ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 390 del 01/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 01/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06681
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Martedì 1 settembre 2020, seduta n. 390

   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato dalla stampa locale, nelle scorse settimane la zona boschiva del comune di Montano Lucino è stata nuovamente teatro di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti;

   malgrado le forze dell'ordine abbiano ripetutamente agito nell'area, individuando spacciatori e tossicodipendenti, il fenomeno non è stato minimamente arginato, destando le preoccupazioni, in particolare, degli abitanti delle zone limitrofe come Via Olginati e Via al Monte e delle vicine zone verso Olgiate e il comasco;

   i quotidiani hanno evidenziato come siano stati proprio i cittadini, tramite i social network, a segnalare l'aggravarsi della situazione dopo aver, addirittura, sorpreso una ragazza mentre si iniettava della droga nelle immediate vicinanze dell'abitato. Gli abitanti delle zone prospicienti la zona boschiva, come dianzi esposto, avevano già più volte segnalato il problema alle autorità locali ma senza alcun risultato concreto;

   sempre secondo fonti giornalistiche, l'ultimo grave episodio di spaccio si è verificato i primi giorni del mese di agosto 2020 quando i carabinieri hanno arrestato in un bosco di Montano Lucino un marocchino di 24 anni, sorpreso dai militari mentre stava confezionando la droga nel bosco. L'uomo, che ha aggredito i militari e tentato la fuga, è stato trovato in possesso di 55 grammi di cocaina, 570 euro in contanti, 140 franchi svizzeri e un telefono cellulare, ed è stato portato nel carcere di Como con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale;

   i residenti dei quartieri limitrofi al bosco, nell'ultimo anno, hanno manifestato più volte contro illegalità, degrado e spaccio di droga, e tra loro continuano a crescere l'esasperazione e la percezione d'insicurezza;

   il 24 agosto 2020 si è tenuto un incontro tra il sindaco ed una delegazione di cittadini, ove è emersa la difficile situazione in cui versa la zona boschiva, aggravata peraltro dalla presenza di un solo agente di polizia locale per un comune di oltre cinquemila abitanti e con un'estensione di cinque chilometri quadrati;

   si ritiene la situazione in loco molto pericolosa, nonostante l'attenzione costante da parte delle forze dell'ordine, e si evidenzia, in proposito, che durante il precedente Governo il Ministero dell'interno a guida Lega aveva promosso iniziative ad hoc con la prefettura di Como contro lo spaccio nei boschi del comasco-varesino –:

   se e quali tempestive iniziative di propria competenza il Ministro interrogato intenda adottare con riguardo alla problematica esposta in premessa e, in particolare, se intenda proseguire con quelle già intraprese dal suo predecessore, ovvero con quali iniziative, per quanto di competenza, intenda contrastare la spirale di degrado, ormai intollerabile per i cittadini, al fine di riportare la legalità e la sicurezza nei quartieri sopra citati e per restituire il bene alla pubblica utilità della cittadinanza.
(4-06681)