ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06775

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 395 del 09/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: LATTANZIO PAOLO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 09/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06775
presentato da
LATTANZIO Paolo
testo di
Mercoledì 9 settembre 2020, seduta n. 395

   LATTANZIO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la sera del 4 settembre 2020 è scoppiata una rivolta presso la III sezione del secondo piano del carcere di Bari occupato principalmente da detenuti ad alta sicurezza appartenenti al clan barese «Strisciuglio». Si parla di 15 detenuti, identificati dalla polizia penitenziaria;

   si apprende che i detenuti hanno iniziato la protesta prima battendo le stoviglie alle inferriata e, in seguito, hanno divelto alcuni cancelli, distrutto idranti e arredi, lanciando anche olio bollente sui poliziotti. La rivolta è stata sedata intorno a mezzanotte con un bilancio devastante e la sezione distrutta;

   la direzione distrettuale Antimafia di Bari ha dunque iniziato una indagine sull'accaduto, ponendo in luce la difficile condizione delle forze di polizia baresi. L'organizzazione sindacale Autonoma polizia penitenziaria sottolinea che a Bari la situazione degli organici è complessa, con 100 unità a fronte di una popolazione detenuta di 400 presenze per una capienza tollerabile di 299, e che ciò determina grave rischio per l'utenza, per gli operatori e per il cittadino; si aggiunge, inoltre, che in Puglia si registrano carenze non più tollerabili, aggravate dalla forte presenza sul territorio e nelle strutture penitenziarie di cosche malavitose;

   in tale scenario si ritiene fondamentale la richiesta di interventi che risultano non più rinviabili ed urgenti: così come la lotta alle mafie foggiane ha assunto un rilievo nazionale, anche la condizione di disagio degli uomini e donne della polizia penitenziaria pugliese – con particolare riferimento a Bari – deve assumere maggiore peso nel quadro degli interventi a livello di sistema-Paese, soprattutto in relazione alla tutela della loro sicurezza in relazione all'elevato livello di infiltrazioni malavitose nelle carceri –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto accaduto a Bari e se intenda intraprendere iniziative, per quanto di competenza, tese a chiarire la situazione nelle carceri pugliesi nonché – preso atto della sussistenza di una condizione di sottodimensionamento dell'organico delle forze dell'ordine presso il carcere di Bari – a sostenere l'invio di personale aggiuntivo per fare fronte alle difficoltà delle forze della polizia penitenziaria del carcere di Bari causate dal preoccupante sovraffollamento dei detenuti.
(4-06775)