ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06705

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 391 del 02/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 02/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06705
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 2 settembre 2020, seduta n. 391

   CUNIAL. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in data 26 giugno 2020, viene presentato il decreto del Ministro dell'istruzione n. 39, per l'adozione del documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di istruzione per l'anno scolastico 2020/2021;

   alla data di presentazione della presente interrogazione all'interrogante non risulta ancora pubblicato Gazzetta Ufficiale;

   nelle premesse del decreto, vengono citate le normative applicate, tra cui il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, che dovrebbe dare copertura normativa;

   all'interrogante non risulta che, nelle normative citate, sia stata demandata al Governo l'emanazione di decreti attuativi, per l'approvazione o la redazione di documenti pianificazione per le attività scolastiche, educative e formative, tuttalpiù in alcune norme vengono previste semplici ordinanze per regolare questioni collaterali rispetto al corretto svolgimento dell'anno scolastico 2020/2021;

   nelle premesse del decreto ministeriale, il Ministero in totale autonomia, ritiene necessario adottare un documento per la pianificazione delle attività scolastiche educative e formative in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione per l'anno scolastico 2020/2021;

   a pagina 5 del documento di pianificazione allegato al decreto ministeriale, si legge che: «Il presente atto assume, a sua volta, la veste di documento per la pianificazione, non come strumento isolato, bensì con costante ed esplicito riferimento alle indicazioni tecniche del CTS che in nessun modo, dunque, possono risultare disattese» del 28 maggio 2020 e successivi aggiornamenti e del 22 giugno 2020;

   inoltre, le misure contenute nel documento di piano, ad avviso dell'interrogante, vanno oltre le competenze del Ministero, e non sono state condivise con altri dicasteri o ministeri, maggiormente competenti;

   a parere dell'interrogante l'atto è di dubbia legittimità e lo strumento del decreto ministeriale risulterebbe essere non idoneo alla luce della normativa vigente;

   analogamente sono altresì da considerarsi illegittimi, a parere dell'interrogante, anche i decreti ministeriali 3 agosto 2020 n. 80 e il n. 89 del 7 agosto 2020, riguardanti le linee guida per la fascia 0-6 anni e la didattica a distanza;

   secondo lo studio cinese «I cambiamenti nei modelli di contatto modellano la dinamica dell'epidemia COVID-19 in Cina», usato dal Governo svedese per le sue politiche di apertura delle scuole, i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni sono meno sensibili all'infezione da SARS-CoV-2 rispetto agli adulti;

   con lo studio dell'11 aprile 2020 «Cluster della malattia di coronavirus 2019 (Covid-19) nelle Alpi francesi, 2020» si dimostra che: «Il fatto che un bambino infetto non abbia trasmesso la malattia nonostante strette interazioni all'interno delle scuole suggerisce potenziali diverse dinamiche di trasmissione nei bambini»;

   in uno studio pubblicato il 26 aprile 2020 l'Ncirs (National Centre for Immunisation Research and Surveillance), ha avviato un'indagine rafforzata allo scopo di comprendere la trasmissione di SARS-CoV-2 nelle scuole del Nsw all'inizio di marzo 2020 concludendo che su 735 casi di contagio, provenienti da 18 individui malati, solamente un bambino di una scuola elementare e un bambino di una scuola superiore potrebbero aver contratto il COVID-19 dei casi iniziali nelle loro scuole;

   in data 8 giugno 2020 il primario di pediatria dell'ospedale di Ravenna, Federico Marchetti, ha dichiarato che è stato «un errore aver ritenuto i bambini untori» e che «Il lockdown ha portato paure e angosce, la didattica a distanza a ritardi educativi»;

   il Coordinamento internazionale associazioni per la tutela dei diritti dei minori contesta il parere favorevole dei pediatri sulle mascherine a scuola –:

   sulla base di quali presupposti giuridico-normativi siano stati elaborati i piani per le attività scolastiche, educative e formative, per fronteggiare la situazione emergenziale;

   se il Governo non ritenga di ritirare i tre decreti emanati e ritornare alla normalità.
(4-06705)