ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 391 del 02/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06703
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 2 settembre 2020, seduta n. 391

   CUNIAL. — Al Ministro della salute — Per sapere – premesso che:

   con la circolare n. 11257 del 31 marzo 2020, «COVID-19: indicazioni per gravida-partoriente, puerpera, neonato e allattamento» si è disposto che «La paziente dovrà indossare la mascherina chirurgica e il personale sanitario deve indossare adeguati DPI»;

   l'Oms nella sua linea guida del 2018 «Raccomandazioni dell'OMS Assistenza intrapartum per un'esperienza di parto positiva», evidenzia i risultati di una revisione di studi qualitativi che esplorano misure di sollievo dal dolore non farmacologico includendo le tecniche di respirazione e rilassamento, raccomandando che tali tecniche vengano applicate alle donne incinte sane che richiedono sollievo dal dolore durante il travaglio, a seconda delle preferenze della donna, con la presenza anche del compagno in sala parto;

   in una intervista di Stefania Del Duca, coordinatrice del punto nascita dell'Ospedale Humanitas Sai Pio X si ricorda come in sala parto le mamme indossano la mascherina, e quando il momento richiede alla donna di fare respiri profondi, gli viene abbassata per gli attimi necessari. Inoltre, viene ricordato che per un corretto uso occorre farla aderire bene al naso e al volto, usando il ferretto di metallo posto sulla parte superiore della mascherina, e allacciarla in modo corretto. Inoltre, le mascherine vanno cambiate spesso perché si impregnano dell'umidità del respiro e quindi di goccioline di saliva, rendendo le mascherine inutili;

   lo European Centre for Disease Prevention and Control, in un suo recente documento «Utilizzo di maschere facciali nella comunità» dell'8 aprile 2020, ha precisato che: «Esiste il rischio che la rimozione impropria della maschera, la manipolazione di una maschera contaminata o una maggiore tendenza a toccare il viso mentre si indossa una maschera da parte di persone sane possano effettivamente aumentare il rischio di trasmissione»;

   sul punto si è espresso anche il dottor Antonio Lazzarino, epidemiologo presso l'University College London, con un articolo sul British medical Journal «Covid-19: Importanti potenziali effetti collaterali dell'uso delle maschere da tenere a mente», evidenziando alcuni effetti collaterali di indossare maschere in pubblico: 1) indossare una maschera può dare un falso senso di sicurezza e indurre le persone ad adottare una riduzione nel rispetto di altre importanti misure di controllo delle infezioni; 2) le persone devono evitare di toccare le proprie maschere e adottare altre misure di gestione, altrimenti le maschere sono controproducenti; 3) indossare una maschera fa entrare l'aria espirata negli occhi e questo genera un impulso a toccare gli occhi e se le mani sono contaminate è possibile l'infezione; 4) le maschere per il viso rendono la respirazione più difficile e una frazione di anidride carbonica precedentemente espirata viene inalata ad ogni ciclo respiratorio. Questi fenomeni aumentano la frequenza e la profondità della respirazione e possono peggiorare il carico di Covid-19 se le persone infette che indossano maschere diffondono più aria contaminata. Ciò può anche peggiorare le condizioni cliniche delle persone infette se la respirazione potenziata spinge il carico virale nei polmoni; 5) l'efficacia dell'immunità innata dipende fortemente dalla carica virale. Se le maschere determinano un habitat umido in cui SARS-CoV-2 può rimanere attivo a causa del vapore acqueo continuamente fornito dalla respirazione e catturato dal tessuto della maschera, determinano un aumento della carica virale (re-inalando virus espirati) e quindi può causare una sconfitta dell'immunità innata e un aumento delle infezioni;

   uno studio pubblicato sull'American Journal of Obstetrics & Gynecology, condotto su 43 donne in gravidanza con diagnosi di virus a New York, ha evidenziato come nessun bambino sembrava essere infetto in base ai test eseguiti immediatamente dopo la nascita –:

   se il Ministro non intenda adottare iniziative per fare chiarezza sul rischio sanitario per la donna partoriente nell'indossare la mascherina durante il parto, rimuovendo tale disposizione normativa.
(4-06703)