ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06789

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 396 del 10/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDO ANTONIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/09/2020
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06789
presentato da
LOMBARDO Antonio
testo di
Giovedì 10 settembre 2020, seduta n. 396

   LOMBARDO e MAGLIONE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   stando a quanto riportato dall'agenzia media/stampa locale Telejato servizi e dal blog Balestratesi.it, esisterebbe un «filo robusto che collega l'attività finanziaria del Comune di Balestrate e gli amministratori»; a far scattare l'allarme sono state le intercettazioni dei Carabinieri di Monreale che, partendo da talune dichiarazioni di un esponente della famiglia mafiosa di Balestrate, poi arrestato, il quale sembrava convinto di potersi liberamente aggiudicare la gestione della villetta comunale dopo che il figlio aveva lasciato il progetto, hanno «portato a galla» diverse anomalie nell'assegnazione delle gare d'appalto;

   sempre secondo quanto riportato dalla stampa, dalla verifica delle ultime gare e delle connesse assunzioni da parte delle ditte aggiudicatarie, emergerebbe un quadro estremamente allarmante: sembrerebbe che chi ottiene qualcosa spesso è vicino al partito politico del sindaco o è parente di qualche amministratore o, ancora, un grande sostenitore elettorale della maggioranza; la ditta che si aggiudica una commessa a Balestrate sembrerebbe spesso assumere il personale di cui ha bisogno pescando nel mondo della politica. E non sembrano essere più casi sporadici, ma un meccanismo ben consolidato caratterizzato da circostanze che negli ultimi tempi si ripetono sistematicamente;

   secondo i giornalisti, la presunta parentopoli negli appalti del territorio comunale aprirebbe scenari inquietanti i cui protagonisti potrebbero essere figure di collegamento fra il mandamento mafioso di Partinico e quelli del Trapanese, come accertato dal tenente colonnello, Luigi De Simone, comandante del gruppo dei carabinieri di Monreale, in alcune sue dichiarazioni. La famiglia dell'esponente mafioso di Balestrate si era aggiudicata la gestione della villetta comunale, denominata «ex conchiglia», come unica ditta in gara, riuscendo a realizzare eventi più grossi rispetto a quanto previsto dal bando con una società appena nata;

   risale, inoltre, a qualche giorno fa la notizia delle dimissioni dell'assessore all'ambiente, che si occupa di rifiuti del comune di Balestrate: la decisione arriva contestualmente al caos per la presunta parentopoli negli appalti del territorio comunale;

   secondo quanto riportato dai giornali, sarebbero numerose le assunzioni di parenti in molti appalti, dal porto ai rifiuti, evidenziando una sorta di sistema in cui puntualmente ogni assunto sembrerebbe legato politicamente al partito degli amministratori, abbia parenti in giunta o in consiglio –:

   se il Ministro interrogato, alla luce delle numerose anomalie sopracitate che interessano il comune di Balestrate, intenda valutare se sussistono i presupposti per promuovere l'invio di un'apposita commissione d'indagine prefettizia presso l'ente comunale ai sensi dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000.
(4-06789)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-06789
presentata da
LOMBARDO Antonio

  Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  L'amministrazione comunale di Balestrate è stata eletta nelle consultazioni amministrative del mese di giugno del 2017 e la composizione della giunta comunale è diverse volte cambiata a causa di crisi politiche e di alcuni avvicendamenti.
  Si evidenzia, preliminarmente, che ai fini dell'adozione delle misure dissolutorie previste dal Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUOEL), approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, di cui agli articoli 141, 142 e 143, la pubblica amministrazione accerta esclusivamente la sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge e, su quella base, adotta i consequenziali adempimenti.
  In particolare, per quanto concerne l'istituto previsto dall'articolo 143 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUOEL), cui si fa riferimento nell'atto di sindacato ispettivo, va rilevato, su un piano generale, che la giurisprudenza considera lo scioglimento di un organo elettivo una misura di carattere straordinario, necessaria a fronteggiare una emergenza eccezionale (cfr. sentenza Corte costituzionale, 19 marzo 1993, n. 103; sentenza TAR Napoli, sez. 1, 15 novembre 2004, n. 16776).
  L'intervento statale, finalizzato a contrastare una patologia nel sistema democratico conseguente all'infiltrazione della criminalità organizzata nelle istituzioni, per sua natura, incide sui princìpi costituzionali che presidiano il rapporto fiduciario fra il popolo e i suoi rappresentanti democraticamente eletti influendo quindi sulla libertà di autogoverno delle comunità locali.
  L'applicazione della misura dissolutoria presuppone, in particolare, la presenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori, ovvero su forme di condizionamento degli stessi, tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l'imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica.
  Si rammenta, altresì, che gli accessi ispettivi presso gli enti locali vengono disposti, ai sensi del comma 2 del citato articolo 143, «...al fine di verificare la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 (concreti, univoci e rilevanti circa collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare) ... anche con riferimento al segretario comunale, al direttore generale, ai dirigenti ed ai dipendenti di un ente locale...».
  In tal caso il prefetto, previa delega del Ministro dell'interno, dispone gli accertamenti, di norma promuovendo l'accesso presso l'ente, con la nomina di una commissione d'indagine, composta da tre funzionari della pubblica amministrazione, attraverso la quale esercita i poteri d'indagine di cui è titolare.
  Si rappresenta infine che l'accesso può anche essere disposto dal prefetto in via diretta (senza delega del Ministro), ai sensi dell'articolo 11, comma 8, del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, «quando, in relazione a fatti o attività, comunque riguardanti gli enti di cui all'articolo 10, l'autorità giudiziaria ha emesso provvedimenti, che comportano la sospensione o la decadenza dei pubblici ufficiali degli enti medesimi e vi è la necessità di verificare che non ricorrono pericoli di infiltrazione di tipo mafioso nei servizi degli stessi enti...».
  In questo caso «...il prefetto può accedere presso gli enti interessati per acquisire dati e documenti ed accertare notizie concernenti i servizi stessi».
  Si assicura che, nel caso in questione come in tutti quelli consimili, massima è l'attenzione delle prefetture ai fini degli opportuni approfondimenti preliminari finalizzati all'esaustiva valutazione circa la sussistenza dei presupposti per l'attivazione di ogni istituto.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.