ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06938

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 400 del 29/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 29/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 29/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06938
presentato da
FASSINA Stefano
testo di
Martedì 29 settembre 2020, seduta n. 400

   FASSINA e FRATOIANNI. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da decenni il terzo settore in ambito musicale collabora con la scuola, in particolare con la scuola dell'obbligo e nella fascia 0/6, attraverso numerosissime attività formative nel campo delle arti performative e con progetti sull'integrazione della disabilità. Tali attività sono spesso ospitate negli edifici scolastici, negli spazi inutilizzati;

   per mettere in pratica queste attività sono necessarie più competenze contemporaneamente: quelle pedagogiche (con una specifica specializzazione sulla precisa fascia d'età di intervento) e quelle tecnico-musicali;

   durante il lockdown queste collaborazioni sono state ovviamente interrotte. Le misure di sicurezza anti-Covid adottate nelle scuole per il riavvio dell'anno scolastico hanno determinato una contrazione delle disponibilità di spazi nelle scuole. Questo ha generato e genera una sottrazione di apprendimenti e ha privato di esperienze educative fondamentali ragazze e ragazzi, bambine e bambini. Ci sono rare realtà scolastiche che sono riuscite a mantenere queste attività con esperienze di didattica a distanza, o più propriamente didattiche a destinazione;

   gli interroganti sono convinti — come ribadito anche dal Forum per l'educazione musicale — che la scuola non sia solo il luogo dell'apprendimento e che per la formazione degli allievi sia fondamentale continuare ad inserire attività formative più ampie. Le attività che sviluppano la creatività sono altrettanto importanti (la musica, ad esempio, è un elemento che fa superare la dimensione della paura e un elemento fondamentale dell'espressione del sé) e per molti aspetti non possono prescindere dall'apporto di competenze del terzo settore. A maggior ragione per tutto quello che riguarda le nuove generazioni con bisogni educativi speciali;

   l'eliminazione di queste attività ha determinato, inoltre, la perdita di migliaia di posti di lavoro di musicisti specializzati didatticamente (circa 30mila) per le agenzie formative del territorio accreditate;

   è importante che le istituzioni diano un segnale ai giovani e meno giovani musicisti (ma anche attori, danzatori e altri) che stanno spendendo la loro vita specializzandosi in didattiche mirate alle diverse fasce di età. Ciò significa, in un periodo di crisi, utilizzare tutte le sinergie tra insegnanti di frontiera e associazioni del terzo settore anche attraverso l'immediato utilizzo dello strumento dei patti educativi di comunità –:

   quali iniziative urgenti intenda porre in essere per ripristinare nelle scuole le attività richiamate in premessa.
(4-06938)