Legislatura: 18Seduta di annuncio: 402 del 02/10/2020
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/10/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 17/02/2021
RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2021
CONCLUSO IL 17/02/2021
ZOFFILI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
nonostante il recente incontro avvenuto tra il Ministro interrogato e l'omologo Ministro algerino Kamel Beldjoud e le dichiarazioni circa la collaborazione in corso con le autorità algerine per contrastare l'immigrazione irregolare verso il nostro Paese, le cronache di questi giorni testimoniano invece che i flussi migratori illegali dall'Algeria verso le coste meridionali della Sardegna stanno ancora continuando senza sosta;
difatti, tra il 21 e il 22 settembre 2020, nel giro di poche ore, sono sbarcati sulle coste del Sulcis complessivamente ben trentanove immigrati clandestini;
in particolare, secondo quanto riportato dalla stampa, dopo un primo barchino, con a bordo sei immigrati irregolari, approdato il 21 settembre 2020 direttamente sulla spiaggia di Tuerredda, a Teulada, gli sbarchi sono poi proseguiti ininterrottamente nel corso del pomeriggio e della notte;
dapprima dieci immigrati di nazionalità algerina sono stati fermati dalla polizia a Sant'Antioco mentre cercavano di allontanarsi poco dopo lo sbarco, successivamente un'altra piccola imbarcazione, con a bordo altri sei immigrati, è stata intercettata dalla Guardia di finanza e poi scortata fino al porto di Teulada;
infine, la mattina del 22 settembre altri diciassette algerini sono stati fermati dai carabinieri di Tratalias e Narcao, sempre nel Sulcis, mentre si allontanavano dalla spiaggia di Porto Pino, nel comune di Sant'Anna Arresi, dove erano appena approdati a bordo di una piccola imbarcazione; sempre a quanto riferito dalla stampa, tutti i trentanove immigrati sarebbero stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir, nonostante lo stesso già versi in condizione di gravissime criticità per il sovraffollamento e la mancanza di adeguate misure di sicurezza al suo interno, dove, dopo visite mediche e identificazioni, dovrebbero rimanere in quarantena;
quanto sopra, oltre a testimoniare il protrarsi dell'emergenza degli arrivi di immigrati irregolari sulle coste del Sud della Sardegna, nonostante le ripetute segnalazioni delle amministrazioni locali già negli scorsi mesi e dell'interrogante con precedenti atti di sindacato ispettivo (nn. 4/06178, 4/06030, 4-06373, n. 4-06442, 4-06475, 3-01751), attesta la mancata adozione di adeguate misure volte a contrastare efficacemente i flussi migratori dall'Algeria ancora oggi, a dispetto delle ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro interrogato circa le intese con le autorità algerine –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative abbia adottato o intenda adottare nell'immediato, anche a seguito dell'incontro tenutosi ad Algeri il 15 settembre 2020 per fermare i flussi migratori illegali verso le coste della Sardegna nonché per procedere all'immediato rimpatrio degli immigrati irregolari finora giunti illegalmente sull'isola.
(4-06969)
Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto si rappresenta quanto segue.
Come noto gli sbarchi di migranti irregolari in Sardegna si verifica da diversi anni, a fasi alterne, sulle coste sud-occidentali, nel territorio del Sulcis iglesiente.
Gli stranieri giungono attraverso la rotta dell'Algeria in gruppi di pochi individui, impiegando piccole imbarcazioni, che sono difficilmente rilevabili anche dalle moderne strumentazioni radar.
I migranti vengono intercettati per lo più in mare, da veicoli o da unità navali in assetto Frontex ovvero a terra, dopo essere sbarcati, a seguito di segnalazioni di cittadini o direttamente con l'intervento di pattuglie delle forze di polizia impegnate nelle attività di controllo del territorio.
Come evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo, anche nelle giornate del 21 e 22 settembre 2020, sono giunti sulle coste della Sardegna 47 migranti di presumibile nazionalità algerina, dei quali 44 maschi adulti, 2 donne, delle quali una in stato di gravidanza e un minore.
Tutti gli stranieri sono stati accompagnati presso il compendio dell'ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir, ove sono stati sottoposti al prescritto protocollo sanitario per il Covid-19 nonché alla procedure di identificazione. Per tutti i migranti è stata disposta la messa in quarantena nel predetto Centro, con costante osservazione sanitaria.
Quanto alle azioni di contrasto al flusso migratorio via mare verso la Sardegna, si informa che è stata rafforzata l'attività di sorveglianza aerea delle acque internazionali a sud della Sardegna.
Inoltre, da tempo, il Ministero dell'interno intrattiene rapporti con le autorità diplomatico-consolari dell'Algeria per il rafforzamento delle procedure di identificazione dei presunti cittadini algerini in posizione irregolare sul territorio, finalizzate al loro rimpatrio, attualmente rallentato a causa della pandemia.
A tale proposito, il 14 febbraio 2020, si è svolto un incontro con l'ambasciatore d'Algeria in Italia, durante il quale è stata ribadita la necessità del rafforzamento della collaborazione fra i due Paesi sulle tematiche migratorie.
Nel corso della citata visita è stato, altresì, rappresentato l'interesse del dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ad un incontro con gli omologhi organi algerini per la possibile definizione di meccanismi di cooperazione nei diversi settori della sicurezza, incluse la lotta al traffico di migranti e le procedure di rimpatrio.
Come ricordato nell'interrogazione, lo scorso 15 settembre 2020 il Ministro dell'interno si è recato ad Algeri per rivitalizzare il partenariato bilaterale e migliorare la cooperazione sul tema dei rimpatri attraverso l'individuazione di nuovi modelli di collaborazione.
Nel corso dell'incontro la parte algerina si è mostrata disponibile a studiare, con la propria rete diplomatico-consolare in Italia, meccanismi più spediti per il riconoscimento degli immigrati algerini.
In occasione di tale visita è stata auspicata la finalizzazione di un nuovo accordo bilaterale in materia di sicurezza e la proposta di nuovi modelli operativi di cooperazione sulle procedure di rimpatrio attraverso anche la possibile convocazione del «Comitato di Monitoraggio» previsto dall'accordo di riammissione stipulato nel 2000 con l'Algeria.
Si informa, infine che sono state avviate interlocuzioni, a livello tecnico, con le autorità algerine per dare attuazione a quanto previsto nei citati colloqui ministeriali.
Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.