ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 391 del 02/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: MARROCCO PATRIZIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/09/2020
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06702
presentato da
MARROCCO Patrizia
testo di
Mercoledì 2 settembre 2020, seduta n. 391

   MARROCCO, SPENA e VERSACE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 17 agosto 2020, il piccolo Evan di soli 21 mesi è giunto in fin di vita e pieno di lividi sul corpo al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Modica;

   la madre e il suo convivente (che non è il papà del bimbo, ndr) sono stati fermati con l'accusa di omicidio e maltrattamenti e da subito si è avuto il sentore che quella consumatasi a Rosolini, centro del Siracusano, fosse una tragedia annunciata;

   la morte del piccolo sembrerebbe una tragedia tristemente segnalata da ben tre accessi al pronto soccorso dell'ospedale di Noto da maggio alla data del decesso del piccolo;

   nello specifico, il 27 maggio 2020 il bimbo è arrivato in ospedale con una frattura scomposta del femore, tumefazioni dell'anca e al ginocchio destro; pochi giorni dopo, il 12 giugno, è stato invece curato per una ferita infetta e il 6 luglio è tornato in pronto soccorso con una frattura alla clavicola sinistra;

   episodi troppo ravvicinati, troppo cruenti, per non essere letti come preoccupanti indicatori di una potenziale situazione di violenza e, infatti, proprio uno di questi ha dato il via a una segnalazione a carico della madre, indagata per maltrattamenti;

   quest'ultima volta però l'aggressione, avvenuta nella casa della coppia in un'abitazione popolare di Rosolini, nel Siracusano, è stata particolarmente dura e violenta, tanto da procurare al piccolo delle lesioni fatali;

   il 6 agosto 2020 il padre naturale di Evan aveva presentato una denuncia alla procura di Genova, dove vive, segnalando la sua preoccupazione che il bambino fosse vittima di maltrattamenti;

   a ciò si aggiunga che la nonna paterna aveva visto le lesioni e le aveva documentate con delle foto scattate al bambino che pare avesse anche problemi a camminare;

   la denuncia citata è giunta alla procura solo il 22 agosto: come confermato dai magistrati, l'incartamento era fermo in attesa di essere «messo in spedizione», cosa che è avvenuta il 14, ben dodici giorno dopo, per poi essere effettivamente spedito il 17 agosto;

   tra il 6 agosto – giorno della presentazione della denuncia – e il 22 agosto – giorno in cui è la denuncia è giunta alla procura – vi sono sedici giorni che, ad avviso degli interroganti, avrebbero potuto fare la differenza tra la vita e la morte per il piccolo Evan;

   la madre e il patrigno di Evan, che si trovano in carcere, hanno respinto le accuse, dichiarandosi innocenti, ma quanto emerso fin qui sembra raccontare una storia di violenze e maltrattamenti che comincia ben prima del giorno di agosto celando, sotto il profilo della responsabilità, contorni piuttosto incerti e nebulosi –:

   se il Ministro interrogato intenda promuovere tempestivamente iniziative ispettive presso gli uffici giudiziari coinvolti nella vicenda riportata in premessa ai fini dell'eventuale esercizio tutti i poteri di competenza.
(4-06702)