ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07038

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 404 del 07/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 07/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07038
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2020, seduta n. 404

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da diversi articoli di stampa si apprende che il 5 ottobre 2020 è morto in un ospedale di Palermo un 15enne di origine ivoriana che nei giorni scorsi era sbarcato dalla nave-quarantena Allegra;

   il giovane migrante era arrivato in Italia non accompagnato ed era stato costretto a trascorrere i 15 giorni di isolamento necessari a causa dell'emergenza coronavirus a bordo della nave, nonostante, secondo quanto ha poi dichiarato la tutrice nominata dal tribunale, fosse «in stato di salute molto grave» già allo sbarco;

   il suo corpo è martoriato da segni di tortura, denutrizione e disidratazione, a testimonianza delle condizioni degradanti in cui sono costretti a vivere i migranti nei campi libici;

   il giovane ragazzo sarebbe entrato in coma sabato 3 ottobre 2020 e durante i 15 giorni di quarantena, a quanto consta all'interrogante, non avrebbe ricevuto alcuna cura;

   Abou, questo il nome del ragazzo, era sbarcato dalla nave quarantena intorno alla mezzanotte del 30 settembre, dopo aver superato i test con la somministrazione di due tamponi negativi ed è subito stato ricoverato all'ospedale Cervello di Palermo. Una volta entrato in coma, il 15enne è stato trasferito in un altro ospedale della città, l'Ingrassia, perché all'ospedale Cervello non c'erano posti in rianimazione;

   secondo le prime ricostruzioni, probabilmente Abou era stato trasferito sulla nave Allegra il 18 settembre 2020, dalla Open Arms. Il 28 settembre era stato visitato da un medico, allertato dagli altri migranti a bordo visibilmente allarmati dalle condizioni del giovane. Il 29 settembre, un referto medico chiedeva urgentemente lo sbarco del ragazzo dato che le condizioni generali del paziente apparivano peggiorate. Solo la notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2020 sarebbe sbarcato dalla nave Allegra per essere ricoverato in due ospedali, prima di morire nel pomeriggio del 5 ottobre;

   già al momento del trasferimento sulla nave Allegra, Abou non parlava più, era denutrito e portava i segni di molte torture sul corpo;

   a parere dell'interrogante questa tragedia impone un ripensamento delle norme, dei protocolli e dei meccanismi che regolamentano l'accoglienza dei migranti e il sistema delle navi quarantena, pensato per arginare eventuali focolai di COVID-19 determinati dagli sbarchi. Il problema più evidente sembra il numero assolutamente insufficiente di medici dedicati ai controlli e alle cure dei migranti in quarantena sulle navi – solo un medico per 600 migranti – l'assoluta inadeguatezza strutturale di una nave come luogo in cui prestare assistenza a persone in stato di necessità e, nel caso di Abou, una evidente sottovalutazione delle condizioni del ragazzo e un'assenza di cure immediate, nonostante i compagni di viaggio avessero da subito palesato il precario stato psico-fisico in cui si trovava il minorenne ivoriano;

   infine, particolare attenzione va dedicata ai minori non accompagnati ai quali occorre garantire la tutela legale sin da quando viene disposto il periodo di quarantena da trascorrere, in ogni caso, sulla terraferma –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere i Ministri interrogati affinché sia fatta piena luce sulle circostanze e sulle responsabilità che hanno portato al decesso di Abou, quindicenne ivoriano sbarcato nei giorni scorsi dalla nave quarantena Allegra e se vi siano stati ritardi nell'accertamento delle reali condizioni di salute del ragazzo e nel conseguente sbarco e ricovero in ospedale;

   se, alla luce del tragico evento esposto in premessa, i Ministri interrogati non intendano, per quanto di competenza, intervenire per modificare le attuali procedure di accoglienza dei migranti che sbarcano sulle nostre coste in modo da garantire una migliore e più efficiente assistenza sanitaria, interventi tempestivi, con trasferimenti immediati in strutture ospedaliere adeguate in casi come quello che ha portato alla drammatica morte di Abou.
(4-07038)