ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06981

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 402 del 02/10/2020
Trasformazioni
Trasformato il 03/11/2020 in 5/04925
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2020
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/10/2020
Stato iter:
03/11/2020
Fasi iter:

TRASFORMA IL 03/11/2020

TRASFORMATO IL 03/11/2020

CONCLUSO IL 03/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06981
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Venerdì 2 ottobre 2020, seduta n. 402

   CENNI, INCERTI e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   si registrano da tempo in tutta Italia attacchi di lupi e di ibridi ad aziende con particolare frequenza in Toscana;

   nelle ultime settimane si sono verificati nuovi gravi episodi in provincia di Siena: in particolare, presso la località Podere Montecuccheri (nel comune di Poggibonsi), dove il 22 luglio i predatori hanno fatto strage di pecore in un allevamento, e nella località podere Scornanino (nel comune di San Casciano Bagni), dove nella notte tra il 22 ed il 23 settembre un attacco ha causato la morte di oltre 100 pecore di una azienda agricola;

   le criticità determinate dai danni causati all'agricoltura e alla zootecnia dagli animali selvatici hanno assunto da tempo dimensioni notevoli, con ripercussioni allarmanti che incidono negativamente, oltre che sui bilanci economici delle aziende agricole, anche sull'equilibrata coesistenza tra attività umane e specie animali;

   a causa degli attacchi, gli allevatori subiscono, infatti, perdite economiche ingentissime aggravate dalle spese per lo smaltimento delle carcasse e dai danni indiretti (in seguito alle aggressioni molte pecore abortiscono e cessano di produrre latte, rendendo impossibile per le aziende il mantenimento degli impegni assunti con i fornitori) e soprattutto dai lunghi tempi di attesa dei rimborsi da parte dello Stato;

   l'incremento della frequenza di attacchi da parte di lupi o canidi agli allevamenti sta inoltre causando un inasprimento della tensione sociale. Tale fenomeno assume, quindi, i connotati di una vera e propria emergenza, che ha sollecitato da tempo l'avvio urgente di iniziative da parte delle istituzioni pubbliche, volte a prevedere un sistema adeguato di misure preventive e di contrasto;

   recentemente il presidente nazionale dell'Uncem Marco Bussone, ha scritto ai Ministri interrogati per segnalare la preoccupazione dei sindaci: «i lupi avvicinano sempre di più ai borghi e alle case. Le aziende agricole sono molto allarmate (...) le preoccupazioni sono troppe. Mandrie e greggi decimate, un rischio che non si può correre. Per questo ai Ministri ho detto che servono soluzioni concrete, urgenti. (...) Uncem chiede soluzioni ed un coinvolgimento con le Associazioni di categoria agricole a un tavolo congiunto di Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Non c'è più tempo per dati e grafici. Occorrono soluzioni a vantaggio delle comunità»;

   il tema generale dei danni della fauna selvatica all'agricoltura è stato evidenziato anche dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova: «Non è più tempo di attendere. La forte penalizzazione che subisce l'agricoltura e che i nostri agricoltori pagano anche con la distruzione di interi raccolti, deve essere affrontata in modo strutturale. Per questo proporrò alle forze politiche, a partire da quelle di maggioranza, una proposta normativa per risolvere una questione non più rinviabile»;

   la regione Toscana (una delle maggiormente colpite da tali episodi) sta mettendo in campo misure e risorse per ricercare un equilibrio tra le esigenze delle attività degli allevatori, che sono parte costitutiva dell'economia e dell'identità territoriale, e la tutela della biodiversità;

   quasi tutte le regioni dell'Italia (ad eccezione di Sicilia, Sardegna e Calabria) hanno comunque normative che prevedono l'assegnazione di contributi a favore degli allevatori che subiscono una perdita del patrimonio zootecnico per un evento predatorio causato dal lupo o da canidi. L'iter di risarcimento è comunque lungo e non copre spesso interamente i danni subìti –:

   se il Governo abbia attivato, per quanto di competenza, un adeguato monitoraggio in merito e quali iniziative urgenti siano state ad oggi assunte o si intendano intraprendere al fine di prevenire e contrastare gli attacchi di lupi e di ibridi agli allevamenti e per risarcire adeguatamente, di concerto con le regioni, i danni a carico degli allevatori.
(4-06981)