ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06922

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 399 del 28/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06922
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Lunedì 28 settembre 2020, seduta n. 399

   BIGNAMI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il comune di Medicina (BO) è stato dichiarato zona rossa dalla regione-Emilia-Romagna il 16 marzo 2020 a causa del celere diffondersi dell'epidemia di Sars-Covid 2 all'interno del territorio comunale stesso;

   tuttavia, l'Inps non ha riconosciuto i benefici fiscali in termini di copertura previdenziale ed economica ai lavoratori, poiché la zona rossa era stata dichiarata dalla regione e non dal Governo centrale. Tale criticità burocratica è stata parzialmente superata con il «decreto Agosto» ed ai lavoratori del comune di Medicina sono state riconosciute le coperture fiscali in questione per tutto l'arco di tempo in cui il comune stato zona rossa;

   il 18 settembre 2020, l'Inps ha diramato la comunicazione ufficiale (circolare n. 104) relativa alla erogazione di un nuovo bonus-extra di 500 euro per i cittadini italiani titolari di partita Iva, lavoratori autonomi e «co-co-co» e verrà erogata per tre mesi ed in base al periodo nel quale l'attività è stata chiusa;

   tuttavia, il bonus-extra può essere richiesto dalle tipologie di lavoratori sopracitati che erano già in attività nei comuni rientranti nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1o marzo 2020 riguardante le misure per contenere l'emergenza sanitaria;

   stanti le segnalazioni pervenute emergerebbe che il comune di Medicina, come diversi altri, potrebbe ritrovarsi in una situazione di «conflittualità» normativa e burocratica, visto che i cittadini del comune medesimo, titolari dei rapporti lavorativi sopracitati, non potrebbero richiedere il bonus-extra di 500 euro, poiché il loro comune non rientrerebbe tra quelli inseriti nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1o marzo;

   conseguentemente, il criterio sopracitato introdotto dall'Inps per richiedere il bonus-extra di 500 euro arrecherebbe una disparità di trattamento sul territorio nazionale, duramente colpito sul piano economico dalla pandemia in modo uniforme, tale da escludere fasce di lavoratori a partita Iva, «co-co-co» ed autonomi –:

   se intenda adottare iniziative di competenza al fine di fare chiarezza in merito alla circolare dell'Inps n. 104 del 18 settembre 2020 in relazione a quanto esposto in premessa;

   quali iniziative intenda adottare per impedire che tale provvedimento possa provocare disparità di trattamento in termini economici e previdenziali;

   quali territori della città metropolitana di Bologna verrebbero esclusi dal provvedimento dell'Inps e se sussista la possibilità che si verifichino «conflittualità» burocratiche analogamente a quanto accaduto nel comune di Medicina.
(4-06922)