ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06882

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 398 del 23/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: CAPARVI VIRGINIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06882
presentato da
CAPARVI Virginio
testo di
Mercoledì 23 settembre 2020, seduta n. 398

   CAPARVI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   già con precedente atto di sindacato ispettivo n. 4-06757, l'interrogante ha chiesto chiarimenti in merito alla mancata emissione di ordinativi di fornitura nei riguardi delle aziende italiane che, in questi mesi, hanno investito nella produzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale (Dpi), anche accedendo alle agevolazioni previste dall'articolo 5 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto decreto-legge «Cura Italia»), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27;

   in seguito alla presentazione dell'interrogazione, l'interrogante ha potuto verificare come molte delle predette imprese, almeno 50, risultino in possesso di valida autorizzazione alla produzione e alla commercializzazione di mascherine facciali ad uso medico, rilasciata dall'Istituto superiore di sanità, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, del medesimo decreto-legge n. 18 del 2020;

   per avere conferma del dato in questione è sufficiente, secondo l'interrogante, operare un raffronto tra i nominativi delle aziende che hanno avuto accesso alle agevolazioni statali, pubblicati nel sito internet dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia), e i nominativi delle aziende autorizzate alla produzione di mascherine ad uso medico in deroga, pubblicati nel sito internet dell'Istituto superiore di sanità;

   ad avviso dell'interrogante, il possesso di tali autorizzazioni rende inspiegabili le decisioni prese dal commissario straordinario per la gestione dell'emergenza Covid-19 in sede di approvvigionamento di mascherine e altri Dpi;

   per soddisfare il fabbisogno in questione, nei mesi passati, si è fatto un ricorso eccessivo all'importazione, in specie dalla Cina, acquistandosi prodotti di dubbia qualità, anche per le scuole, mentre sono state tagliate fuori le aziende italiane che hanno investito ingenti somme nei progetti di ampliamento e di riconversione degli stabilimenti e che possiedono i requisiti per produrre mascherine di elevata qualità, a prezzi concorrenziali;

   è fondamentale che tali aziende siano coinvolte attivamente nei processi di approvvigionamento, inclusi quelli relativi alla copertura del fabbisogno scolastico, per evitare che si disperdano le agevolazioni statali e gli investimenti privati sostenuti, con grandi sacrifici, dai singoli imprenditori –:

   per quale ragione non siano stati emessi ordinativi di fornitura nei riguardi delle oltre 50 aziende italiane che hanno avuto accesso alle agevolazioni previste dall'articolo 5 del decreto-legge «Cura Italia» e che risultano in possesso delle autorizzazioni necessarie per la produzione, la commercializzazione e l'utilizzo di mascherine facciali ad uso medico.
(4-06882)