ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 408 del 14/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANTALAMESSA GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020
TATEO ANNA RITA LEGA - SALVINI PREMIER 14/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/10/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07113
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2020, seduta n. 408

   ALESSANDRO PAGANO, CANTALAMESSA, CAVANDOLI, CASTIELLO, CECCHETTI, FURGIUELE, MINARDO, SASSO e TATEO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, comma 6, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2020 stabilisce che: «allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull'intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: [...] n) [...] Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti»;

   tale limitazione, non prevista nel precedente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, penalizza gravemente e, ad avviso dell'interrogante, ingiustamente, il settore dei ricevimenti e del banqueting che, peraltro, è tra quelli più duramente colpiti dalle ricadute economiche della pandemia da Covid-19;

   in seguito alla chiusura disposta nel mese di marzo 2020, infatti, le attività in questione avevano programmato lo spostamento di molte cerimonie nell'attuale stagione autunnale, sostenendo ingenti spese e investimenti per il reclutamento del personale e delle materie prime, per l'organizzazione degli eventi e per la corretta applicazione degli stringenti protocolli sanitari vigenti;

   lo svolgimento di tali eventi avrebbe dato respiro alle attività in crisi, consentendo loro di recuperare, almeno in piccola parte, le enormi perdite subite da un punto di vista economico durante i mesi di lockdown;

   al tempo stesso, l'applicazione dei protocolli in vigore avrebbe garantito la piena tutela della salute pubblica e, di conseguenza, il miglior bilanciamento tra i delicati interessi in gioco;

   la limitazione sopra citata, neppure illustrata nell'ambito delle preventive comunicazioni del Ministro della salute alla Camera e al Senato, ha invece stravolto completamente questa impostazione e non potrà che condurre all'annullamento di tutti gli eventi in programma da qui al termine della stagione;

   la limitazione in esame costituisce, quindi, il colpo di grazia inferto ad uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi e non si ritiene giustificata neppure sul piano sanitario, atteso che – come detto – le esigenze di tutela della salute avrebbero potuto essere salvaguardate adeguatamente attraverso l'applicazione o, eventualmente, la revisione dei protocolli varati per il contenimento dei contagi;

   a ciò si aggiunga l'evidente contraddittorietà della decisione presa, non comprendendosi per quale ragione per le sole feste private, anche conseguenti a cerimonie civili e religiose, che normalmente si svolgono presso sale ricevimenti di grandi dimensioni, non siano più sufficienti i protocolli che, invece, continuano ad applicarsi presso la generalità delle attività aperte al pubblico, incluse quelle di somministrazione di cibi e bevande, le quali tuttora possono accogliere – giustamente e nel rispetto dei protocolli stessi – un numero di clienti superiore a trenta;

   ad avviso dell'interrogante, è evidente la necessità di rimuovere la predetta limitazione con la massima urgenza, considerato anche l'elevato numero di eventi già programmati, già organizzati e, in molti casi, già pagati dalle famiglie che si sarebbero dovuti svolgere da qui ai prossimi giorni e che altrimenti dovrebbero essere annullati, esponendo le imprese e i professionisti coinvolti a contenziosi e richieste anche sul piano risarcitorio –:

   se non ritengano necessario adottare iniziative, con la massima urgenza, per rimuovere le limitazioni citate in premessa e per consentire alle imprese del settore di continuare a lavorare in sicurezza, anche nelle feste con più di trenta partecipanti, nel rispetto dei protocolli di prevenzione.
(4-07113)