ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06895

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 398 del 23/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06895
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Mercoledì 23 settembre 2020, seduta n. 398

   VIANELLO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (A.r.e.r.a.) ha avviato procedimenti sanzionatori nei confronti della Taranto Energia srl (delibere n. 631/2014/S/EFR del 18 dicembre 2014, n. 358/2019/S/EFR del 30 luglio 2019, n. 360/2019/S/EFR del 30 luglio 2019) e di Ilva spa (delibera n. 359/2019/S/EFR del 30 luglio 2019) per l'accertamento della violazione dell'obbligo di acquisto di certificati verdi relativi agli anni di produzione 2012, 2013 e 2014;

   le relative sanzioni amministrative pecuniarie, disposte dall'Autorità – ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettera c), legge n. 481 del 1995 e dell'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo n. 387 del 2003 – afferiscono alla produzione di energia elettrica della società Taranto Energia (già acquisita da Ilva spa il 30 settembre 2011) – attraverso i propri impianti termoelettrici situati all'interno dello stabilimento siderurgico Ilva – per n. 283.853 certificati verdi nell'anno 2012, n. 142.101 certificati verdi nell'anno 2013 e n. 88.768 nell'anno 2014, nonché alla produzione di energia elettrica di Ilva spa per n. 85 certificati verdi relativi nell'anno di produzione 2014;

   l'inadempimento addebitabile alle suindicate società deriva dall'obbligo di immettere, nell'anno successivo a quello di produzione, una quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 79 del 1999), oppure ad acquistare, in tutto o in parte, l'equivalente quota o i relativi diritti da altri produttori nel sistema elettrico nazionale o dal Gestore della rete di trasmissione nazionale (ossia ad acquistare «certificati verdi», come definiti dall'articolo 2, comma 1, lettera o), del decreto n. 387 del 2003);

   ciò ai fini della tutela di un interesse pubblico rilevante quale la protezione dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, mediante la promozione dello sfruttamento dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (decreto legislativo n. 387 del 2003 recante attuazione della direttiva 2001/77/CE);

   da fonti stampa del Corriere di Taranto dell'8 agosto 2019 si evince che le sanzioni amministrative pecuniarie derivanti dagli inadempimenti suesposti addebitabili a Taranto Energia ammontano a euro 55.130.000 (articolo «Ex Ilva, multa da 55 milioni per Taranto Energia», a firma di Gianmario Leone);

   da fonti di stampa del Taranto Oggi dell'aprile del 2011 è emerso che la Edison aveva ceduto all'Ilva spa, controllata dal gruppo Riva Fire, le centrali termoelettriche di Taranto Energia srl, società nella quale Edison conferì il ramo d'azienda costituito dalle centrali termoelettriche CET2 e CET3, situate all'interno del gruppo siderurgico;

   le citate fonti di stampa hanno evidenziato peraltro che, come da sito ufficiale della Banca europea per gli investimenti (Bei), nel 2010 il Gruppo Riva ottenne un prestito di 400 milioni di euro da destinare alla realizzazione di un programma di investimenti al fine del miglioramento delle strutture di produzione, della produttività dell'azienda e per facilitare, nel contempo, l'efficienza energetica e la riduzione dell'impatto ambientale –:

   quali iniziative di competenza, sulla base di quanto suesposto, i Ministri interrogati intendano intraprendere ai fini del recupero tempestivo delle somme dovute e quale sia il soggetto tenuto a corrisponderle, tenuto conto altresì che le somme versate in esecuzione del provvedimento di cui in premessa, in base a quanto disposto dall'articolo 11-bis, del decreto-legge n. 35 del 2005, potranno essere destinate a progetti volti alla riduzione degli oneri tariffari a carico dei consumatori per l'incentivazione delle fonti rinnovabili.
(4-06895)