ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 400 del 29/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: NOJA LISA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 29/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 29/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06939
presentato da
NOJA Lisa
testo di
Martedì 29 settembre 2020, seduta n. 400

   NOJA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   il 29 luglio 2020, in occasione del 120° anniversario del regicidio di Umberto I, si è svolta presso la cappella espiatoria sita a Monza una cerimonia pubblica promossa dall'assessorato per la cultura con il diretto coinvolgimento di alcune associazioni di chiaro orientamento monarchico che risultavano indicate nella locandina ufficiale del comune;

   durante tale manifestazione è stata esposta, per la prima volta, la bandiera del Regno d'Italia;

   a ciò si aggiunga che, a quanto consta all'interrogante, molte altre bandiere e vessilli – sempre riconducibili ad associazioni monarchiche – sono stati posati sul monumento in questione per tutta la durata della commemorazione;

   la cappella espiatoria è un monumento nazionale gestito dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo tramite la direzione regionale musei Lombardia;

   l'evento di cui sopra risulta patrocinato dalla direzione regionale musei Lombardia come, del resto, si evince dalla locandina con cui è stata promossa la commemorazione;

   l'articolo 20 del codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137, definisce gli «Interventi vietati» e, in tal senso, prevede che: «I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione»;

   l'articolo 49, comma 1, del medesimo codice stabilisce che: «è vietato collocare o affiggere cartelli o altri mezzi di pubblicità sugli edifici e nelle aree tutelati come beni culturali. Il collocamento o l'affissione possono essere autorizzati dal soprintendente qualora non danneggino l'aspetto, il decoro o la pubblica fruizione di detti immobili. L'autorizzazione è trasmessa, a cura degli interessati, agli altri enti competenti all'eventuale emanazione degli ulteriori atti abilitativi.». E ancora: «In relazione ai beni indicati al comma 1 il soprintendente, valutatane la compatibilità con il loro carattere artistico o storico, rilascia o nega il nulla osta o l'assenso» –:

   se sia a conoscenza di tale fatto e, in particolare, se il direttore regionale musei Lombardia fosse stato messo al corrente che, durante la predetta commemorazione, sarebbero stati esposti la bandiera monarchica ed altri vessilli appoggiati al monumento, in contrasto con il dettato delle norme previste dal codice dei beni culturali e del paesaggio.
(4-06939)