ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06557

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 386 del 04/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: LUCASELLI YLENJA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 04/08/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 05/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 04/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06557
presentato da
LUCASELLI Ylenja
testo di
Martedì 4 agosto 2020, seduta n. 386

   LUCASELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato in un articolo de Il Tempo del 23 luglio 2020, il premier Giuseppe Conte, il Ministro Roberto Speranza e vari consulenti di Governo sarebbero stati convocati dal tribunale dei ministri;

   la denuncia sarebbe stata presentata a più procure della Repubblica dal professor Carlo Taormina per indagare sulle responsabilità politiche e gestionali nella strage da coronavirus che conta, ad oggi, trentacinquemila morti italiani;

   una primissima indagine è stata avviata dai magistrati romani che, evidentemente, non hanno ritenuto infondato procedere per epidemia colposa e omicidio plurimo colposo e trasmettere gli atti al tribunale dei ministri: chi sapeva del virus avrebbe omesso di intervenire con la tempestività necessaria;

   in particolare, la contestazione principale è che l'assenza di qualsiasi tipo di intervento conseguente alla dichiarazione dello stato di emergenza, dalla data della sua dichiarazione fino al 21 febbraio 2020, facendo trascorrere inutilmente tre settimane durante le quali «nulla di ciò che si doveva fare è stato fatto, se si escludono i controlli effettuati nei porti e negli aeroporti per la rilevazione dello stato febbrile nei passeggeri», ha rappresentato «esattamente il modo per assicurarsi il propagarsi del contagio senza limiti territoriali»: un ritardo gravissimo che, se confermato, potrebbe aver provocato ancora più morti e contagi rispetto a quanti ci si potesse aspettare;

   Taormina parla espressamente di dolo da parte delle autorità, che erano informate «almeno dai primi di gennaio, se non da dicembre», di quello che stava per succedere, come confermerebbero i documenti recuperati presso il Ministero della salute;

   in tale contesto, è importante comprendere quale ruolo abbia avuto il Comitato tecnico-scientifico che ha affiancato il Presidente del Consiglio dei ministri nelle scelte più importanti e da chi sia stata suggerita la data del 31 gennaio 2020 per lo stato di emergenza;

   secondo la denuncia, il contagio si poteva evitare solo con «la drastica chiusura di ogni cosa» sin dall'inizio e, invece, per troppo tempo «si è addirittura propagandata la non pericolosità dei contagi» –:

   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e se i consulenti tecnici del Governo avessero suggerito di chiudere tutto e subito sin dal 31 gennaio 2020 e, nel caso, per quali ragioni l'Esecutivo non abbia seguito tale indicazione.
(4-06557)