ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 387 del 05/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: PENNA LEONARDO SALVATORE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/08/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/08/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/08/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06572
presentato da
PENNA Leonardo Salvatore
testo di
Mercoledì 5 agosto 2020, seduta n. 387

   PENNA e NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 19 luglio 2020 si è ricordato il 28esimo anniversario della morte di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta e qualche giorno prima, il 17 luglio, il pubblico ministero Gabriele Paci ha chiesto innanzi alla corte di appello di Caltanissetta l'ergastolo per Matteo Messina Denaro, considerato uno dei boss più potenti di Cosa Nostra, nonostante sia irreperibile da 27 anni ed accusato di essere uno dei mandanti degli attentati di Capaci e Via D'Amelio;

   la questione del rafforzamento delle misure di protezione nei confronti dei magistrati esposti alle continue minacce ad opera della mafia e più in generale della criminalità organizzata è stata sollevata 28 anni fa da Paolo Borsellino e, come si apprende da notizie di stampa, rappresenta un tema sempre attuale anche alla luce delle recenti minacce ricevute dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, dottor Nicola Gratteri, fatte pervenire ai carabinieri di Lagonegro;

   il dottor Nicola Gratteri, da anni sotto scorta per le tante minacce ricevute nel corso della sua attività di magistrato impegnato nella lotta alla 'ndrangheta e ai traffici internazionali di droga; nonché sui particolari rapporti di tali traffici con i cosiddetti «colletti bianchi», secondo la missiva in parola, ricevuta dagli uomini dell'Arma di Lagonegro, sarebbe in pericolo di vita perché la cosca dei Mancuso avrebbe incaricato un uomo di fiducia di eseguire la condanna a morte del magistrato reggino;

   la procura della Repubblica di Salerno ha avviato immediatamente le indagini per accertare se l'episodio de quo sia da considerarsi come un «avvertimento» da parte della 'ndrangheta stessa, o se tale gesto non tenda ad esiti ben più gravi di una mera finalità intimidatoria che, se fosse confermata questa ultima ipotesi, getterebbe una luce inquietante su un possibile innalzamento del livello di allerta;

   il pericolo di attentato nei confronti del procuratore Gratteri potrebbe rappresentare la risposta di un intero sistema di potere, ramificato in ogni ambito della nostra società e facente capo alla criminalità organizzata, all'attacco incrociato delle procure antimafia calabresi che, conseguentemente, imporrebbe un impegno civile e istituzionale atto a proteggere la persona del dottor Gratteri –:

   se il Governo non ritenga necessario chiarire quali iniziative abbiano assunto le pubbliche autorità competenti sui fatti sopra riportati, e se il Ministro interrogato intenda adottare ulteriori iniziative di competenza al fine di garantire l'incolumità degli uomini costantemente impegnati al servizio delle istituzioni dello Stato come il procuratore della Repubblica di Catanzaro, dottor Nicola Gratteri, giornalmente protagonista della lotta alle forze oscure che, come ebbe modo di scoprire Paolo Borsellino, si annidano fuori e dentro le istituzioni;

   se non ritenga improcrastinabile procedere all'adozione di ulteriori rigorose e attente iniziative, per quanto di competenza, atte a consegnare alle patrie galere il super latitante Matteo Messina Denaro, al fine di affermare la forza dello Stato di diritto sul sistema della criminalità organizzata e rendere giustizia alla memoria di Paolo Borsellino e di tutti gli uomini che con la loro vita hanno difeso la libertà e la legalità del nostro Paese.
(4-06572)