ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06854

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: PATELLI CRISTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 22/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/09/2020
Stato iter:
27/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/12/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/12/2020

CONCLUSO IL 27/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06854
presentato da
PATELLI Cristina
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   PATELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   i vigili del fuoco volontari, circa 5.000 unità in tutto il territorio nazionale con 259 sedi per la maggior parte nelle regioni del Nord, sono impegnati presso i distaccamenti volontari o presso le strutture dei comandi provinciali, anche con richiami temporanei in servizio, in occasione di sopravvenute esigenze di potenziamento dei dispositivi di soccorso;

   i cittadini che intendono arruolarsi nei quadri volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge (età, titolo di studio e idoneità psicofisiche ed attitudinali), oltre alle qualità morali e di condotta e a non incorrere nei casi di incompatibilità di cui all'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 2004 e devono frequentare periodici corsi di addestramento pratico presso i comandi provinciali di residenza e, con il decreto di nomina, hanno anche gli stessi obblighi dei vigili permanenti;

   i tempi per i procedimenti relativi all'inserimento nei quadri «volontari» dei cittadini che ne fanno richiesta e sono in possesso dei requisiti necessari all'espletamento delle mansioni, sono spesso lunghi e complessi, e non sempre esenti da ostacoli;

   i vigili del fuoco volontari lavorano in propri distaccamenti dotati di mezzi antincendi e partecipano alle operazioni di soccorso con proprie squadre di intervento al pari dei vigili permanenti, ma nei comandi dove non esistono dei distaccamenti volontari, i vigili volontari in servizio vengono inseriti nelle squadre di soccorso dei vigili permanenti, ed in occasione di pubbliche calamità o catastrofi, il personale volontario può essere chiamato in servizio temporaneo e destinato in qualsiasi località e, in caso di particolari necessità, può essere inoltre chiamato in servizio temporaneo;

   i datori di lavoro per i quali i volontari lavorano stabilmente hanno l'obbligo di lasciare disponibili questi dipendenti, ai quali deve essere conservato il posto occupato;

   gli standard europei di sicurezza prevedono un vigile del fuoco ogni 1000 abitanti, mentre in Italia ne è garantito uno ogni 1600 abitanti, con forte prevalenza dei permanenti ma anche attraverso squadre volontarie in caso di necessità;

   con il decreto del 17 luglio 2020 il Ministero dell'interno ha previsto un «periodico monitoraggio, anche al fine di razionalizzare l'impiego delle risorse disponibili, all'esito del quale i distaccamenti volontari che, alla data del 31 dicembre 2021, non risulteranno attivi» o meno operativi, saranno soppressi;

   attualmente, in base all'Allegato A, parte II, secondo il Ministero non risulterebbero attive decine di sedi; in Piemonte, per esempio, ci sarebbero 13 sedi, tra cui i distaccamenti volontari di Valenza Po (AL), Santo Stefano Belbo (CN), Salbeltrand e Sauze d'Oulx (TO), mentre, secondo altre informazioni risultanti all'interrogante, esse sono pienamente operative e impegnate in centinaia di interventi;

   in alcune zone d'Italia, dalla richiesta di soccorso all'arrivo sul posto trascorrono anche 30 minuti e, se si riesce a ridurre i tempi, lo si fa grazie all'intervento delle sedi volontarie, tanto che si ritiene utile, in molte regioni, attivare iniziative per la formazione di nuovi aspiranti volontari che, in molti casi, stentano a decollare pur avendo la disponibilità delle risorse, per mancanza di istruttori professionali, di iniziative formative in carico allo stesso Ministero o disinteresse alla formazione delle stesse strutture interessate –:

