ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06829

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 09/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/09/2020
Stato iter:
27/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/12/2020
DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/10/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/12/2020

CONCLUSO IL 27/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06829
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   FERRO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la Ministra Bellanova ha annunciato la firma del decreto che attua la decontribuzione per le filiere agroalimentari prevista dal cosiddetto decreto «Rilancio», che ha destinato 426 milioni di euro per finanziare l'esonero dal versamento dei contributi per i primi sei mesi del 2020;

   in particolare, si legge nella bozza di provvedimento, «in attuazione dell'articolo 222, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, al fine di favorire il rilancio produttivo e occupazionale delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, a favore delle imprese appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole nonché dell'allevamento, dell'ippicoltura, della pesca e dell'acquacoltura, è riconosciuto l'esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, dovuti per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020»;

   l'allegato 1 del medesimo decreto, che specifica l'elenco delle attività che potranno accedere al beneficio, inspiegabilmente non riporta i codici ateco relativi alle aziende agrumicole ed olivicole, nonostante le stesse rappresentino circa l'80 per cento della filiera agricola;

   tutti i comparti danneggiati da questa emergenza sanitaria, sociale ed economica senza precedenti devono poter usufruire di un sostegno essenziale per restituire sicurezza finanziaria alle imprese –:

   per quali motivazioni i codici Ateco relativi alle aziende agrumicole ed olivicole siano stati esclusi dall'esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e se non si ritenga di dover integrare il testo del decreto di cui in premessa in tal senso.
(4-06829)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 27 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 446
4-06829
presentata da
FERRO Wanda

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, si rappresenta quanto segue.
  Il comma 1 dell'articolo 222 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto «Decreto rilancio», convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, consente l'esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, dovuti per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche a favore delle imprese appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, con una dotazione di 426,1 milioni di euro per l'anno 2020 subordinata all'autorizzazione della Commissione europea.
  Il Governo ha effettuato la scelta di legare la decontribuzione ai fondi disponibili: sono state, quindi, selezionate le attività maggiormente colpite da
lockdown (per esempio, per quanto riguarda il comparto olivicolo il report prodotto da Ismea sul Covid evidenzia che il calo del prezzo dell'olio extravergine di oliva non era collegato alla pandemia ma alle dinamiche di mercato).
  Comunque il medesimo «Decreto Rilancio» prevede all'articolo 25 «un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario».
  Inoltre le imprese del settore agrumicolo e olivicolo possono accedere alle misure a favore delle PMI contenute nel «Decreto rilancio», per un totale di 4 miliardi per finanziare ulteriormente il fondo di garanzia per le PMI, che si aggiungono alle risorse già stanziate nei decreti Cura Italia e Liquidità per arrivare ad un ammontare complessivo di circa 7 miliardi.
  Per venire incontro alle difficoltà delle aziende agricole e della pesca che hanno subito una forte crisi di liquidità, l'ISMEA dispone del fondo di 30 milioni di euro per erogare mutui di importo massimo pari ad euro 30.000,00, a tasso zero e con durata di cinque anni (di cui i primi due di preammortamento).
  La misura va a sommarsi alle altre misure straordinarie di competenza dell'istituto tra cui la sospensione delle rate dei mutui, l'estensione dell'operatività delle garanzie e l'allungamento dei termini per la partecipazione alla banca della terra. La condizione necessaria per poter accedere a tale misura, è che le piccole e medie imprese agricole non si trovino nella situazione di «difficoltà finanziaria» al 31 dicembre 2019. La domanda potrà essere presentata, tramite il portale dell'ISMEA, direttamente dall'impresa, allegando i documenti necessari.
  Altre possibilità di sostegno alle imprese agricole del settore agrumicolo e olivicolo risiede, infine nelle misure in via di adozione per utilizzare le risorse del
Recovery Fund allo studio del Governo.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Stanislao Di Piazza.