ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06901

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 398 del 23/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 23/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/09/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/09/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06901
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 23 settembre 2020, seduta n. 398

   CUNIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'attività di sindacato ispettivo dell'On. Ivan Catalano della XVII legislatura, ha denunciato il caso «Lost Pay» e le condizioni di lavoro sofferte dell'ispettore, di Poste Italiane, Alessandro Cardio;

   risulta all'interrogante che, ad oggi, l'ispettore continua a collaborare, con formali provvedimenti, in favore delle autorità, senza avere supporto dall'azienda;

   l'interrogante con una precedente interrogazione, n. 4/06471, ha segnalato la necessità per l'ispettore di vedersi assegnato un dispositivo di scorta e che l'unico approccio di collaborazione aziendale è stata l'audizione il 5 settembre presso il comitato whistleblowing aziendale, il quale non ha fornito alcun supporto all'attività ispettiva;

   a parere dell'interrogante risulta anche alquanto strana l'affermazione che Poste Italiane fa nella lettera di risposta, sempre citata nell'interrogazione di cui sopra, secondo la quale l'azienda avrebbe deciso di non procedere contro l'ispettore Carollo per un accesso non autorizzato al sistema informatico nel 2013 utilizzando la tessera ispettiva in donazione presso l'ufficio postale di Bagheria succursale 1 durante il periodo di sospensione dall'attività ispettiva. La gravità dell'atto presuppone che si debba in ogni caso procedere anche se i fatti susseguiti avessero condotto alla risoluzione di un fatto grave. Non avendolo perseguito, è stata riconosciuta la bontà dell'operato. Ne consegue che ciò non può venire citato come atto a sfavore dell'ispettore, ma semmai dovrebbe portare a un encomio per il suo operato;

   all'interrogante risulta che alcune segnalazioni effettuate dall'ispettore Carollo vengano ignorate dall'azienda, pregiudicando la tutela del risparmio, garantita per legge da parte dell'istituto, nonché la fiducia nell'istituzione postale;

   ad esempio, un ruolo significativo assume la rapina compiuta presso l'ufficio postale di Pietraperzia (EN), assurta alle cronache per il considerevole importo di euro 40.000,00 circa, in merito alla quale, risulta all'interrogante che le indagine tecniche, condotte in autonomia dall'ispettore Carollo, hanno attestato gravi responsabilità;

   altro evento significativo segnalato dall'ispettore, e che risulta all'interrogante mai oggetto di verifica, è il caso di frode consumatasi nell'ufficio postale di Bagheria per oltre 200.000,00 euro. Il fatto consisterebbe nell'occultamento di una denuncia inoltrata dall'Inpdap in data 31 gennaio 2011 e indirizzata a Poste Italiane, in copia conoscenza alla procura di Palermo, per il mancato recupero di ratei di pensione, di una pensionata deceduta, pari a circa 222.000 euro. L'Inpdap aveva effettuato più di una segnalazione a Poste Italiane, di cui una anche nel 2009;

   risulta altresì all'interrogante che l'ispettore sia stato oggetto di una presunta diffamazione da un congiunto di un parlamentare del M5S siciliano;

   a parere dell'interrogante alcune truffe ai danni dei risparmiatori/clienti di Poste Italiane sono possibili al verificarsi della collaborazione di dipendenti, dirigenti e in alcuni casi anche di rappresentanti sindacali, pronti alla copertura dell'azione di tali truffatori. In alcuni casi si potrebbe ipotizzare anche la condotta di reato di cui ex articolo 416 c.p. –:

   come il Governo intenda adoperarsi, per quanto di competenza, assicurando, al più presto, il rafforzamento del dispositivo di protezione in favore dell'ispettore e della famiglia per garantire il ripristino anche di quella serenità personale e professionale dell'ispettore lesa oltre ogni misura;

   quali iniziative di competenza intendano adottare per affrontare la situazione gravissima all'interno di Poste Italiane, anche ipotizzando la costituzione di un organismo ad hoc con funzioni ispettive.
(4-06901)