ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06715

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 392 del 03/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: CANTALAMESSA GIANLUCA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 03/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06715
presentato da
CANTALAMESSA Gianluca
testo di
Giovedì 3 settembre 2020, seduta n. 392

   CANTALAMESSA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il collettore fognario di Quarto è costituito da una galleria (Galleria Spinelli) che, partendo da Quarto, attraversa i comuni di Giugliano e Pozzuoli e si interrompe a Monteruscello, dove si immette nell'alveo per la raccolta delle acque meteoriche che, a sua volta, dopo qualche chilometro arriva alla confluenza con l'alveo Camaldoli per raggiungere, infine, la foce di Licola Mare;

   tale collettore raccoglie i reflui e le acque meteoriche di oltre cinquantamila abitanti, ma essendo manchevole di qualunque tipo di manutenzione, è incapace di contenere tutto e, non solo, lascia correre a cielo aperto i liquami nauseabondi che rendono impossibile la vita dei cittadini, ma, anziché addurre i reflui all'impianto di depurazione di Cuma per il trattamento delle acque, a quanto consta all'interrogante, sversa, da anni, direttamente in mare – alla Foce di Licola – i propri veleni senza alcun trattamento, in aperta e palese violazione del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e di qualsivoglia norma sulla tutela della salute dei residenti;

   il «collettore San Rocco», proveniente da Giugliano (Na) è anch'esso intasato di detriti, sversa direttamente a mare senza passare per il depuratore, attraversando un territorio dove gli scarichi abusivi che forzano il suddetto canale sono la norma, ed è caratterizzato da una galleria di arrivo costantemente intasata dai detriti e per la quale è stato necessario installare costosissime macchine di espurgo h24;

   nel 2004 venne siglato un accordo tra il comune di Quarto e la regione Campania per autorizzare lo scarico delle acque reflue in una galleria meteorica e dopo sedici anni si scarica ancora nel canale, anzi da circa cinque anni la città di Quarto scarica direttamente a mare milioni di metri cubi di reflui ad orari precisi;

   la regione Campania, ad oggi non ha ancora affidato a nessuno la manutenzione del sito, pur sapendo che nella località di Licola Borgo (Na), tra Giugliano e Pozzuoli, il canale è ostruito perché raccoglie anche le acque meteoriche di Quarto e Monteruscello, mettendo costantemente in allarme la popolazione quando il livello dell'acqua si alza;

   oltre allo scarico del canale di Quarto, anche il canale Abruzzese, proveniente da Giugliano, scarica a mare; lungo il canale insistono stalle che contribuiscono ad inquinare il mare, e i meccanismi delle paratie, per assenza completa di manutenzione, sono marci e arrugginiti al punto che è persino interdetto l'accesso al personale perché tutto è pericolante;

   il desolante e mortificante stato della zona un tempo meta turistica e balneare molto ambita evidenzia una preoccupante assenza delle istituzioni competenti e soprattutto i concreti rischi sanitari per i cittadini campani e ambientali per le preziose risorse naturali presenti nell'area –:

   in relazione a quanto esposto in premessa, quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda assumere il Governo, anche promuovendo una verifica da parte del comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, fronteggiare al più presto la situazione di inquinamento ambientale descritta, al fine di evitare che si pregiudichino definitivamente le risorse naturali dell'area e il suo sviluppo turistico senza calcolare gli evidenti danni alla salute dei cittadini del territorio, anche nel contesto dell'attuale emergenza sanitaria in corso.
(4-06715)