ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06552

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 386 del 04/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/08/2020
Stato iter:
20/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/07/2022
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/09/2020

SOLLECITO IL 14/12/2020

SOLLECITO IL 03/08/2021

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/07/2022

CONCLUSO IL 20/07/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06552
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Martedì 4 agosto 2020, seduta n. 386

   ASCARI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   secondo i dati del Ministero dell'interno, dal 1° gennaio 2020 al 3 agosto 2020 sono sbarcati sulle coste italiane 14.438 migranti a fronte dei 3.920 arrivi registrati nello stesso periodo del 2019 e dei 18.847 del 2018;

   nel solo mese di luglio 2020 si sono registrati 7.068 arrivi, pari a circa la metà di tutti gli sbarchi dell'anno in corso;

   i nuovi arrivi pongono inediti problemi legati al diffondersi dell'emergenza epidemiologica in tutto il mondo e alla conseguente necessità di accertare la presenza di contagiati tra i migranti; anche se, grazie alle necessarie e tempestive misure di contenimento adottate dal Governo nei mesi scorsi, la curva epidemiologica è stata pressoché azzerata, l'emergenza sanitaria non è ancora terminata e, secondo alcuni studiosi, si rischia un nuovo importante aumento di casi nei prossimi mesi;

   non vi sono dati certi sul numero di migranti positivi sbarcati nelle nostre coste, ma, secondo fonti di stampa, sarebbero diverse decine, alimentando il timore presso la popolazione di una nuova ondata di Covid-19;

   il problema è amplificato dal fatto che, accanto ai flussi migratori intercettati dalle istituzioni e dalle organizzazioni non governative, vi sono una serie di cosiddetti sbarchi fantasma, costituiti da gruppi autonomi di migranti che rischiano di sfuggire a qualsiasi verifica da parte delle autorità competenti;

   se non si interviene in maniera rapida e decisa, si rischia di vanificare i sacrifici fatti dalla popolazione durante la cosiddetta Fase 1 dell'emergenza, i cui effetti sociali ed economici sono ancora drammaticamente vivi;

   nelle ultime settimane, si sono registrate fughe di decine di migranti da strutture di accoglienza, solo in parte recuperati dalle forze dell'ordine, come la fuga di oltre 20 migranti dall'hotspot di Taranto o di 25 migranti posti in quarantena in una struttura a Gualdo Cattaneo;

   il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato il 3 agosto 2020: «Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare [...] non possiamo tollerare che in questo momento in cui la comunità internazionale ha fatto sacrifici, questi siano vanificati da migranti che addirittura tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Quindi dobbiamo essere duri e inflessibili. Stiamo collaborando con le autorità tunisine [...] Dobbiamo contrastare i traffici e l'incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici illeciti. Dobbiamo continuare in questa direzione e intensificare i rimpatri»;

   la Ministra dell'interno Lamorgese ha dichiarato: «Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunità locali, ma i migranti economici sappiano che non c'è alcuna possibilità di regolarizzazione per chi è giunto in Italia dopo l'8 marzo 2020»;

   lo strumento più sicuro per l'accoglienza di rifugiati è quello dei cosiddetti canali umanitari, come quelli promossi dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), la Tavola Valdese e la Comunità di Sant'Egidio, che garantiscono l'identità e la sicurezza, anche sanitaria, dei soggetti e, al tempo stesso evitano viaggi della morte nel Mediterraneo e contrastano il business degli scafisti e dei trafficanti di essere umani –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di contenere gli arrivi irregolari di stranieri sul territorio italiano, inclusi i cosiddetti sbarchi fantasma;

   quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di prevenire lo scoppio di focolai di Covid-19 tra i migranti arrivati irregolarmente nel nostro Paese ed evitare un nuovo aumento della curva epidemiologica ad essi collegata;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare al fine di assicurare e incrementare la funzionalità dei cosiddetti canali umanitari.
(4-06552)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 luglio 2022
nell'allegato B della seduta n. 728
4-06552
presentata da
ASCARI Stefania

