ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06790

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 396 del 10/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06790
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Giovedì 10 settembre 2020, seduta n. 396

   ZUCCONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   al fine di incrementare la risorsa idrica dell'isola d'Elba, è stato progettato un impianto di dissalazione presso il comune di Capoliveri, nell'area immediatamente confinante con la zona umida di Mola (SIR/ZPS) ed inserita nella Rete Natura 2000;

   si tratterebbe di un impianto di dissalazione da 80 litri/secondo, ad osmosi inversa, di 1910 metri quadri coperti ed un'altezza di circa 9 metri sul piano di campagna, ed il cui costo ammonterebbe a circa 15 milioni di euro iniziali;

   il problema dell'approvvigionamento dell'acqua è molto sentito nell'isola, ma ad opinione dell'interrogante e di molti cittadini e comitati, nati spontanei a seguito della notizia del progetto del dissalatore di Mola, dovrebbe essere affrontato con maggiore responsabilità e con altri strumenti;

   il dissalatore è una soluzione del tutto inadatta. Una tale opera rappresenterebbe la migliore strategia per aree desertiche e fortemente popolate, non di certo per l'isola d'Elba. Quest'ultima è dotata per natura di consistenti accumuli idrici, mai presi in considerazione, che se invece utilizzati potrebbero rendere l'Elba autonoma dal punto di vista idropotabile. Oltretutto le strutture idriche sotterranee già presenti sono condizionate da perdite, che sarebbero stimate dalla stessa Azienda servizi ambientali (Asa) – che ne è il gestore unico – intorno al 40/50 per cento;

   la realizzazione di questo ecomostro avrebbe un impatto notevole anche sull'ecosistema marino a causa del riversare in mare – come da progetto – della salamoia residua e di ipoclorito di sodio (varichina), acido solforico, cloridrico e altri detergenti necessari all'impianto di dissalazione. Si avrebbe un meccanismo molto più virtuoso se il sale venisse recuperato, impacchettato e venduto;

   tale costruzione comporterebbe danni anche a livello turistico in quanto la stazione di pompaggio sarebbe collocata sulla spiaggia di Capoliveri, una delle zone più belle e frequentate dell'isola, oltre a problemi geologici per via di possibili allagamenti dell'area ed acustici. Per quanto riguarda questi ultimi, infatti, il progetto prevedrebbe la realizzazione di un capannone nel centro della pianura alluvionale di Mola ed ospiterebbe diverse attrezzature elettro-meccaniche che, secondo la perizia fornita dalla stessa committente Asa, comporterebbero, a quanto consta all'interrogante, l'emissione di 73 decibel;

   il progetto del dissalatore di Mola sembrerebbe essere contraddistinto anche da un problema importante di risultato. Tale ecomostro, che avrà costi enormi, produrrebbe solo la metà dell'acqua che già arriva dal continente e dunque non renderebbe indipendente l'isola da un punto di vista idropotabile. La produzione di acqua volta a regime sarebbe solo di circa 80 litri/secondo. L'Elba, ad oggi, è alimentata per circa metà del suo fabbisogno da una condotta sottomarina, realizzata negli anni '80, che porta acqua dalla Toscana continentale, precisamente dalla Val di Cornia, per circa 140/160 litri/secondo –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se, per le motivazioni evidenziate, ritengano di adottare iniziative, per quanto di competenza, in relazione all'impatto della realizzazione dell'impianto di dissalazione presso il comune di Capoliveri, promuovendo altresì, in raccordo con gli enti territoriali competenti, la risoluzione dell'approvvigionamento dell'acqua sull'isola d'Elba mediante altri strumenti.
(4-06790)