   se, alla luce di quanto illustrato in premessa, intenda adottare le opportune iniziative per implementare e valorizzare la componente volontaria del Corpo nazionale dei vigili del fuoco invece di pensare alla soppressione, considerando che i volontari svolgono un ruolo fondamentale e strategico in molte parti d'Italia dove è necessario garantire un intervento più tempestivo.
(4-06854)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 27 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 446
4-06854
presentata da
PATELLI Cristina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  Va preliminarmente rilevato che il decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, attuativo del progetto di riordino del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, recato dalla legge delega 7 agosto 2015, n. 124, ha inciso profondamente sul quadro normativo che disciplina i volontari dei Corpo nazionale. Il citato decreto ha inteso valorizzare le attività dei distaccamenti volontari e, a tal fine, ha previsto l'istituzione, presso ciascun comando dei vigili del fuoco, di due elenchi di personale volontario, rispettivamente per le necessità dei distaccamenti volontari e per le necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo nazionale.
  Recentemente è stata effettuata una specifica ricognizione della situazione dei distaccamenti volontari presenti sul territorio, sulla scorta della quale è stato emanato il decreto del Ministro dell'interno 20 luglio 2020, riportante un elenco, ordinato ed aggiornato, dei distaccamenti volontari.
  Tale elenco, suddiviso in due parti, riporta, nella parte I, i distaccamenti volontari che risultano operativi, ivi compresi quelli di recente istituzione, nella parte II, quelli risultanti al momento non operativi.
  L'adozione di un unico decreto; sostitutivo dei singoli decreti; istitutivi sino ad oggi adottati, consente di avere, in analogia a quanto previsto per i distaccamenti permanenti, uno strumento aggiornato di facile consultazione nonché di ausilio per favorire interventi di razionalizzazione ed impiego delle risorse disponibili per le attività collegate (operatività, formazione, logistica).
  Va precisato che il citato decreto ha innanzitutto una valenza ricognitiva e, pertanto, con esso non viene «abrogato» nessun distaccamento, nel contempo lo stesso può costituire un mezzo per stimolare eventuali interventi volti al ripristino di situazioni di non operatività.
  Va anche evidenziato che alla fine dei periodo di monitoraggio, previsto per il 31 dicembre 2021, sarà effettuata un'ulteriore valutazione che si concluderà con l'aggiornamento dell'elenco dei distaccamenti effettivamente attivi.
  Per quanto riguarda i distaccamenti volontari richiamati nell'interrogazione, si fa presente che il distaccamento di Valenza Po risulta inserito nel citato decreto in entrambi gli elenchi; quindi si provvederà alla correzione del decreto con l'inserimento del distaccamento nella sola parte I, relativa ai distaccamenti attivi. Analogamente si provvederà al corretto inserimento nella parte I anche del distaccamento di Santo Stefano Belbo, operativo in provincia di Cuneo. Invece i distaccamenti di Salbertrand e Sauze d'Oulx, in provincia di Torino, risultano da tempo non operativi. Al riguardo, la direzione regionale dei vigili del fuoco del Piemonte ha evidenziato che i volontari dei predetti distaccamenti concorrono all'attività di quello volontario di Oulx, sempre in provincia di Torino.
  Va anche evidenziato che in Piemonte, nel biennio 2018-2019, il Corpo nazionale ha effettuato 28 corsi in favore del personale volontario, inerenti la formazione iniziale e le abilitazioni al conseguimento di patenti di guida per autoveicoli dei vigili del fuoco, per complessive 489 unità formate, Recentemente, inoltre, la direzione regionale del Piemonte ha autorizzato l'effettuazione di ulteriori 15 corsi in favore del personale volontario, per ulteriori 230 unità.
  Per completezza di informazione, si soggiunge che a livello nazionale è stata avviata nei 2018 una procedura selettiva per 788 posti di capi squadra volontari, che ha permesso di formare – nel giugno 2019 – 608 nuovi capi squadra volontari, impiegati in 202 sedi di distaccamenti volontari, inoltre tra il dicembre 2018 e il dicembre 2019, sono stati formati 21 funzionari tecnici antincendi volontari.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.