  Risposta. — Il Governo dei flussi migratori verso l'Europa, che vede l'Italia tra i Paesi più esposti, rappresenta un problema di carattere sovranazionale. Nessun Paese può, da solo, affrontare con successo la questione migratoria che, ormai, ha assunto strutturali connotazioni geopolitiche che richiedono un'ampia convergenza della comunità internazionale. I più recenti dati forniti dalle agenzie europee Easo, Frontex ed Europol indicano che la pressione migratoria interessa tutte le rotte terrestri e marittime dirette in Europa.
  Assume dunque un particolare rilievo il controllo operativo delle frontiere esterne, rispetto al quale appare opportuno evidenziare per l'attuazione del regolamento Unione europea sulla agenzia europea della guardia di frontiera e costiera – Frontex, l'Italia ha fornito il proprio contributo in termini di personale, distinto in impieghi di lungo periodo (biennale) e di breve periodo (quadrimestrale).
  Continua poi la cooperazione di polizia con i Paesi terzi in materia migratoria, attraverso la realizzazione di programmi di assistenza tecnica, che si sostanziano nella fornitura di beni e servizi per migliorare le capacità operative delle forze di polizia. Nella stessa ottica va avanti la collaborazione nell'attività di formazione per le forze di polizia di Costa d'Avorio, Nigeria, Libia e Tunisia.
  Più in generale, si assicura che il Ministero dell'interno rivolge la massima attenzione alla tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini, soprattutto nelle regioni che sono maggiormente esposte agli sbarchi. Al momento dell'arrivo, infatti, gli stranieri sono sottoposti ai necessari accertamenti sanitari e alle misure di quarantena, al fine di assicurare il contenimento della diffusione del virus Covid-19.
  Per la sorveglianza sanitaria dei migranti giunti in modo autonomo attraverso le frontiere terrestri, già in data 26 maggio 2020 è stato sottoscritto con la Croce Rossa Italiana un apposito accordo quadro, poi esteso anche ai migranti rintracciati lungo i confini terrestri.
  Solo al termine dello svolgimento del periodo di quarantena i migranti in possesso della certificazione sanitaria, se richiedenti asilo, sono trasferiti nei centri di accoglienza o, in caso contrario, sono espulsi, e se del caso, trattenuti in Centri di permanenza per il rimpatrio.
  Per quanto attiene la tematica dei corridoi umanitari, attualmente sono in vigore 4 protocolli grazie ai quali è stato possibile aprire un canale di ingresso legale per richiedenti asilo residenti in alcuni Paesi terzi. Il protocollo relativo al Libano, oramai alla sua terza edizione, sottoscritto il 5 agosto 2021 tra il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell'interno, la comunità di Sant'Egidio, la federazione delle chiese evangeliche e la tavola valdese, prevede l'arrivo di un massimo di 1.000 persone, prevalentemente di nazionalità siriana, in 24 mesi. Un secondo protocollo relativo a Etiopia, Niger e Giordania, sottoscritto il 3 maggio 2019 tra il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell'interno, la conferenza episcopale italiana e la comunità di Sant'Egidio, prevede l'arrivo di 600 beneficiari in 24 mesi. In data 23 aprile 2021, è stato stipulato un terzo protocollo tra il Ministero dell'interno, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Unhcr, la comunità di Sant'Egidio, la federazione delle chiese evangeliche (Fcei) e la tavola valdese, della durata di 12 mesi, che prevede la realizzazione di un progetto che contempla sia corridoi umanitari sia evacuazioni dalla Libia e che consentirà l'arrivo di 500 beneficiari, di cui 200 a carico del settore privato e 300 a carico del sistema nazionale di accoglienza.
  Infine, il 3 dicembre 2021 il Ministro dell'interno ha incontrato il direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim),
partner di riferimento insieme con Unhcr per una gestione ordinata e sostenibile delle migrazioni, la valorizzazione dei corridoi umanitari.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo sanitario

migrante

gruppo religioso