ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07303

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 417 del 28/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07303
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Mercoledì 28 ottobre 2020, seduta n. 417

   ALESSANDRO PAGANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:

   nell'attuale emergenza derivante dalla pandemia da COVID-19, le imprese operanti nel settore dei servizi essenziali in favore della pubblica amministrazione subiscono ritardi nei pagamenti dei compensi ad esse spettanti;

   al contempo gli enti locali, a seguito di interventi straordinari finalizzati alla gestione dell'emergenza da COVID-19, hanno visto diminuire drasticamente la liquidità delle casse comunali e, com'è noto, si sono trovati nella difficoltà di far fronte ai debiti contratti con le imprese, sebbene vi abbiano sempre adempiuto;

   emerge, dunque, l'esigenza di migliorare la disciplina dei rapporti di credito e di debito con la pubblica amministrazione e di promuovere l'economia su cui si regge il nostro Paese;

   risulta opporlo introdurre la possibilità di compensare i crediti certificati vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni anche con i debiti correnti di natura tributaria e previdenziale, poiché, attualmente, i crediti certificati su piattaforma del Ministero dell'economia e delle finanze non sono compensabili con imposte correnti o avvisi bonari, bensì possono essere utilizzati in compensazione solo con importi già iscritti a ruolo, i quali sono gravati di sanzioni e relativi interessi che determinano un aumento superiore al quaranta per cento del debito dell'impresa o del professionista;

   con riguardo ai crediti certificati compensabili con i debiti tributari già iscritti a ruolo, si evidenzia che il legislatore ha, comunque, subordinato l'operatività del meccanismo della compensazione all'adozione annuale di una specifica norma inserita in un decreto-legge. Dal 2014 al 2019 sono state adottate allo scopo specifiche revisioni contenute in decreti-legge. L'ultima disposizione a riguardo è quella di cui all'articolo 37, comma 1-bis, decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, che ha previsto la compensazione con le modalità di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 24 settembre 2014, anche per l'anno 2019 e 2020, con riguardo ai carichi affidati agli agenti di riscossione entro il 31 ottobre 2019. Nell'anno in corso, invece, non risulta ancora emanata alcuna norma che estende l'operatività della compensazione per i carichi iscritti a ruolo dal 31 ottobre 2019 ad oggi. Una tale circostanza si tradurrebbe in un danno per le imprese, che, pur vantando crediti certificati, non possono compensarli con cartelle successive alla citata data, imponendosi, pertanto, un intervento urgente a tal fine per venire incontro alle difficoltà economiche delle imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione, soprattutto nel particolare momento di crisi che si sta vivendo;

   si segnala, inoltre, la necessità di circoscrivere gli effetti della disciplina prevista dall'articolo 8, comma 5, lettera b), del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, in materia di esclusione di operatori economici dagli appalti per irregolarità tributarie non definitivamente accertate: occorrerebbe, infatti, riparametrare la soglia di gravità delle violazioni in considerazione del valore dell'appalto, nonché ricondurre a unità rispetto al sistema tributario l'esclusione per irregolarità non definitive, dando esclusivamente rilevanza ai debiti effettivamente esigibili dall'amministrazione finanziaria ed escludendo, ad esempio, le poste oggetto di sospensione giudiziaria o amministrativa, ovvero quelle rateizzate;

   se intenda adottare le iniziative di cui in premessa, al fine di migliorare la sopramenzionata disciplina dei rapporti di credito e di debito con la pubblica amministrazione, nonché garantire un concreto sostegno a favore delle imprese gravemente colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia da COVID-19.
(4-07303)