ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06995

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 402 del 02/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 02/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/10/2020
Stato iter:
26/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2021
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/01/2021

CONCLUSO IL 26/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06995
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo di
Venerdì 2 ottobre 2020, seduta n. 402

   LOLLOBRIGIDA e GEMMATO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nella città di Bari continuano a ripetersi con inaudita frequenza episodi in cui in piena notte i cittadini vengono svegliati dalle esplosioni di fuochi d'artificio proprio in mezzo ai palazzi;

   fatto ancora più sconcertante è che tali manifestazioni sono da ricondurre alle attività dei clan della criminalità organizzata, che a volte festeggiano in questo modo l'uscita dal carcere di loro affiliati o il compleanno di singoli membri, e altre volte in questo modo lanciano dei messaggi tra i clan dei diversi quartieri su droga e denaro;

   il fenomeno interessa numerosi quartieri, Carrassi, San Girolamo, Japigia, Libertà, fino al lungomare Nazario Sauro e la spiaggia di Pane e pomodoro, e non sembra arrestarsi nonostante i ripetuti appelli dei residenti al sindaco della città di Bari e presidente nazionale dell'Associazione dei comuni italiani, Antonio Decaro;

   secondo alcuni residenti anche le segnalazioni alle forze dell'ordine fatte quasi ogni sera dagli esasperati abitanti dei quartieri interessati «non vengono neppure prese in considerazione e non arriva mai nessuna pattuglia»;

   i continui «festeggiamenti» fatti dai clan non solo arrecano grave disturbo alla quiete pubblica, ma costituiscono anche un esempio intollerabile sotto il profilo sociale e della coscienza civica di ogni cittadino, oltre a rappresentare un evidente pericolo per l'incolumità fisica e, in alcuni casi, per la sicurezza degli edifici presso i quali si fa uso o viene indebitamente custodito il materiale pirotecnico –:

   se sia informato dei fatti esposti in premessa, e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere in merito, al fine di ristabilire l'ordine nella città.
(4-06995)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 457
4-06995
presentata da
LOLLOBRIGIDA Francesco

  Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame, concernente frequenti esplosioni di fuochi d'artificio in diverse zone della città di Bari, in ore notturne, da ricondurre all'attività di clan criminali che in tal modo festeggerebbero la scarcerazione di affiliati o comunicherebbero in relazione a traffici illeciti, si rappresenta quanto segue.
  In primo luogo, preme evidenziare che la maggior parte degli interventi eseguiti da parte delle forze di Polizia, d'ufficio o su segnalazione, in circostanze quali quelle indicate, ha riguardato episodi riconducibili a festeggiamenti per ricorrenze, organizzati da individui incensurati e non legati agli ambienti della malavita: in molti casi, peraltro, il personale intervenuto ha rinvenuto materiale le cui vendita è consentita senza licenza di polizia a maggiorenni e nel limite, comunque non trascurabile, di 25 chili lordi (equivalente a n. 5 cassette di fuochi pirotecnici).
  A prescindere dalla riconducibilità o meno di tali condotte all'operatività di ambienti delinquenziali, lo specifico fenomeno segnalato è già stato esaminato dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che, nell'ambito del «Piano Coordinato di controllo del Territorio» ha disposto un'intensificazione dei controlli e dei pattugliamenti sia in ottica preventiva che repressiva.
  Proprio al fine di contrastare la pratica delle accensioni ed esplosioni pericolose, peraltro prevista come fattispecie penalmente rilevante dall'articolo 703 del Codice penale, sono stati predisposti, in aggiunta ai servizi di controllo del territorio ad «alto impatto», attuati per il controllo della cosiddetta
movida, mirati servizi interforze ad hoc in orari serali e notturni, ulteriormente intensificati in occasione di scarcerazioni e ricorrenze di personaggi appartenenti a clan della criminalità organizzata.
  Inoltre per una maggiore incisività delle azioni, è da ricordare come alle iniziative sinora citate vada ad aggiungersi una specifica attività pianificata dalla questura di Bari, per il contrasto all'illecita commercializzazione di materiale pirico, in difformità alle leggi che ne regolano la tracciabilità, il trasporto e la detenzione; tale dispositivo trae origine dalle risultanze di una mirata attività investigativa dalla quale sono emersi acquisti
online, da parte di singoli cittadini, di prodotti pirici di libera vendita ma in quantità superiori a quelle consentite, senza il prescritto titolo autorizzativo.
  Giova evidenziare che i servizi di controllo appena citati, messi in atto non solo nell'area della città metropolitana di Bari, hanno consentito alle forze di polizia di procedere, nel solo mese di ottobre 2020 al sequestro di un quantitativo superiore a 400 chili di fuochi pirici di diversa tipologia illegalmente detenuti, ad un arresto e a tre denunce alla competente autorità giudiziaria.
  In conclusione si assicura che rimarrà costante il massimo impegno da parte dell'autorità di pubblica sicurezza e delle forze di polizia presenti sul territorio nell'attività di prevenzione e contrasto del fenomeno segnalato nell'atto di sindacato ispettivo.

Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.