ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06963

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 401 del 30/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/09/2020
Stato iter:
29/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2021
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2021

CONCLUSO IL 29/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06963
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Mercoledì 30 settembre 2020, seduta n. 401

   PARENTELA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo a firma del giornalista Michele Presta, pubblicato il 5 settembre 2020 sulla testata on line «Il Corriere della Calabria», si riporta la notizia del declassamento dell'operazione contro la ’ndrangheta denominata «Jonny», coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri, con conseguente ridimensionamento delle promozioni per meriti straordinari proposte dal questore di Crotone all'attenzione della commissione esaminatrice per premiare il lavoro svolto dai poliziotti utilizzati;

   a proposito della stessa operazione «Jonny», l'articolo summenzionato ne ricostruisce il quadro;

   «Partono – si legge nel medesimo articolo – le investigazioni e si uniscono i tasselli di un quadro criminale che coinvolge le cosca Arena. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sanno che avranno a che fare con un gruppo criminale egemone non solo a Isola Capo Rizzuto ma anche nell'entroterra Crotonese e capaci di sconfinare anche in provincia di Catanzaro. Documentano summit di ’ndrangheta e mettono nero su bianco pagine di intercettazioni ambientali e telefoniche che insieme ai servizi di osservazioni dinamica consentono di ricostruire l'organigramma dell'intero gruppo criminale»;

   l'efficace lavoro svolto dagli inquirenti aveva portato nel 2017 all'emissione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di decine di indagati e per svariati tipi di reati, «tutti aggravati dalle finalità mafiose»;

   «considerata l'importanza dell'operazione – secondo l'articolista – ed il lavoro svolto dai poliziotti di Crotone e Catanzaro, il questore della città Pitagorica aveva proposto alla commissione esaminatrice: tre promozioni per merito straordinario, tredici encomi solenni, sei encomi semplici e sette lodi»;

   «le valutazioni fatte sull'operato però non hanno avuto lo stesso prospetto e dunque con quello che nel gergo viene definito declassamento di 1 al personale» tutte le promozioni proposte sono state ridimensionate;

   ad avviso degli interroganti, il riferito declassamento penalizza oltremodo il lavoro degli inquirenti, costantemente impegnati, insieme ai magistrati, nella dura lotta dello Stato nei confronti dell'antistato, che nel tempo ha in ogni senso inquinato un territorio tra l'altro segnato da una costante emigrazione di massa e da frequenti scioglimenti di enti locali e aziende sanitarie per infiltrazioni mafiose –:

   se siano a conoscenza dei fatti esposti;

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per una rivalutazione dei riconoscimenti di cui in premessa.
(4-06963)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 aprile 2021
nell'allegato B della seduta n. 497
4-06963
presentata da
PARENTELA Paolo

  Risposta. — In relazione all'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, si riferisce quanto segue.
  L'operazione di polizia giudiziaria denominata «Jonny» costituisce il frutto di un lavoro investigativo estremamente complesso, che ha coinvolto la Polizia di Stato, l'Arma dei carabinieri e la Guardia di finanza.
  Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno avuto inizio nel 2014; si sono poi concluse nel 2017 con la disarticolazione di un sodalizio criminale appartenente alla cosca della 'ndrangheta Arena di Isola Capo Rizzuto, tradizionalmente egemone nel territorio crotonese ma con mire espansionistiche anche nella provincia di Catanzaro.
  Nello specifico, il segmento investigativo appartenente alla Polizia di Stato ha consentito di documentare i movimenti e lo spessore criminale del sodalizio in argomento che aveva strutturato sul territorio attività estorsive perpetrate ai danni di esercizi commerciali e imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche.
  La Polizia di Stato, nel monitorare la costante evoluzione degli assetti organizzativi della cosca, ha ricostruito organigramma e ruoli dei suoi appartenenti, facendo luce sulla rete di collegamenti con le altre cosche alleate della zona.
  L'attività investigativa ha portato all'emissione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura distrettuale di Catanzaro, eseguito il 15 maggio 2017, nei confronti di 68 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi, danneggiamento, intestazione fittizia di beni, truffa, frode in pubbliche forniture, impossessamento e vendita di beni di interesse storico e archeologico, malversazione e altri reati, tutti aggravati dalle finalità mafiose.
  Successivamente, il 5 e il 23 giugno 2017, sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per 62 degli indagati.
  Con nota del 19 dicembre 2017, il questore di Crotone ha proposto il personale in servizio presso la locale squadra mobile e la D.i.g.o.s., nonché presso la squadra mobile della questura di Catanzaro, per il conferimento di 3 promozioni per merito straordinario, 13 encomi solenni, 6 encomi e 7 lodi.
  In data 2 settembre 2020, la proposta di ricompensa nei confronti del personale di Polizia coinvolto nelle indagini è stata sottoposta alla valutazione del Consiglio per le ricompense per meriti straordinari e speciali (composto da dirigenti del Dipartimento della pubblica sicurezza di comprovata esperienza anche nel settore della polizia giudiziaria), competente ad esprimere un parere per la promozione per merito straordinario e a deliberare per le altre tipologie di riconoscimenti.
  Alla luce dell'istruttoria effettuata e in attuazione del contenuto dell'accordo siglato in data 7 ottobre 2019 tra questa amministrazione e le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato maggiormente rappresentative sul piano nazionale, il Consiglio ha espresso un parere contrario al conferimento della promozione per merito straordinario nei confronti dei dipendenti a tal fine proposti; l'organo collegiale ha infatti ritenuto che l'operazione di polizia giudiziaria, svolta in collaborazione con l'Arma dei carabinieri e la Guardia di finanza, pur portata a termine in modo encomiabile, rientrasse nei compiti istituzionali delle articolazioni investigative deputate in via esclusiva a svolgere indagini su rilevanti fenomeni criminosi e tuttavia, in considerazione delle spiccate qualità professionali e delle non comuni doti operative dimostrate dagli operatori della squadra mobile, il citato Consiglio ha deliberato il conferimento dell'encomio solenne ai dipendenti proposti per il riconoscimento premiale.
  Per le stesse motivazioni, al personale proposto per l'encomio solenne, con alcune eccezioni, il Consiglio ha reputato congruo conferire un encomio, in virtù delle elevate capacità professionali e dei rilevanti risultati conseguiti.
  In particolare, nei confronti di due dirigenti, ha deliberato la concessione della lode in virtù dell'impegno profuso e degli apprezzabili risultati conseguiti nell'espletamento dei compiti di istituto.
  Per il restante personale, proposto per l'encomio e la lode, valutato anche il contenuto delle schede individuali, l'organo collegiale ha deciso il conferimento delle ricompense richieste in ragione delle capacità professionali e operative.
  Si rappresenta, altresì, che gli interessati non hanno avanzato alcun gravame in ordine alle determinazioni adottate.
  Si evidenzia infine che analogamente a quanto deciso dal citato Consiglio, al personale dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza che ha partecipato all'indagine in argomento sono stati concessi i riconoscimenti dell'encomio solenne, dell'encomio semplice e dell'elogio.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.