ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07031

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/10/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07031
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Martedì 6 ottobre 2020, seduta n. 403

   BELLUCCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con ordinanza n. Z00062 del 2 ottobre, il presidente della Regione Lazio ha disposto «l'obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina nei luoghi all'aperto, durante l'intera giornata», indipendentemente dal rischio di assembramenti;

   questa ulteriore restrizione delle libertà personali avrà un impatto pesante sulle persone e per l'interrogante non può essere semplicemente imposta con una ordinanza, ma dovrebbe avere un fondamento scientifico;

   come si legge nelle premesse dell'ordinanza regionale, «con decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020 sono stati adottati i criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario di cui all'allegato 10 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020; [...] in base ai tre set di indicatori relativi “alla capacità di monitoraggio”, alla “capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti”, infine alla “stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari”, l'applicazione al contesto regionale del Lazio restituisce – alla data di adozione della presente ordinanza – una matrice di “rischio moderato”»;

   solo un mese fa, l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, dichiarava che «Il Lazio ha un rischio da moderato a basso dal monitoraggio del Ministero della Salute e una buona valutazione dell'attività di testing e del contact tracing»;

   secondo i dati forniti dal Ministero della salute nel consueto bollettino, al 2 ottobre 2020 il numero di nuovi positivi nella regione Lazio era sostanzialmente invariato, con 264 nuovi casi per un totale di 7547 casi totali, di cui 49 in terapia intensiva;

   l'obbligo della mascherina all'aperto non rientra, almeno esplicitamente, in nessuna delle 29 tipologie di misure di contenimento descritte nell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, che prevede la possibilità di adottare ulteriori misure «secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente su specifiche parti del territorio nazionale ovvero sulla totalità di esso»;

   secondo quanto si apprende da fonti di stampa, anche il Governo a breve firmerà un nuovo decreto del Presidente del consiglio dei ministri che prevede, tra l'altro, l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto e a tutte le ore del giorno;

   la vaghezza della misura adottata dalla regione Lazio rischia di risultare secondo l'interrogante di assai dubbia legittimità per violazione del principio della riserva di legge che esige un elevato grado di precisione e specificazione delle misure che comprimono le libertà per ragioni di tutela della sanità pubblica, oltre che inefficace ai fini del contenimento del rischio sanitario;

   sul tema sono intervenuti anche Andrea Crisanti, virologo e docente di microbiologia all'università di Padova, secondo il quale «La mascherina protegge ma se io attraverso la strada e sono da solo e intorno a me non c'è nessuno diventa un provvedimento difficilmente comprensibile» e Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'Università Statale di Milano: «La mascherina» deve essere indossata «anche all'aperto quando ci sono varie altre persone in vicinanza». Mentre «che uno debba metterla mentre passeggia da solo», o «sale in montagna in cordata singola», allora «questa è abbastanza un'assurdità» che «la gente percepisce come ridicola» e quindi «rifiuta», puntualizzato, «bisogna che anche le regole abbiano le loro definizioni che rispettino una logica» –:

   se il Governo sia a conoscenza, per quanto di competenza, di quali evidenze scientifiche e parametri di rischio siano alla base dell'ordinanza regionale di cui in premessa;

   se la misura dell'obbligo della mascherina adottata dalla regione Lazio rientri nell'elenco tassativo dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, secondo quanto richiesto dall'articolo 3 del medesimo testo normativo, anche in considerazione degli intendimenti annunciati dal Governo per l'intero territorio nazionale.
(4-07031)