ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06687

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 390 del 01/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 01/09/2020
Stato iter:
13/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2020
DADONE FABIANA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/11/2020

CONCLUSO IL 13/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06687
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Martedì 1 settembre 2020, seduta n. 390

   VALLASCAS. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto del 16 ottobre 2001 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro delle attività produttive e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è stato istituito il Parco geominerario storico ambientale della Sardegna, così come previsto dall'articolo 114, comma 10, della legge 23 dicembre 2000, n. 388;

   l'attività del parco sarebbe stata caratterizzata da molteplici criticità che ne avrebbero limitato l'operatività e, conseguentemente, la capacità di promuovere e dare nuovo impulso allo sviluppo di un territorio già fortemente compromesso dalla dismissione delle attività minerarie e industriali;

   questa situazione controversa si esplicherebbe con il lungo periodo di commissariamento del parco, circa 13 anni in 19 dall'istituzione;

   tra i numerosi elementi controversi, acquisterebbe particolare rilievo la questione del personale del Parco che, per stessa ammissione degli organi di vertici, sarebbe fortemente sottodimensionata rispetto a obiettivi e competenze dell'ente: la carenza degli organici, ad esempio, sarebbe stata una delle cause addotte dall'amministrazione all'indomani dell'uscita del Parco geominerario dalla rete Geoparks Unesco;

   il Piano del fabbisogno del personale (periodo 2019-2021) confermerebbe questa situazione, allorquando affermerebbe che: «Risulta evidente il bisogno in primo luogo di portare a compimento la pianta organica definita dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Ragion per cui risulta difficile operare, tenuto conto delle incombenze gestionali-amministrative a cui è chiamato per la sua natura l'ente»;

   a fronte di questa situazione, dalle azioni svolte dall'ente, emergerebbe un diverso orientamento rispetto all'asserita urgenza di colmare le carenze di organico o, quanto meno, secondo procedure in armonia con la norma;

   nel corso del 2015, ad esempio, sarebbero stati banditi dei concorsi, per titoli ed esami, per l'assunzione di dieci figure professionali e che a seguito dell'espletamento delle selezioni, sarebbero state assunte «5 (cinque) unità a tempo pieno e indeterminato e 6 (sei) unità a tempo parziale e indeterminato, pari ad 11 (undici) unità e al 60 per cento dei posti disponibili in pianta organica»;

   nonostante sette graduatorie sarebbero tuttora vigenti (scadenza al 30 settembre 2020, ex articolo 1, comma 148, legge 27 dicembre 2019, n. 160), l'8 giugno 2020 sarebbe stato pubblicato sul sito dell'ente un nuovo avviso di selezione per l'assunzione di 5 figure a tempo pieno e determinato, per profili che, secondo le organizzazioni sindacali, potrebbero essere facilmente individuati nelle graduatorie approvate nel 2015;

   inoltre, le citate selezioni del 2015 avrebbero garantito un più elevato grado di verifica delle competenze dei candidati e di maggiore trasparenza delle procedure, prevedendo prove scritte, orali e valutazioni titoli a fronte delle selezioni dell'8 giugno 2020 che si limiterebbero alla valutazione per soli titoli e colloquio;

   quanto esposto non sarebbe in linea col decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, secondo il quale l'avvio di nuove procedure concorsuali dovrebbe essere subordinato alla verifica dell'avvenuta immissione in servizio, nella stessa amministrazione, di tutti i vincitori collocati nelle proprie graduatorie vigenti di concorsi pubblici, sia per posizioni a tempo indeterminato che a tempo determinato;

   sembrerebbe che l'ente non abbia preventivamente verificato la presenza di personale a tempo parziale i cui profili potrebbero rispondere alle posizioni oggetto di concorso, circostanza che, se accertata, farebbe sorgere un diritto di precedenza del dipende (ex articolo 3, comma 101, della legge n. 244 del 2007) con l'obbligo per l'Amministrazione di trasformare il rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno –:

   se il Governo non ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a verificare la correttezza nella gestione del personale e nelle procedure concorsuali avviate dal Parco geominerario della Sardegna, anche al fine di rimuovere casi di sottodimensionamento o demansionamento e ripristinare la dignità del lavoro e il rispetto della normativa vigente in materia di procedure di selezione.
(4-06687)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 novembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 427
4-06687
presentata da
VALLASCAS Andrea

