ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06567

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 387 del 05/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 05/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 05/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06567
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 5 agosto 2020, seduta n. 387

   FRATOIANNI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   la giunta del consiglio comunale di Giano dell'Umbria, attraverso un'ordinanza emanata l'11 marzo 2020, ha intimato lo sgombero del complesso di proprietà comunale denominato «La Colonia», dato in concessione nel 2005 a Vincenzo Sparagna in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Frigolandia s.r.l. che, in questo spazio, negli anni, ha costruito un centro culturale polivalente;

   a parere dell'interrogante, attraverso questo gesto, la giunta di Giano dell'Umbria sta cercando di cancellare la straordinaria esperienza della immaginaria «Repubblica dell'Arte» di Frigolandia che sorge in una ex colonia estiva;

   Frigolandia è l'immaginaria città pensata da Andrea Pazienza e Vincenzo Sparagna nel 1985;

   un'utopia che nel 2005 è diventata realtà, quando, dopo lunghi lavori di ristrutturazione di tre edifici, un gruppo di volontari ha dato vita ad un'esperienza unica nel suo genere, molto apprezzata dall'amministrazione dell'epoca che, entusiasta del progetto, mise a disposizione una struttura comunale dopo un bando di assegnazione andato deserto;

   Frigolandia è stata visitata negli anni da migliaia di famiglie, giovani, studiosi e ricercatori di ogni parte d'Italia e del mondo, moltiplicando così anche l'afflusso turistico sul territorio umbro;

   è sede delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male – storiche riviste di satira italiane post-1977 – oltre ad essere laboratorio di grafica e Museo dell'Arte Maivista (Mam) dedicato al fumetto e all'illustrazione, che conserva migliaia di opere dei maggiori autori italiani, come Pazienza, Tamburini, Scozzari, Sparagna, Vincino, Liberatore, Igort, Echaurren e tanti altri;

   è bene sottolineare come Frigolandia non abbia mai ricevuto contributi pubblici, paghi regolarmente il canone previsto dal contratto di concessione firmato con il comune di Giano dell'Umbria nel 2005, ed è in piena attività con la pubblicazione di riviste e libri, la realizzazione di seminari di studio, l'organizzazione di mostre di successo ed eventi culturali in molte città italiane;

   l'ordinanza di sgombero contesta il rinnovo automatico della concessione avvenuto allo scadere dei primi dieci anni, nel 2015, in realtà previsto dal contratto e pienamente legittimo. Il contratto, infatti, di durata decennale, prevede un rinnovo in automatico per tre volte e sarebbe rescindibile solo dalla città dell'Arte Maivista;

   a parere dell'interrogante, la scomparsa di Frigolandia distruggerebbe una delle più originali esperienze artistiche e giornalistiche europee, che ha le sue radici nella rivista Frigidaire, fondata nel 1980 e prima ancora nella satira del Il Male e segnerebbe la chiusura delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male e del Museo dell'Arte Maivista, la dispersione della biblioteca e del prezioso archivio storico, oggetto di molte tesi di laurea italiane e di studi specialistici anche nella prestigiosa Università di Yale nel Connecticut;

   l'Università di Yale, nel 2018, ha addirittura acquistato una parte consistente dell'archivio custodito a Frigolandia per metterlo a disposizione dei propri studenti, a ulteriore dimostrazione di come Frigolandia rappresenti una realtà conosciuta e apprezzata nel mondo e di come tale esperienza non possa che dare lustro al comune di Giano dell'Umbria;

   a parere dell'interrogante, l'esperienza di Frigolandia non può cessare di esistere perché fa parte di quel patrimonio culturale, letterario e artistico che dovrebbe, al contrario, essere sostenuto e preservato dalle istituzioni. Tale realtà non può andare dispersa sia per il suo valore storico che per le iniziative culturali che continua a produrre e per il valore aggiunto che rappresenta per il territorio –:

   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, affinché esperienze di grande e comprovato interesse storico e culturale, come quella esposta in premessa, vengano tutelate e valorizzate, anche tramite l'individuazione di spazi pubblici, evitando che patrimoni unici come Frigolandia possano andare dispersi.
(4-06567)