ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06583

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 387 del 05/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/08/2020
Stato iter:
26/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2021
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/01/2021

CONCLUSO IL 26/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06583
presentato da
SUT Luca
testo di
Mercoledì 5 agosto 2020, seduta n. 387

   SUT. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   si protrae da diversi anni il progetto di ridestinazione di alcuni locali afferenti all'ex Caserma Monti, fino alla fine degli anni '90 presidio militare, poi dismesso, ubicato nel comune di Pordenone in località La Comina;

   lo stabile, un tempo ospitante il suddetto fabbricato ex militare, è di proprietà dell'Agenzia del demanio;

   la struttura si compone di vari aree, alcune delle quali sono, dal 2016, adibite ad hub provinciale di prima accoglienza per cittadini stranieri richiedenti asilo;

   attualmente il Ministero dell'interno utilizza nel comune di Pordenone, quale sede del Comando Provinciale dei vigili del fuoco, della Sezione della polizia stradale e dell'Ufficio tecnico logistico della questura, due immobili di proprietà privata in regime di locazione passiva, corrispondendo un canone annuo di circa euro 350.000,00 oltre l'Iva;

   l'atto di deliberazione n. 173 del 5 luglio 2018 della giunta comunale di Pordenone ha sancito l'approvazione della bozza del protocollo d'intesa per la riqualificazione e la valorizzazione dell'area dell'ex caserma Monti in via della Comina a Pordenone;

   il 10 luglio 2018, il predetto protocollo d'intesa veniva sottoscritto dal comune, dalla prefettura e dalla questura di Pordenone, dal comando provinciale e dai vigili del fuoco e dalla direzione regionale dell'Agenzia del demanio, nell'ambito di un'iniziativa di riqualificazione dell'ex sito militare, nonché di razionalizzazione della spesa pubblica e degli spazi occupati da uffici espletanti pubbliche funzioni;

   il suddetto protocollo aveva previsto un iniziale progetto di realizzazione di una «Federal Building», ovvero una «cittadella della sicurezza» che vedesse accorpati, in un'unica area di circa 50.000 metri quadri un nuovo comando provinciale dei vigili del fuoco, una sezione della polizia stradale e l'ufficio tecnico logistico della questura di Pordenone;

   lo stanziamento complessivo per il progetto di riqualificazione dell'ex caserma è stato destinato, in parti uguali, dal Ministero dell'interno e dall'Agenzia del demanio, per un totale di 11 milioni di euro;

   all'interrogante risulta sussistere, ad oggi, soltanto la parte del piano di riqualificazione dell'area riservata alla nuova sede del comando provinciale dei vigili del fuoco, essendo venuta meno da parte dell'autorità locale di pubblica sicurezza, l'intenzione di collocare un comando di polizia stradale all'interno dell'ex caserma Monti;

   nel 2015, il dipartimento dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile civile – direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali ha condotto uno studio di fattibilità in funzione della realizzazione della suddetta nuova sede, avviando anche indagini geologiche-geotecniche in loco per la redazione del Pfte in materia di vulnerabilità sismica;

   il 24 luglio 2017, Ministero dell'interno e Demanio sottoscrivevano un accordo di collaborazione che affidava ad un successivo atto esecutivo la regolamentazione di ulteriori fasi di progettazione;

   il Demanio, il 16 febbraio 2017 inoltrava al comune di Pordenone richiesta di «variante urbanistica» per l'area interessata individuata dal piano regolatore quale area AM – aree speciali – aree dell'Amministrazione militare e aree di rilevanza urbana;

   fonti di Stampa hanno di recente riportato l'attenzione verso la fase di stallo che, contrariamente alle iniziali previsioni dei sottoscriventi il protocollo, interessa ad oggi il progetto di realizzazione del nuovo presidio dei vigili del fuoco;

   le stesse fonti evidenziano il mancato raggiungimento dell'accordo operativo tra Ministero dell'interno e Demanio per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo dell'opera, preliminare all'indizione della gara d'appalto;

   il fermo dell'iter progettuale per la realizzazione del nuovo presidio priva il Corpo e la comunità locale di un'idonea sede per i vigili del fuoco, attualmente collocata a Pordenone, in via Interna –:

   se ritengano opportuno adottare iniziative per il superamento del fermo sostanziale che sta interessando l'accordo operativo con l'Agenzia del demanio, ai fini della prosecuzione dell'iter progettuale per la realizzazione del comando provinciale dei vigili del fuoco di Pordenone all'interno dell'ex caserma Monti.
(4-06583)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 457
4-06583
presentata da
SUT Luca

  Risposta. — Con riferimento ai quesiti posti dall'interrogante, in relazione all'atto di sindacato ispettivo in esame, si evidenzia quanto segue.
  In primo luogo appare opportuno rilevare come il corpo nazionale dei vigili del fuoco abbia stipulato negli anni diversi accordi, in collaborazione con l'Agenzia del Demanio, finalizzati alla realizzazione di sedi di servizio dislocate sul territorio nazionale.
  In virtù di tali accordi, la citata agenzia assume il ruolo di stazione appaltante, utilizzando le risorse di bilancio a disposizione del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.
  L'iniziativa ha lo scopo di superare difficoltà emerse in sede attuativa. A tal fine è stato stipulato un accordo quadro tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'agenzia, di volta in volta integrato con specifici protocolli operativi per ciascun cantiere o per gruppi di cantieri.
  Con riguardo alla realizzazione della nuova sede del comando dei vigili del fuoco di Pordenone, si rileva che il protocollo operativo, allo stato, è in via di ultimazione.
  Gli elementi di aggiornamento acquisiti in relazione al progetto in esame consentono di evidenziare che:

    è stato completato il masterplan, relativo agli aspetti urbanistici;

    è stata definita l'area destinata alla realizzazione della nuova sede del Comando;

    è stata effettuata la bonifica del sito;

    è stata, infine, valutata la vulnerabilità sismica di un edificio utilizzato nel passato come officina meccanica, da destinarsi ad autorimessa dei mezzi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

  Al momento è in corso una fase interlocutoria tra gli uffici centrali del corpo nazionale dei vigili del fuoco e gli uffici centrali dell'agenzia del demanio, per l'individuazione della stazione appaltante.
  In considerazione del fatto che la sottoscrizione dell'accordo ha fatto registrare talune difficoltà sulla regolamentazione degli incentivi economici per l'esecuzione dei suddetti servizi tecnici ed amministrativi, sta per essere stipulato un nuovo «accordo quadro» tra il corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'agenzia del demanio, la cui stesura finale sarà sottoposta alle valutazioni dei competenti organi di controllo (ufficio centrale di bilancio e Corte dei conti). L'accordo è preordinato all'attribuzione delle funzioni di stazione appaltante agli organismi territoriali dell'agenzia.
  Una volta definito il nuovo accordo quadro, si potrà dare immediato avvio a importanti interventi strategici di potenziamento del Corpo nazionale su tutto il territorio nazionale, tra i quali anche la realizzazione della nuova sede del comando dei vigili dei fuoco di Pordenone.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.