ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/10/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07018
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Martedì 6 ottobre 2020, seduta n. 403

   GRILLO e CARBONARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   è stato pubblicato un articolo sul sito internet ilMattino.it dal titolo «Roma, “ho scoperto la tomba di mio figlio sepolto senza il mio consenso”: nuovo caso al cimitero Flaminio» che racconta la storia di una donna che scopre la sepoltura del proprio feto abortito, con il proprio nome su una croce senza consenso;

   inoltre, l'articolo pubblicato sul quotidiano «Il Manifesto» del 1° ottobre 2020 dal titolo «Decine di feti sepolti a Roma coi nomi delle donne. Si muove il Garante Privacy», espone i fatti accaduti al cimitero Flaminio e riporta l'inizio di un'istruttoria da parte del Garante della privacy «per fare luce su quanto accaduto e sulla conformità dei comportamenti, adottati dai soggetti pubblici coinvolti, con la disciplina sulla privacy»;

   come si apprende da un articolo pubblicato su lapresse.it il direttore generale Fabrizio D'Alba dell'Ospedale San Camillo di Roma, dove la donna sopra menzionata avrebbe effettuato l'aborto, ha emanato una nota di chiarimento sulla questione dove specifica quanto segue:

    «Per quanto riguarda le azioni di norma che vengono effettuate negli ospedali e nelle aziende sanitarie in caso di feti con età gestionale compresa tra le 20/28 settimane – specifica la Direzione Generale – la norma prevede che questi siano identificati con il nome della madre solo ai fini della redazione dei permessi di trasporto e sepoltura ai sensi dell'articolo 7 del DPR 10 settembre 1990 n. 285, che unitamente al certificato medico legale della Asl vengono consegnati ad Ama all'atto della presa in carico dei feti», continua la nota dell'ospedale.

    «Le successive attività relative al trasporto, alla gestione e seppellimento del feto sono di completa ed esclusiva competenza di Ama. Azienda ospedaliera ed Asl di competenza in alcun modo concorrono ad alcuna scelta in merito alle attività di seppellimento» –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per tutelare la donna in un momento delicato come quello dell'aborto, promuovendo anche un aggiornamento della normativa in essere tesa a tutelare la donna durante l'aborto, senza tralasciare la fase post-operazione volta alla tutela della donna e dei soggetti interessati, anche in relazione alla privacy e alle conseguenze psicologiche che potrebbero derivare dalla non piena conoscenza dell'iter che oggi viene praticato.
(4-07018)