ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06913

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 399 del 28/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: TRANO RAFFAELE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/09/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/09/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06913
presentato da
TRANO Raffaele
testo di
Lunedì 28 settembre 2020, seduta n. 399

   TRANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   con l'operazione denominata Dirty Glass, il giudice per le indagini preliminari di Roma, su richiesta della direzione distrettuale antimafia, ha disposto 11 misure cautelari ipotizzando reati fiscali, tributari, fallimentari, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, intestazioni fittizie di beni, falso, corruzione, riciclaggio, accesso abusivo a sistemi informatici, rivelazioni di segreto d'ufficio, favoreggiamento reale, turbativa d'asta, sequestro di persona e detenzione e porto di armi da fuoco, compiuti principalmente tra Latina e Roma negli ultimi due anni;

   il principale indagato, l'imprenditore Luciano Iannotta, fino al giorno dell'arresto anche presidente della Confartigianato di Latina e principale azionista del porto turistico di Sperlonga, ha un alto numero di precedenti, ma quasi tutti i processi a suo carico si sono conclusi con un proscioglimento per intervenuta prescrizione;

   lo stesso Iannotta, secondo gli investigatori e in base a quanto emerso sinora sulla stampa, sarebbe riuscito a corrompere anche agenti dell'intelligence, dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), che si sarebbero messi al suo servizio e avrebbero partecipato anche ad appuntamenti conviviali organizzati nella villa dell'imprenditore, che li chiamava «i nostri protettori»;

   in passato la procura di Latina ha aperto diverse indagini che hanno coinvolto anche Iannotta, ma i singoli procedimenti sono stati portati avanti separatamente e uno sguardo d'insieme su quello che ora viene descritto come un sistema criminale costruito in qualche decennio sembra essere mancato, arrivando solo ora con gli accertamenti antimafia;

   tale situazione è del tutto analoga a quelle che, da tempo, si registrano nel basso Lazio, con protagonisti criminali comuni, imprenditori senza scrupoli e professionisti specializzati nel malaffare;

   storicamente, gli uffici giudiziari di Latina e Cassino soffrono di una carenza di personale a fronte di un lavoro sempre più complesso;

   in un territorio profondamente inquinato dalla criminalità, sottodimensionati risultano anche gli organici delle forze dell'ordine;

   con il precedente atto di sindacato ispettivo 4-06633 l'interrogante aveva già segnalato che la procura di Roma aveva concluso un'inchiesta su un sistema corruttivo relativo alla regione Lazio, all'Autorità portuale di Civitavecchia, e al comune di Formia, inviando i relativi avvisi di garanzia a nove indagati tra imprenditori, dirigenti regionali, comunali e dell'Authority, e un politico quando ormai i reati erano quasi prescritti e che, proprio per via della prescrizione, dopo che i carabinieri del comando provinciale di Latina avrebbero ultimato le stesse indagini già nel 2014, per altri 31 indagati e per numerose ipotesi di reato era stata chiesta l'archiviazione;

   per quanto riguarda la prescrizione, come specificato dallo stesso presidente della corte d'appello di Roma, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, in tribunale a Latina finiscono prescritti la metà dei processi che si svolgono davanti al giudice unico e, nel 2019, è stata dichiarata la prescrizione anche per 35 procedimenti su 238 da parte del tribunale collegiale;

   il presidente della corte d'appello di Roma ha definito le pendenze a Latina elevate e il tasso di prescrizioni significativo, particolari che impediscono che venga fatta giustizia e di bloccare veri e propri sistemi di illeciti come emerso in «Dirty Glass» –:

   se il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro interrogato siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa;

   quali iniziative di competenza si intendano adottare affinché possano essere potenziati gli organici degli uffici giudiziari impegnati nel basso Lazio e favorito il raccordo tra procure diverse e diverse direzioni distrettuali antimafia, nello specifico Roma e Napoli, per rendere più celere e forte il contrasto alle attività criminali sul territorio del sud pontino;

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per fare piena luce sul coinvolgimento di componenti dell'intelligence in «Dirty Glass» che, a quanto consta all'interrogante, non sono stati ancora identificati.
(4-06913)