ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06686

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 390 del 01/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/09/2020
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06686
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Martedì 1 settembre 2020, seduta n. 390

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'agenzia di stampa Askanews, il 14 agosto 2020, riporta testualmente: «continuano a crescere in maniera esponenziale i contagi per coronavirus nelle Americhe, negli Usa e in particolare in America Latina, ed anche la rete consolare italiana è costretta a fare i conti con il Covid-19. Sono diverse, infatti, le sedi diplomatico-consolari che sono state chiuse in quanto al loro interno sono stati riscontrati casi di contagio. Si tratta, fino ad oggi, di almeno una ventina di sedi, tra ambasciate e consolati: si va dall'ambasciata d'Italia in Messico a quella a Belgrado, dal consolato generale di Miami a quello di Buenos Aires. Colpita anche la sede di rappresentanza Onu a New York. Cresce la paura tra gli impiegati e i funzionari delle nostre sedi diplomatiche nel mondo e forti sono le preoccupazioni dei connazionali che hanno frequentato quelle sedi», così come si evince anche dal recente comunicato del Sottosegretario agli Affari Esteri con delega agli Italiani nel mondo, Ricardo Merlo;

   informazioni provenienti dall'amministrazione degli affari esteri confermano la chiusura di ben 20 sedi consolari all'estero;

   le notizie sullo stato della pandemia in alcune aree del mondo con una forte presenza di italiani lasciano presagire forti difficoltà nell'espressione del voto referendario del 20-21 settembre 2020, da parte dei connazionali residenti all'estero a causa dei disservizi nella trasmissione dei plichi elettorali;

   i problemi connessi alla sicurezza degli impiegati dei consolati che riceveranno i plichi elettorali con le schede votate che potrebbero risultare contaminate, risultano di particolare evidenza e preoccupazione;

   vi è, dunque, un'urgenza inderogabile nell'affrontare con sollecitudine tali questioni perché sono in gioco la salute dei dipendenti dei consolati ed il diritto all'esercizio del voto –:

   in che modo i Ministri interrogati intendano garantire l'esercizio del voto ai nostri connazionali che vivono in zone critiche a causa della pandemia, o che vivono sul territorio afferente a circoscrizioni consolari non operative, e come intendano garantire la sicurezza ai dipendenti dei consolati impegnati per le imminenti operazioni elettorali.
(4-06686)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-06686
presentata da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia

  Risposta. — Rispondo all'interrogazione n. 4-06686 sulla chiusura di 20 sedi consolari all'estero a causa dei contagio per COVID e le azioni volte a garantire in sicurezza l'esercizio di voto ai nostri connazionali che vivono in zone critiche a causa della pandemia e ai dipendenti dei consolati impegnati nelle scorse operazioni elettorali.
  Nonostante l'emergenza sanitaria determinata dalla crescita dei contagi da Covid-19 e la chiusura, seppure temporanea e, il più delle volte, a titolo precauzionale di alcune sedi consolari, è stato possibile organizzare con successo il referendum confermativo, tenutosi il 20 e 21 settembre 2020, sulla riduzione del numero dei parlamentari. A tal riguardo, sono state fornite le necessarie istruzioni affinché le operazioni elettorali fossero organizzate in modo compatibile con l'esigenza assolutamente prioritaria e inderogabile di evitare la diffusione del contagio da COVID-19 e di tutelare la salute di tutti i lavoratori, applicando, a tal proposito, le disposizioni a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
  Tale attività ha richiesto un maggior impegno della Farnesina e delle sedi all'estero affinché l'esercizio referendario potesse essere condotto con successo: tanto i dipendenti dell'Amministrazione centrale che quelli impiegati all'estero hanno lavorato alacremente, garantendo tutte le ore in presenza necessarie ad assicurare il diritto di voto, il cui esercizio, dato il peculiare contesto epidemiologico, è risultato particolarmente difficoltoso.
  A questo proposito e nell'ottica di agevolare le operazioni elettorali all'estero nel corso della pandemia, da parte della Farnesina e della Corte d'appello, competente per lo scrutinio in Italia delle schede elettorali, sono state predisposte delle modifiche normative alla legge n. 459 del 2001 che disciplina il voto dei nostri connazionali all'estero.
  L'organizzazione delle operazioni di voto per corrispondenza si è svolta regolarmente e, entro il 2 settembre 2020, sono stati spediti ai circa 4,6 milioni elettori all'estero i relativi plichi elettorali. Entro le ore 16 locali di martedì 15 settembre, gli elettori hanno fatto pervenire ai consolati le buste intermedie preaffrancate contenenti le schede votate. Nonostante alcune sedi siano state costrette a sospendere temporaneamente la propria attività a causa di casi di Covid-19, sono riuscite ad organizzarsi in modo efficiente per continuare a ricevere le schede elettorali.
  Il momento più delicato dell'intera procedura elettorale è risultato il rientro per via aerea dei plichi votati entro tempi stabiliti dalla legge, vale a dire tra le ore 16 del 15 settembre e le ore 15 del 21 settembre. La Farnesina e la rete consolare si sono impegnati a trovare soluzioni per l'arrivo dei plichi anche dove la situazione pandemica ha provocato estreme difficoltà. Le soluzioni di emergenza adottate sono state l'articolo 16 del decreto-legge cosiddetto «Semplificazione», secondo il quale, esclusivamente per questo referendum, i plichi votati potessero giungere a Roma Fiumicino anche attraverso corriere non accompagnato (soluzione adottata da circa una decina di Sedi), e l'adozione di un volo militare. In Sudamerica, dove risiedono circa 1,5 milioni di elettori, a fronte della incertezza e volatilità dei voli di linea, anche cargo, non vi erano altre possibilità. Con il coordinamento della Presidenza del Consiglio e grazie alla disponibilità dell'Aeronautica militare, tra il 16 ed il 20 settembre 2020 il volo ha consentito il rientro dei plichi votati in Argentina, Brasile e Venezuela.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.