ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 411 del 19/10/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01457
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/10/2020
Stato iter:
23/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/12/2020
TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/12/2020

CONCLUSO IL 23/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07160
presentato da
MURA Romina
testo di
Lunedì 19 ottobre 2020, seduta n. 411

   MURA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   dal 2014 risultano ancora fermi gli stabilimenti di Portovesme (ex Alcoa) in cui si realizzava la produzione, unica in Italia, di alluminio primario;

   i lavoratori attendono la conclusione della vertenza e oramai sono costretti a sopravvivere con una indennità di molto inferiore al reddito di cittadinanza;

   tutti i soggetti, Sider Alloys, Enel, Invitalia, impegnati per la ripartenza dello stabilimento di Portovesme, si dichiarano pronti a fare la loro parte per concludere il procedimento anche grazie al lavoro meritorio condotto dai rappresentanti dei lavoratori, dalla regione Sardegna, dai rappresentanti istituzionali del territorio e dal Ministero dello sviluppo economico che, negli ultimi mesi, ha promosso e favorito le interlocuzioni fra le parti e, di fatto, costruito le condizioni per la conclusione positiva dell'accordo;

   Enel si è dichiarata disponibile a riconoscere a Sider Alloys un contratto di fornitura dell'energia a un prezzo pari a circa la metà delle quotazioni di mercato (il prezzo dell'energia in questo momento risulta particolarmente favorevole) e a ridimensionare considerevolmente l'entità della garanzia fideiussoria a carico dell'azienda;

   Invitalia e Sace si faranno carico di parte della fideiussione richiesta alla Sider Alloys a garanzia di possibili inadempienze –:

   quali siano, considerato quanto riportato in premessa, gli ulteriori ostacoli alla chiusura dell'accordo fra le parti, affinché, a Portovesme, possa ripartire la produzione di alluminio;

   se il Governo non ritenga di adottare iniziative per un'accelerazione dei tempi di definizione dell'accordo, anche in considerazione della pesante crisi sanitaria che, a seguito della pandemia da coronavirus, rischia di accentuare ulteriormente quella sociale ed economica che da anni interessa il Sulcis-Iglesiente.
(4-07160)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 445
4-07160
presentata da
mura

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'atto in discussione richiama l'attenzione sulla vicenda dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, la cui crisi industriale è iniziata nel 2012, quando l'azienda americana ha annunciato di voler interrompere la produzione nel sito in questione.
  A riguardo, si ritiene opportuno ripercorrere sinteticamente i punti principali della vicenda. Con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 13 settembre 2016 il polo di Portovesme è stato riconosciuto come area di crisi industriale complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale.
  In data 4 gennaio 2018 è stato sottoscritto un accordo di programma tra il Ministero dello sviluppo economico, la regione Sardegna e Invitalia, funzionale al sostegno del contratto di sviluppo proposto dalla società Sider Alloys Italia s.p.a. per il rilancio dell'area industriale di Portovesme. Nell'ambito di tale accordo, che prevedeva investimenti privati per oltre 121 milioni di euro da realizzare nel triennio 2108-2021, sono state allocate risorse pubbliche per complessivi euro 94.168.367,00, di cui euro 86.168.367,00 di competenza del Ministero dello sviluppo economico ed euro 8.000.000,00 di competenza della Regione Autonoma della Sardegna.
  Con atto del 15 febbraio 2018 la SiderAlloys Italia s.p.a. ha acquisito la proprietà del complesso industriale.
  Nel corso del 2019 la Sider Alloys Italia s.p.a. ha rendicontato il primo stato avanzamento lavori dell'investimento – per oltre 25 milioni di euro – ed ha proposto una variazione sostanziale del programma di investimenti, connessa a modifiche del paradigma tecnologico da applicare per la ripartenza del sito produttivo, funzionali al risparmio energetico e all'incremento ed efficientamento della capacità produttiva. Ferme restando le agevolazioni precedentemente quantificate, il nuovo programma ha visto un incremento delle spese fino all'importo di circa 148 milioni di euro.
  È attivo presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo di crisi riguardante la situazione dello stabilimento Sider Alloys-Alcoa di Portovesme al fine di verificare lo stato di avanzamento del cronoprogramma che dovrebbe portare al riavvio delle attività nello stabilimento in parola, attraverso il
revamping degli impianti e alla risoluzione delle criticità connesse. Per tutto il 2018, 2019 e 2020 sono proseguite le riunioni del tavolo ministeriale di confronto con le parti sociali anche per monitorare le trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo per la definizione di un contratto di fornitura dell'energia ad un costo funzionale alla ripresa delle attività di Sider Alloys.
  Nel corso dell'ultimo incontro del tavolo ministeriale svoltosi in data 11 settembre 2020 La società ha dettagliato il piano di ripresa delle attività. La regione Sardegna si è impegnata a sostenere il percorso con appositi corsi di formazione.
  Il piano industriale prevede che le attività ripartano con le seguenti modalità: per ottobre 2021, è atteso il riavvio della fonderia mentre per gennaio 2022, è previsto il riavvio della prima cella di elettrolisi. La società ha fatto sapere che sono state già svolte delle attività:
check dei macchinari (circa 1.600 test), accordi con Enel per servitù, riparazione del tetto e della struttura, ripristino delle strade e dell'illuminazione, la riconversione elettrica ecc. A causa della emergenza epidemiologica, si avrà un allungamento di circa 10 mesi dei tempi di realizzazione degli investimenti. Tuttavia, la società ha rassicurato che si impegnerà per recuperare il ritardo nei prossimi mesi anche per dare una risposta occupazionale al territorio.
  Sono attualmente in corso presso il Ministero dello sviluppo economico le verifiche dei tavoli tecnici per verificare gli avanzamenti del piano industriale e la rimodulazione del contratto di sviluppo in base alle nuove tempistiche di attuazione richieste dall'azienda.
  Sono previste inoltre verifiche con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con la regione Sardegna riguardo all'utilizzo degli ammortizzatori sociali a supporto.
  In conclusione, si ribadisce il massimo impegno del Ministero dello sviluppo economico per la ripresa e il rilancio dell'impianto sardo e nel mantenimento della totalità della forza lavoro impiegata.

La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico: Alessandra Todde.