  Risposta. — Rispondo all'interrogazione in esame con la quale si chiede di verificare la correttezza nella gestione del personale e nelle procedure concorsuali avviate dal Parco geominerario della Sardegna in esecuzione della determina D.G. n. 90 dell'8 giugno 2020. Nonostante che sette graduatorie sarebbero tuttora vigenti (scadenza al 30 settembre 2020, ex articolo 1, comma 148, legge 27 dicembre 2019, n. 160), il 10 giugno 2020 è stato pubblicato sul sito dell'ente un nuovo avviso di selezione per l'assunzione di 5 figure a tempo pieno e determinato, per profili che, secondo le organizzazioni sindacali, potrebbero essere facilmente individuati nelle graduatorie approvate nel 2015 a seguito dei concorsi, per titoli ed esami, espletati.
  Al fine di rispondere all'interrogazione, per quanto di competenza, ho provveduto ad attivare l'ispettorato per la funzione pubblica. Sulla base degli elementi che mi sono stati forniti rappresento quanto segue.
  A seguito dell'istruttoria avviata, i vertici del consorzio del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, con due note, hanno fornito i seguenti elementi di chiarimento.
  La determina D.G. n. 90 risponde alle indicazioni della deliberazione del Consiglio direttivo n. 10 del 13 maggio 2020, recante in oggetto «Approvazione progetto Sardegna. Destinazione miniere» con relativo progetto allegato quale parte integrante e sostanziale che contiene – in coerenza con la relazione programmatica 2020 – le tre linee di indirizzo strategico con relativa scheda progettuale della descrizione dei profili e dei relativi costi.
  Nella note pervenute, inoltre, si afferma di avere preventivamente verificato che non vi fossero dipendenti «sottoutilizzati, in quanto a tempo parziale al 50 per cento» in possesso dei requisiti richiesti per i progetti approvati dall'ente, posto che le qualifiche e le professionalità presenti – due funzionari in servizio a tempo parziale al 50 per cento con profilo C e appartenenti all'area tecnica, laureati rispettivamente in lettere e in lingue – non rispondono al profilo tecnico e al possesso del titolo di studio (laurea in ingegneria) richiesti dall'avviso pubblicato il 10 giugno 2020.
  Secondo quanto comunicato dai vertici del Consorzio del Parco geominerario della Sardegna, i profili delle graduatorie esistenti presso l'ente, valide fino al mese di settembre 2020 ai sensi del comma 147, lettera
b) della legge 160 del 2019, non trovano rispondenza con i profili richiesti con l'avviso pubblico del 10 giugno 2020. Mentre, per quanto concerne il posto di addetto legale/amministrativo cat. C1, viene precisato che, allo stato dei fatti, avendo il vincitore della procedura concorsuale usufruito della mobilità in uscita, senza che l'ente attivasse a suo tempo pari mobilità in entrata, lo stesso è soppresso in base alla normativa vigente.
  Infine, informo che la questione posta dall'interrogante è stata precedentemente monitorata dall'ispettorato per la funzione pubblica a seguito di tre segnalazioni (una di UIL PA Sardegna nell'interesse del signor Alberto Monteverde, e due della dottoressa Maria Greca Angioni), successivamente archiviate poiché dagli elementi acquisiti nel corso dell'istruttoria si è evinto la «conformità dell'azione amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento».

Il Ministro per la pubblica amministrazione: Fabiana Dadone.