ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06905

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 398 del 23/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06905
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 23 settembre 2020, seduta n. 398

   RAMPELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   con il passaggio delle saline pugliesi di Margherita di Savoia al gruppo francese Salins, l'Italia ha perso il controllo di un altro pezzo rilevante del suo sistema agroalimentare;

   le saline in provincia di Barletta-Andria-Trani, con i loro 4 mila ettari di estensione e circa 700 mila tonnellate di produzione annua, sono le più grandi d'Europa e le seconde nel mondo;

   il passaggio a Salins non è avvenuto tramite una semplice cessione, ma attraverso l'acquisizione di un debito, garantito da azioni, che Atisale, l'azienda controllata da Sapiasale che ha ottenuto dal demanio la concessione delle saline fino al 2029, ha maturato nei confronti del Monte dei Paschi di Siena: l'azienda è finita in concordato preventivo, i prestiti sono diventati sofferenze e la banca ha indetto una gara per cedere quei crediti con relative garanzie;

   come precisato da Il Sole24Ore, con un'offerta di 5,4 milioni di euro i francesi, che in Italia erano già presenti con Cis (Compagnia Italiana Sali), che importa sale dall'Europa e dall'Atlantico e lo lavora nello stabilimento di Porto Viro (Rovigo), si sono aggiudicati il controllo dei pacchetti azionari e, a ricaduta, delle saline pugliesi, nonostante Monte dei Paschi di Siena, una banca salvata dal Governo italiano con soldi pubblici, avesse ricevuto un'offerta di valore superiore (si parla di 5,6 milioni di euro), arrivata dalla stessa Salapia in cordata con imprenditori locali;

   tale vicenda non è solo l'ennesima svendita a multinazionali straniere di imprese italiane, strategiche ed importanti per il tessuto produttivo nazionale, ma è, di riflesso, un serio problema di ordine sociale ed occupazionale che interessa e preoccupa, in particolare, i 120 dipendenti dello stabilimento pugliese;

   l'obiettivo della multinazionale francese, infatti, potrebbe essere quello di garantirsi l'approvvigionamento del prodotto da lavorare in altri stabilimenti, con la conseguenza di un drastico ridimensionamento del prestigioso stabilimento salinaro che, con una produzione annua di circa 5.500.000 quintali di sale, rappresenta oggi l'indotto principale sul quale l'intera città pugliese si alimenta;

   già in passato, il gruppo Salins aveva investito in quel territorio con risultati fallimentari, posto che, in qualità di proprietario della Cis che si occupava della lavorazione e del confezionamento del sale, nonostante i bilanci positivi, 15 anni fa ha deciso di chiudere lo stabilimento di Margherita di Savoia, con conseguenze disastrose per l'occupazione e per l'economia locale;

   ma non solo, il mercato italiano del sale marino, nel caso di acquisizione del credito e delle società collegate a questa vendita, risulterebbe un monopolio del Groupe Salins, in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria in materia di concorrenza;

   la stessa Atisale-Salapia, seppur in concordato preventivo per il debito contratto con Mps, che non ha mai eseguito l'incasso delle garanzie e delle fidejussioni personali portate dai proprietari, ha lamentato diverse incongruenze e stranezze nella gestione dell'asta –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, accertata la fondatezza e gravità degli stessi, se e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere per fare chiarezza sulla vicenda, con particolare riguardo ai criteri che hanno portato Monte dei Paschi di Siena a cedere il credito vantato ad una società estera e se ritenga che tale scelta sia stata la migliore dal punto di vista economico, industriale ed occupazionale;

   se e quali iniziative di competenza intenda assumere a tutela della problematica di ordine sociale ed occupazionale dei lavoratori della Salina pugliese, nonché a salvaguardia della «italianità» del sale margheritano e del suo territorio.
(4-06905)