Stefano Buffagni.