ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 407 del 13/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 13/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07095
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Martedì 13 ottobre 2020, seduta n. 407

   MELONI e PRISCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha colpito duramente tutti i settori produttivi del Paese, costringendo esercizi e imprese prima a sospendere ogni attività, poi a riprendere con graduali e progressive riaperture, potendo al tempo stesso usufruire di misure e agevolazioni volte ad attutire l'impatto sulla tenuta della propria capacità produttiva;

   purtroppo, alcune attività risultano ancora oggi escluse da qualsiasi possibilità di ripartenza, poiché inspiegabilmente ancora considerate a rischio, nonostante rappresentino un settore economicamente rilevante del nostro Paese, quale, ad esempio, quello legato a fiere, feste, sagre ed eventi, di livello sia internazionale che nazionale, regionale o locale;

   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2020, contenente le «Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative», ha consentito la ripresa sia del commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti) sia delle sagre e fiere locali, con indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività per consentire la ripresa delle attività economiche compatibilmente con la tutela della salute di utenti e lavoratori;

   tuttavia, la quasi totalità dei comuni e delle regioni continua a disporre l'annullamento di fiere e sagre, arrecando grave danno agli operatori di questo settore;

   le partite Iva legate al commercio ambulante sono circa 138.000, con un indotto che ammonterebbe a oltre 700.000 persone, un esercito di lavoratori che dal mese di marzo 2020 ha subìto un pressoché totale azzeramento dei ricavi, ossia gli ambulanti fieristi, coloro che tramite licenza ambulante itinerante svolgono la propria attività di vendita su area pubblica in seguito allo svolgimento di un evento, possa esso essere festa padronale, sagra, o fiera di paese che, diversamente dal mercato settimanale, ha cadenza annuale e carattere di convivialità diverso da quello della spesa effettuata al mercato equiparabile al supermercato in sede fissa;

   attualmente, le attività degli operatori dei mercati e quelle degli ambulanti fieristi sono individuate da un medesimo codice Ateco (47.89.05 commercio su area pubblica), ma sono talmente differenti da necessitare di licenze diverse: gli operatori dei mercati hanno, infatti, una licenza per il commercio ambulante di tipo A, mentre gli ambulanti fieristi hanno una licenza itinerante di tipo B, con la quale non possono operare all'interno dei mercati;

   il problema di questi lavoratori è che ufficialmente il codice Ateco di riferimento per la loro attività risulta essere operativo, e questo li esclude da qualsiasi misura di sostegno economico, mentre essi non possono lavorare a causa del blocco imposto dalle amministrazioni comunali e regionali;

   è pertanto necessario che si proceda alla individuazione di un codice Ateco differenziato per gli ambulanti fieristi, al fine di renderli destinatari di sostegni economici adeguati che possano scongiurare la crisi irreversibile di un settore importantissimo del nostro tessuto produttivo –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per consentire a questi operatori di tornare a lavorare sulle piazze con regolarità senza che questa possibilità diventi una opzione in sostanza lasciata alla piena discrezionalità degli amministratori locali;

   quali iniziative intenda adottare per garantire che gli operatori di questo settore, al pari di tutti coloro che sono stati sostenuti dallo Stato, siano destinatari di specifiche misure di sostegno finanziario, fino a quando la situazione emergenziale non consentirà lo svolgimento regolare delle attività in questione, anche attraverso la revisione del codice Ateco di riferimento della categoria degli ambulanti fieristi, al fine di eliminare l'attuale disparità di trattamento che ne deriva rispetto alla categoria degli operatori dei mercati.
(4-07095)