ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06613

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 388 del 07/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06613
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo di
Venerdì 7 agosto 2020, seduta n. 388

   LOLLOBRIGIDA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno ha disposto il trasferimento in Abruzzo di duecento migranti sbarcati a Lampedusa e provenienti dall'Africa;

   i comuni interessati dal provvedimento ministeriale sono stati: Civita d'Antino (n. 20 unità), Pettino (n. 15 unità), Canistro (n. 15 unita). Moscufo (n. 50 unità), Gissi (n. 50 unità); Civitella del Teramo Civitella del Tronto (n. 50 unità);

   la regione Abruzzo e i sindaci dei comuni sopra richiamati sono venuti a conoscenza di tale decisione quando i migranti erano già in viaggio verso il territorio regionale, senza che nessun rappresentante del Governo abbia avuto l'accortezza di avvisare preventivamente le autorità regionali e locali;

   solo nel corso della riunione svoltasi il 30 luglio 2020 a l'Aquila, la prefettura, nel comunicare formalmente agli enti preposti la decisione assunta dal Governo, rendeva noto che «Le strutture sanitarie presenti sull'isola hanno effettuato alle persone sbarcate ed accolte i test covid obbligatori: i 200 migranti assegnati all'Abruzzo sono risultati tutti negativi, 50 di loro sono stati sottoposti a tampone, 150 a test sierologico»; la stessa prefettura aggiungeva che tutti i migranti «resteranno in isolamento fiduciario all'interno delle strutture di riferimento, con monitoraggio giornaliero della temperatura corporea e uso obbligatorio della mascherina anche negli spazi aperti ove non si possa rispettare il previsto distanziamento sociale»;

   nel corso della riunione, la regione Abruzzo ha manifestato la propria contrarietà ad ospitare i migranti sul territorio regionale, sia per la carenza di strutture di accoglienza adeguate, sia per esigenze di carattere sanitario e di sicurezza pubblica; detta contrarietà era anche motivata dal fatto che qualche giorno prima otto richiedenti asilo (su un totale di dodici), ospiti del centro di accoglienza di Ponte d'Arce, erano risultati positivi ai tamponi per il Coronavirus effettuati dalla Asl competente di propria iniziativa, nonostante le rassicurazioni del Governo in merito alla loro negatività;

   nella giornata del 4 agosto 2020, la Asl di Chieti ha comunicato alla regione che ben 16 dei 50 migranti ospiti presso il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Gissi (Chieti) sono risultati positivi al tampone; allo stesso modo la Asl di Pescara ha reso noto sette casi di positività presso il Gas di Moscufo (Pescara);

   i casi sopra richiamati, oltre a destare un certo allarme sociale all'interno delle comunità locali, potrebbero avere dei preoccupanti riflessi sulla situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica;

   i sindaci dei comuni interessati hanno invano invocato l'adozione di misure sanitarie per garantire la sicurezza dei cittadini, posto che i migranti risultati positivi sono ospitati in strutture che non soddisfano pienamente le condizioni necessarie per il loro trattenimento, nonché la separazione dei loro stessi compagni attualmente negativi;

   l'attività di contenimento della diffusione del virus posta in essere dalle autorità regionali e locali, durante il lockdown, ha fatto sì che la curva dei contagi in Abruzzo dopo quattro mesi fosse praticamente azzerata. Tale traguardo rischia ora di essere messo a repentaglio dall'insorgere di nuovi potenziali focolai a causa della presenza sul territorio di migranti positivi, con il conseguente rischio di una ripresa dell'epidemia –:

   quali urgenti iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per evitare in futuro il ripetersi di simili gravi episodi e, in particolare, se non ritengano opportuno, da un lato, predisporre adeguati controlli sanitari nel momento in cui i migranti sbarcano in Italia, allestendo, se necessario, apposite navi per la quarantena, e, dall'altro, rafforzare sul territorio della regione Abruzzo la necessaria attività di controllo per impedire che i migranti risultati positivi si allontanino arbitrariamente dalle strutture di accoglienza.
(4-06613)